Ripartiamo dalla difesa del suolo

Ripartiamo dalla difesa del suolo, una di quelle battaglie che doveva essere prioritaria in questa legislatura e che invece è stata insabbiata nei cantieri delle larghe intese.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ripar­tia­mo dal­la dife­sa del suo­lo, una di quel­le bat­ta­glie che dove­va esse­re prio­ri­ta­ria in que­sta legi­sla­tu­ra e che inve­ce è sta­ta insab­bia­ta nei can­tie­ri del­le lar­ghe inte­se. Se c’è un set­to­re che non cono­sce cri­si, infat­ti, quel set­to­re è quel­lo del­la spe­cu­la­zio­ne edi­li­zia. Lo cer­ti­fi­ca l’I­spra: ogni gior­no ven­go­no con­su­ma­ti 30 etta­ri di suo­lo al gior­no, 3 metri qua­dra­ti ogni secon­do, l’e­qui­va­len­te di 200mila vil­let­te costrui­te in sei mesi, sen­za che vi sia alcu­na cor­ri­spon­den­te esi­gen­za demografica.

Con­su­ma­re suo­lo vuol dire mina­re dal­le fon­da­men­ta la soste­ni­bi­li­tà del­l’am­bien­te in cui vivia­mo, vuol dire cau­sa­re costi ingen­ti per le cas­se pub­bli­che, vuol dire espor­re ulte­rior­men­te ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci le aree più fra­gi­li del­la nostra peni­so­la. A ini­zio legi­sla­tu­ra abbia­mo depo­si­ta­to una pro­po­sta di leg­ge (Pro­po­sta di leg­ge C. 1873, pre­sen­ta­ta il 3 dicem­bre 2013), anch’es­sa dimen­ti­ca­ta dal­la mag­gio­ran­za par­la­men­ta­re, eppu­re attua­le quan­to allo­ra. Ripar­ti­re dal­la tute­la del suo­lo, intro­du­cen­do final­men­te una nor­ma­ti­va dedi­ca­ta — e rigo­ro­sa — vuol dire ripar­ti­re dal­le fon­da­men­ta, per­ché tute­la­re il suo­lo signi­fi­ca bene­fi­cia­re, noi e i nostri figli e nipo­ti, dei ser­vi­zi eco­si­ste­mi­ci che il suo­lo è in gra­do di garan­ti­re. E se pen­sa­te che stia­mo par­lan­do dei “soli­ti” capric­cio da ambien­ta­li­sti, sap­pia­te che stia­mo par­lan­do del­la pro­du­zio­ne ali­men­ta­re e di mate­rie pri­me, del­la rego­la­zio­ne del cli­ma, del­lo stoc­cag­gio del car­bo­nio, del­la qua­li­tà del­l’ac­qua e del­la pro­te­zio­ne e miti­ga­zio­ne dei feno­me­ni idro­lo­gi­ci estre­mi, del­la biodiversità.

Pro­teg­ge­re il suo­lo toc­ca a tut­ti noi, a par­ti­re dai Con­si­gli comu­na­li, da un pia­no rego­la­to­re sba­glia­to, da un inter­ven­to urba­ni­sti­co in dero­ga. Quan­to c’è in gio­co è trop­po impor­tan­te, se è vero — come è vero — che i cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci sono tra le cau­se prin­ci­pa­li del­le migra­zio­ni for­za­te.

Lo chie­dia­mo a tut­te le com­pa­gne e i com­pa­gni di viag­gio di Una nuo­va pro­po­sta, libe­ri e ugua­li, e al pre­si­den­te Gras­so: ripar­tia­mo dal suo­lo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a

Regionali Liguria, Conferenza stampa di presentazione lista Alleanza Verdi Sinistra con Orlando, Bonelli, Fratoianni, Druetti

Gio­ve­dì 3 otto­bre alle ore 11.30, a Geno­va nel­la sala del­lo Space4business in via­le Bri­ga­ta Bisa­gno 2/25, con Andrea Orlan­do, can­di­da­to Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria, Ange­lo Bonel­li, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Euro­pa Ver­de; Fran­ce­sca Druet­ti, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le e Nico­la Fra­to­ian­ni segre­ta­rio nazio­na­le di Sini­stra Italiana.