Ambiente

La Repubblica è una promessa, sociale e ambientale insieme

Chi ha segui­to le pri­ma­rie del par­ti­to socia­li­sta fran­ce­se, desti­na­to secon­do tut­ti gli osser­va­to­ri a una scon­fit­ta dolo­ro­sa tan­to quan­to sicu­ra alle ele­zio­ni pre­si­den­zia­li, non può non esse­re sta­to col­pi­to dal­la scel­ta degli argo­men­ti di chi ha vin­to il pri­mo tur­no, Benoît Hamon. Non solo e non tan­to per ave­re posto con net­tez­za la necessità …

La Repub­bli­ca è una pro­mes­sa, socia­le e ambien­ta­le insie­me Leg­gi altro »

Auguri per i prossimi anni, #primadeldiluvio

Ben­ve­nu­to sia chi è dispo­sto a met­te­re dav­ve­ro tra le prio­ri­tà poli­ti­che urgen­ti l’e­co­no­mia cir­co­la­re, una nuo­va stra­te­gia ener­ge­ti­ca per usci­re dal­le fos­si­li alla velo­ci­tà del­la luce, la rige­ne­ra­zio­ne ener­ge­ti­ca degli edi­fi­ci, dei quar­tie­ri, del­le cit­tà e del­le pro­du­zio­ni, una mobi­li­tà nuo­va, la chi­mi­ca ver­de, la ricon­ver­sio­ne indu­stria­le, l’a­gri­col­tu­ra sostenibile.

Costruire collettività con l’energia, facendo politica: una nuova politica #primadeldiluvio

Ciò che ser­ve è una vera libe­ra­liz­za­zio­ne dal bas­so, che con­sen­ta ai cit­ta­di­ni d’or­ga­niz­zar­si, sem­pre dal bas­so, e di pro­dur­re, gesti­re e con­su­ma­re la pro­pria ener­gia. Oltre­tut­to rispar­mian­do. Man­ca poi una visio­ne poli­ti­ca che par­ten­do dal­l’e­ner­gia pas­si, poi, alla mobi­li­tà, ai ser­vi­zi, al wel­fa­re, al lavo­ro. Pro­du­cen­do valo­re dai cit­ta­di­ni, ver­so i cit­ta­di­ni e per i cittadini.

Idee per il futuro della mobilità in Italia, #primadeldiluvio

Il siste­ma dei tra­spor­ti ita­lia­no è domi­na­to dal tra­spor­to su stra­da sia per i pas­seg­ge­ri che per le mer­ci. Oltre il 60% degli spo­sta­men­ti del­le mer­ci viag­gia su TIR ed oltre il 60% di per­so­ne che si muo­ve ogni gior­no lo fa con la pro­pria auto. Que­sto deter­mi­na emis­sio­ni inqui­nan­ti nell’aria, il 26% di emis­sio­ni di gas ser­ra, 3419 mor­ti sul­le stra­de e 246.000 feri­ti nel 2015, con la per­di­ta di salu­te e benes­se­re. Con 61 auto ogni 100 abi­tan­ti le nostre mera­vi­glio­se cit­tà sono un gara­ge a cie­lo aper­to e la con­ge­stio­ne ral­len­ta gli spostamenti.

Rifiuti zero, ma anche molto di più, #primadeldiluvio

Ambien­te, eco­lo­gia e inno­va­zio­ne devo­no sta­re all’i­ni­zio di qual­sia­si rifles­sio­ne, e devo­no esse­re pro­ta­go­ni­sti di cia­scun ragio­na­men­to, per­ché è anche e soprat­tut­to da qui che pas­sa neces­sa­ria­men­te la valu­ta­zio­ne di cia­scu­na poli­ti­ca pub­bli­ca, nel segno di un’u­gua­glian­za sostan­zia­le che deve costruir­si anche così.

Prima del diluvio (quello vero)

Ciò che ha acco­mu­na­to tut­ti i gover­ni di pas­sag­gio che abbia­mo visto in que­sti anni è però un dato: la scar­sis­si­ma pro­pen­sio­ne per inter­ve­ni­re in modo deci­so e corag­gio­so sul­le poli­ti­che rela­ti­ve all’am­bien­te, al cli­ma, alla sostenibilità.

Airgun nei nostri mari: la mobilitazione di Possibile parte dalla Calabria

E’ di pochi gior­ni fa la noti­zia che in mol­ti teme­va­mo: il Mini­ste­ro dell’Ambiente ha auto­riz­za­to due com­pa­gnie petro­li­fe­re, gli austra­lia­ni del­la Glo­bal Petro­leum Limi­ted nell’Adriatico e gli ita­lia­ni del­la Schlum­ber­ger di Par­ma nel­lo Ionio, a effet­tua­re pro­spe­zio­ni su una vasta area mari­na tra Puglia, Basi­li­ca­ta e Cala­bria con la tec­ni­ca dell’airgun.

Il sistema del recupero della fauna selvatica rischia il blocco totale

In que­sta situa­zio­ne di incer­tez­za, di man­can­za di sog­get­ti isti­tu­zio­na­li di rife­ri­men­to, di man­can­za o caren­za di soste­gno eco­no­mi­co da par­te dell’amministrazione pub­bli­ca e pur in pre­sen­za, al con­tra­rio, di una cre­scen­te doman­da da par­te dei cit­ta­di­ni che rin­ven­go­no ani­ma­li sel­va­ti­ci in dif­fi­col­tà, le asso­cia­zio­ni di volon­ta­ria­to non rie­sco­no più a soste­ne­re l’attività di recu­pe­ro e soc­cor­so del­la fau­na sel­va­ti­ca, con la con­se­guen­za di non poter più rispon­de­re alle richie­ste di inter­ven­to di cen­ti­na­ia di miglia­ia di cittadini.

Ilva, Civati e Matarrelli: «Troppi nuovi casi di cancro: il Governo risponda»

L’ul­ti­mo dos­sier è sta­to sot­to­po­sto due set­ti­ma­ne fa all’at­ten­zio­ne di Ren­zi: anche il Gover­na­to­re del­la regio­ne Puglia Emi­lia­no ha sot­to­li­nea­to come dai dati del dos­sier emer­ga che “sono neces­sa­ri con imme­dia­tez­za inter­ven­ti dal par­te del Gover­no sul­la atti­vi­tà del­la fab­bri­ca per evi­ta­re che que­sti dati sul­la ecces­si­va mor­ta­li­tà sia­no con­fer­ma­ti nel futu­ro” e ha dichia­ra­to l’ur­gen­za di ini­zia­ti­ve che solo il Gover­no può intraprendere.