Alla fine, sul “Salva Milano” è prevalso il buonsenso. Anche se, fino a una settimana fa, Sala continuava a ribadire come un disco rotto la necessità di chiudere il prima possibile questa vicenda.
L’ultimo arresto ha forse fatto “svegliare” il sindaco.
Nel nostro piccolo, abbiamo voluto entrare nel merito della questione affrontandola su due livelli: giuridico e politico.
Il ritiro del Salva Milano è una notizia assolutamente positiva che abbiamo da sempre sostenuto. Ora, però, ci attendiamo e auspichiamo un vero e proprio cambio di rotta rispetto alle questioni urbanistiche ancora aperte, come San Siro e Piazzale Loreto. Rimane aperta la questione urbanistica, che deve ritornare a essere tale e non una semplice operazione edilizia a favore dei costruttori.
Il piano di governo del territorio deve avere obiettivi ambiziosi e, soprattutto, non dovrà confermare la colate di cemento viste in questi anni, così come le tante scelte sbagliate fatte in questi anni: le isole di calore formatesi in città, la mancata organizzazione e progettazione di un serio piano per la ciclabilità che sia degno di questo nome.
Chiediamo scelte più coraggiose nel contrasto ai cambiamenti climatici. Sul versante del consumo di suolo, chiediamo che nessun ettaro di suolo vergine venga impermeabilizzato.
Gli annunci fatti in questi anni sul fronte delle questioni ambientali sono stati una massiccia pennellata di greenwashing. Pretendiamo che Milano diventi veramente sostenibile come le capitali europee che hanno fatto un cambio di passo nella gestione della città, investendo in mobilità dolce, rigenerando interi quartieri, aumentando le superfici a verde e le zone pedonali rispetto alla quota di nuovo edificato.
Questo cambio di rotta deve essere accompagnato da un ricambio di assessori, soprattutto negli ambiti sacrificati in questi anni a favore delle scellerate scelte edilizie. Ambiente in primis, su cui pende anche il silenzio sul fronte dello sviluppo aeroportuale di Milano con la partecipata SEA, e poi l’urbanistica e l’assessorato alla Casa.
Continueremo a monitorare la situazione. L’iniziativa sul Salva Milano è solo l’inizio di una serie di appuntamenti e approfondimenti sulla Milano che vorremmo.