La Camera ha approvato la nostra mozione in cui chiediamo impegni precisi sulla ricostruzione dei tanti comuni colpiti dal sisma del 24 agosto, che siano resi pubblici e accessibili i dati sullo stato delle scuole italiane, che vengano rifinanziate tutte le richieste inevase sulla sicurezza scolastica già dalla prossima Sessione di bilancio e altri impegni puntuali legati alla sicurezza delle scuole.
A un mese ormai dal sisma che ha devastato molti paesi dell’Italia centrale, la mozione impegna il Governo a intervenire su alcuni punti molto specifici che riguardano l’edilizia scolastica. In particolare, abbiamo chiesto che il Governo renda noti i tempi dell’aggiornamento dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica in maniera trasparente, chiarendo tutte le modalità degli interventi da mettere in campo. E’ necessario pubblicare i dati delle certificazioni e delle modalità di utilizzo dei fondi erogati relativi agli interventi del Fondo unico per l’edilizia scolastica — la cui dotazione è di 3,9 miliardi — per la messa in sicurezza, ristrutturazione e realizzazione di edifici scolastici.
Trasparenza su tutti i fronti e a tutti i livelli per evitare che si ripetano episodi di cattiva gestione già avvenuti, purtroppo, in occasione di altre tragedie. A questo fine, un’altra misura necessaria è rendere pubblici anche gli impegni presi dall’Osservatorio dell’edilizia scolastica, nell’ambito della riunione del 20 settembre scorso e rendere effettiva l’applicazione delle norme in materia di accesso civico agli atti che riguardano la scuola, da parte dei cittadini e delle associazioni.
Per non trovarci impreparati in futuro inoltre, la mozione impegna a una prevenzione seria aggiornando, come primo strumento, le mappe di pericolosità sismica di tutto il territorio nazionale anche mediante il vincolo di presenza di geologi in ogni comune. Dopo la mappatura, si intervenga con misure urgenti oltre che sulle scuole coinvolte dal sisma, in tutti gli istituti che necessitino di interventi di messa in sicurezza urgente (come dimostra da ultimo anche il crollo del soffitto di una palestra di stanotte in una scuola milanese). Introduciamo finalmente la certificazione obbligatoria “Anagrafe dell’immobile pubblico” per gestire tutte le informazioni circa le condizioni di sicurezza e gli interventi effettuati, rendendola accessibile a tutti i cittadini. Infine si impegna il Governo a rifinanziare le circa tredicimila richieste rimaste inevase dal primo provvedimento in materia di sicurezza degli edifici scolastici e prevenzione eventi di crollo dei relativi solai e controsoffitti.
Bisogna uscire dal regime di emergenza e trasformare tutti i nostri interventi in ordinaria prevenzione del rischio sismico.