#SaveAleppo: cosa possiamo fare per aiutare i civili, ora

In risposta alle terribili notizie che, nelle ultime ore ancora di più, arrivano da Aleppo, chiediamo alle istituzioni e ci impegniamo direttamente per costruire vie di uscita sicure per i civili.

Un appel­lo e due pro­get­ti con­cre­ti, da finan­zia­re, per costrui­re vie di usci­ta sicu­re per i civi­li. Li tro­va­te qui di seguito.

[themify_button link=“http://www.possibile.com/savealeppo-cosa-possiamo-aiutare-civili-ora/#firma” style=“large green rect” text=“#999999” ]FIRMA L’APPELLO[/themify_button]

[themify_button style=“large green rect” link=“http://www.possibile.com/savealeppo-cosa-possiamo-aiutare-civili-ora/#fondi” ]PROMUOVI UN PROGETTO[/themify_button]

Le noti­zie che arri­va­no in que­ste ore da Alep­po non pos­so­no che risve­glia­re le coscien­ze di cia­scu­no di noi, trop­po a lun­go addor­men­ta­te e ane­ste­tiz­za­te, tan­to da non rico­no­sce­re più la vio­len­za inau­di­ta con la qua­le una popo­la­zio­ne inte­ra vie­ne col­pi­ta da un regi­me san­gui­na­rio e vio­len­to, che sul­le mace­rie degli edi­fi­ci e a col­pi di ese­cu­zio­ni som­ma­rie di civi­li sta ricon­qui­stan­do la città.

Una vio­len­za, quel­la del regi­me di Assad sup­por­ta­to in par­ti­co­la­re dal­la Rus­sia, che sta col­pen­do tut­ti, sen­za alcu­na distin­zio­ne, costrin­gen­do la cit­tà e le per­so­ne che la abi­ta­no a subi­re uno sta­to di asse­dio fina­liz­za­to all’annientamento. «Ci sono altre 15 cit­tà sot­to asse­dio, i bam­bi­ni sono muti­la­ti, ucci­si sen­za pie­tà, gra­ve­men­te scioc­ca­ti da tut­to quel­lo che stan­no viven­do come la per­di­ta di geni­to­ri o paren­ti che spes­so ven­go­no giu­sti­zia­ti a fred­do, tor­tu­ra­ti o costret­ti alla fuga». Secon­do Andrea Iaco­mi­ni, por­ta­vo­ce di Uni­cef Ita­lia, ci tro­via­mo di fron­te alla «più gra­ve stra­ge di bam­bi­ni dal dopo­guer­ra ad oggi, sen­za dub­bio peg­gio­re del­la Bosnia o del Ruan­da». L’orrore di que­ste ore ha spin­to Car­la Del Pon­te, magi­stra­to del­la com­mis­sio­ne di inchie­sta indi­pen­den­te del­l’O­nu sul­la Siria e già pro­cu­ra­tri­ce capo dei tri­bu­na­li inter­na­zio­na­li per la ex Jugo­sla­via e il Ruan­da, a chie­de­re la crea­zio­ne di un tri­bu­na­le di guer­ra spe­cia­le per la Siria.

Nes­su­na scu­sa, nes­su­na moti­va­zio­ne può esse­re tol­le­ra­ta di fron­te alla vio­len­za che col­pi­sce bam­bi­ni, don­ne e uomi­ni che han­no l’unica col­pa di esse­re nati e cre­sciu­ti ad Aleppo.

Per que­sti moti­vi ci rivol­gia­mo diret­ta­men­te al Pre­si­den­te del Con­si­glio, Pao­lo Gen­ti­lo­ni, e all’Alto rap­pre­sen­tan­te del­la poli­ti­ca este­ra dell’Unione Euro­pea, Fede­ri­ca Moghe­ri­ni, affin­ché si atti­vi­no imme­dia­ta­men­te per­ché l’Unione Euro­pea sosten­ga con una sola voce la crea­zio­ne imme­dia­ta di cor­ri­doi uma­ni­ta­ri che, con la pre­sen­za di per­so­na­le del­le Nazio­ni Uni­te, per­met­ta­no ai civi­li di abban­do­na­re la cit­tà in sicu­rez­za, e l’istituzione di un tri­bu­na­le inter­na­zio­na­le che inda­ghi e, nel caso, puni­sca i cri­mi­ni di guer­ra veri­fi­ca­ti­si duran­te il con­flit­to siriano.

Ci appel­lia­mo al solo Pre­si­den­te Gen­ti­lo­ni per­ché il gover­no ita­lia­no orga­niz­zi da subi­to mani­fe­sta­zio­ni di soli­da­rie­tà al popo­lo siria­no, garan­ten­do inol­tre una pie­na e sicu­ra acco­glien­za nel nostro Pae­se attra­ver­so un pre­ci­so e chia­ro inve­sti­men­to sui cana­li uma­ni­ta­ri sull’esempio di quan­to già fat­to da Comu­ni­tà di Sant’Egidio, Fede­ra­zio­ne del­le Chie­se evan­ge­li­che, Chie­se val­de­si e metodiste.

Ci appel­lia­mo, infi­ne, a tut­ti i nostri con­cit­ta­di­ni, qual­sia­si sia la pro­pria nazio­na­li­tà, per­ché si uni­sca­no a noi nel ten­ta­ti­vo di smuo­ve­re l’opinione pub­bli­ca e quin­di i gover­ni nazio­na­li, fir­man­do que­sto appel­lo e affian­can­do le tan­te real­tà che, nel nostro pae­se, accol­go­no le per­so­ne che scap­pa­no dal­la guerra.

AGGIORNAMENTO: Abbia­mo finan­zia­to i pri­mi due pro­get­ti che abbia­mo pro­po­sto, e rilan­cia­mo. Segna­la­te­ci ulte­rio­ri pro­get­ti di assi­sten­za ai civi­li siria­ni scri­ven­do a campagne@possibile.com. Grazie!

#SaveAleppo: cosa possiamo fare per aiutare i civili, ora

You can add for­mat­ting using mar­k­do­wn syn­tax — read more
2,927 firme

Con­di­vi­di con i tuoi amici:

     

COSA PUOI FARE TU, ORA, OLTRE A SOTTOSCRIVERE IL NOSTRO APPELLO.

I bam­bi­ni di Alep­po sono i bam­bi­ni di tut­ti noi. Per que­sto moti­vo abbia­mo pen­sa­to ad azio­ni che pos­sia­mo com­pie­re da subi­to, per por­ta­re un aiu­to con­cre­to. Vi invi­tia­mo per­ciò a par­te­ci­pa­re a due rac­col­te di fon­di, di pari digni­tà e pari effi­ca­cia, che ci impe­gnia­mo a ren­di­con­ta­re puntualmente.

AGGIORNAMENTO: Abbia­mo finan­zia­to i pri­mi due pro­get­ti che abbia­mo pro­po­sto, e rilan­cia­mo. Segna­la­te­ci ulte­rio­ri pro­get­ti di assi­sten­za ai civi­li siria­ni scri­ven­do a campagne@possibile.com. Grazie!

[wc_row][wc_column size=“one-half” position=“first”]

Acquisto di una ambulanza con ONSUR

ambulanza-onsur

[give_form id=“19903” show_title=“false” show_goal=“true”]

[/wc_column][wc_column size=“one-half” position=“last”]

Accoglienza in Italia di rifugiati siriani al momento presenti a Beirut

Corridoi Umanitari

[give_form id=“19927” show_title=“false” show_goal=“true”]

[/wc_column][/wc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Il quarto Congresso di Possibile, dedicato a Marco Tiberi

Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.