aborto

L’emergenza sanitaria non deve diventare un alibi per negare il diritto all’aborto

L’emergenza sani­ta­ria, lo sap­pia­mo, ha mes­so in ginoc­chio le strut­tu­re ospe­da­lie­re del Pae­se. E a quan­to pare, crea­to un ali­bi per­fet­to per pro­va­re a dare un col­po ben asse­sta­to al dirit­to di abor­ti­re, che già negli ospe­da­li d’Italia non gode di gran­de appro­va­zio­ne viste le per­cen­tua­li ter­ri­fi­can­ti di medi­ci obiet­to­ri che si regi­stra­no da Nord a Sud.

Per il diritto all’aborto libero e sicuro

È dav­ve­ro allar­man­te il fat­to che a 41 anni dal varo del­la L.194 del 1978 sia­mo anco­ra oggi nel­la con­di­zio­ne di dover­ne riven­di­ca­re la pie­na appli­ca­zio­ne e chie­de­re misu­re di con­tra­sto all’u­so mas­sic­cio dell’obiezione di coscienza.

Un Impegno per l’aborto sicuro, 365 giorni l’anno

È neces­sa­rio tene­re alta l’attenzione e rilan­cia­re la bat­ta­glia. Per que­sto chie­dia­mo con­trac­cet­ti­vi gra­tui­ti, alme­no il 50% di medi­ci non obiet­to­ri, poten­zia­men­to dei con­sul­to­ri, for­ma­zio­ne nel­le scuo­le, ripri­sti­no del­la pil­lo­la del gior­no dopo tra i far­ma­ci prio­ri­ta­ri da ave­re in far­ma­cia. È neces­sa­rio impe­di­re l’obiezione di coscien­za dei far­ma­ci­sti e isti­tui­re un nume­ro gra­tui­to a soste­gno di chi neces­si­ta di infor­ma­zio­ni sull’interruzione di gra­vi­dan­za. Ed è fon­da­men­tal­men­te met­te­re al cen­tro del­la nostra azio­ne il rispet­to del­le scel­te del­le don­ne e del­le loro espe­rien­ze, sgom­bran­do il cam­po da pre­con­cet­ti, ste­reo­ti­pi e aspet­ta­ti­ve che non han­no ragio­ne d’essere.

Aborto, Brignone: Proposta della Lega è violenza emotiva su donna

“La pro­po­sta di leg­ge fir­ma­ta da 50 par­la­men­ta­ti leghi­sti sul­l’a­bor­to è sba­glia­ta e peri­co­lo­sa. L’o­biet­ti­vo, nem­me­no tan­to vela­to, è quel­lo di sman­tel­la­re la leg­ge 194 e di nega­re l’as­sun­to irri­nun­cia­bi­le che la scel­ta del­la don­na deve esse­re al pri­mo posto”. Lo dichia­ra la segre­ta­ria di Pos­si­bi­le, Bea­tri­ce Bri­gno­ne, par­lan­do del­l’i­ni­zia­ti­va por­ta­ta avan­ti dal­la Lega. “I proponenti …

Abor­to, Bri­gno­ne: Pro­po­sta del­la Lega è vio­len­za emo­ti­va su don­na Leg­gi altro »

Aborto al sicuro: perché una campagna per la piena applicazione della 194 è attuale e necessaria

In que­sti mesi in Lom­bar­dia è nata la cam­pa­gna Abor­to al Sicu­ro, a cui Pos­si­bi­le ha ade­ri­to e per cui si stan­no rac­co­glien­do fir­me in mol­ti comu­ni. Si trat­ta di una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popo­la­re rivol­ta alla Regio­ne Lom­bar­dia, che si rias­su­me in 10 pun­ti chia­ve, tra cui il poten­zia­men­to e l’ampliamento dei com­pi­ti dei con­sul­to­ri, ade­gua­ta for­ma­zio­ne del per­so­na­le medi­co, dif­fu­sio­ne del­la contraccezione.

A difesa della 194, a partire da tutti i consigli comunali

Men­tre la Lega cer­ca di sman­tel­la­re la Legge194/78, Pos­si­bi­le ne pre­ten­de la sua pie­na appli­ca­zio­ne. Alla ver­go­gno­sa mozio­ne che la Lega ha pre­sen­ta­to in Con­si­glio Comu­na­le a Vero­na, noi rispon­dia­mo con la mozio­ne che Nadia Ara­ce ha depo­si­ta­to ad Avel­li­no e la met­tia­mo a dispo­si­zio­ne di tut­te le con­si­glie­re e i con­si­glie­ri comu­na­li che voglia­no affian­car­ci in que­sta battaglia.

Aborto, Brignone: Legge 194 sotto attacco, battaglia continua

“Nei gior­ni in cui si cele­bra­no i 40 anni dal­la leg­ge 194, le cit­tà ita­lia­ne sono tap­pez­za­te di mani­fe­sti che cri­mi­na­liz­za­no l’aborto e alle mani­fe­sta­zio­ni per la sua abro­ga­zio­ne par­te­ci­pa­no espo­nen­ti di spic­co del­la mag­gio­ran­za del qua­si gover­no, come Gior­get­ti e il vice­pre­si­den­te del­la came­ra Fon­ta­na”. Lo dichia­ra la segre­ta­ria di Pos­si­bi­le, Bea­tri­ce Bri­gno­ne. “I …

Abor­to, Bri­gno­ne: Leg­ge 194 sot­to attac­co, bat­ta­glia con­ti­nua Leg­gi altro »

Legge 194: non servono soluzioni di emergenza ma un quadro legislativo chiaro

Esat­ta­men­te un anno fa Pos­si­bi­le ha depo­si­ta­to alla Came­ra, nel disin­te­res­se gene­ra­le, una pro­po­sta di leg­ge per la cor­ret­ta appli­ca­zio­ne del­la leg­ge 194 e per far fron­te all’obiezione di coscien­za che ormai sfio­ra per­cen­tua­li medie del 70% tra per­so­na­le medi­co e para­me­di­co in tut­ta Ita­lia. Per­ché pur­trop­po, mal­gra­do ini­zia­ti­ve meri­to­rie come quel­la del­la Regio­ne Lazio, il pro­ble­ma è poli­ti­co e va arti­co­la­to cor­ret­ta­men­te per legge.