QUADERNI

In atte­sa che il sala­rio mini­mo diven­ti una vol­ta per tut­te una leg­ge nazio­na­le, anche il Comu­ne di Reg­gio Emi­lia si potrà aggiun­ge­re ai comu­ni che si dote­ran­no del sala­rio mini­mo comu­na­le come stru­men­to di tute­la di tut­te le lavo­ra­tri­ci e i lavo­ra­to­ri, sia dipen­den­ti diret­ti che impie­ga­ti nell’appalto e negli even­tua­li subap­pal­ti, qual­sia­si sia la tipo­lo­gia di con­trat­to indi­vi­dua­le di lavoro. 
“Il 25 luglio 1943 avven­ne l’arresto di Mus­so­li­ni, e la fami­glia Cer­vi offrì pasta­sciut­ta alla popo­la­zio­ne di Cam­pe­gi­ne per festeg­gia­re: da qui l’inizio del­la tra­di­zio­ne popo­la­re che cele­bra la cadu­ta del fasci­smo in quel­la data. Pre­oc­cu­pa e non poco quan­do que­sto valo­re vie­ne ridot­to a posi­zio­na­men­to poli­ti­co, e con­si­de­ra­to divisivo”. 
Zebu­lo­ni, sostan­zial­men­te, ha estra­po­la­to sto­ri­ca­men­te i dati dal con­te­sto, sen­za dar­ne una let­tu­ra che spie­ghi il per­ché dell’aumento gra­dua­le del­la popo­la­zio­ne a Gaza, ma al con­tem­po non ha let­to le note del­le orga­niz­za­zio­ni inter­na­zio­na­li ai dati sta­ti­sti­ci. Un gior­no anche i gior­na­li­sti dovran­no rispon­de­re di quan­to stan­no scri­ven­do pur di difen­de­re un genocidio. 
Ieri il Sin­da­co di Udi­ne, pri­mo Comu­ne in Regio­ne, ha sigla­to la Car­ta eti­ca per lo sport fem­mi­ni­le, nell’ambito del­la cam­pa­gna nazio­na­le pro­mos­sa da Sorop­ti­mi­st Inter­na­tio­nal e Assi­st, Asso­cia­zio­ne Nazio­na­le Atlete. 
Con­ti­nue­re­mo a chie­de­re veri­tà e giu­sti­zia per Mario Paciol­la. Fare­mo que­sta bat­ta­glia con la sua fami­glia, gli ami­ci e quel­la gran­de comu­ni­tà che si è costrui­ta nel cor­so del tem­po al loro fian­co. Cre­dia­mo che le isti­tu­zio­ni, nazio­na­li e inter­na­zio­na­li, abbia­no il dove­re di far emer­ge­re la veri­tà sul­la sua mor­te e di fare giustizia. 
Cin­que anni fa mori­va in Colom­bia, in cir­co­stan­ze mai chia­ri­te, il coo­pe­ran­te inter­na­zio­na­le Mario Paciol­la. Sono cin­que anni che i geni­to­ri di Mario lot­ta­no per otte­ne­re veri­tà e giu­sti­zia per il pro­prio figlio. La comu­ni­tà poli­ti­ca di Pos­si­bi­le è sem­pre sta­ta vici­na a loro nel richie­de­re che si fac­cia luce su di un caso deru­bri­ca­to trop­po velo­ce­men­te come suicidio. 
Ci con­ti­nuia­mo a ripe­te­re che per un’in­fan­zia feli­ce, sana ed equi­li­bra­ta ser­ve un vil­lag­gio. Che la fami­glia (di qua­lun­que tipo essa sia) da sola non basta. Ma esi­ste un vil­lag­gio, in Ita­lia? Ci sono i ser­vi­zi pub­bli­ci, la sen­si­bi­li­tà e la cul­tu­ra neces­sa­ri per acco­glie­re le esi­gen­ze del­le per­so­ne più pic­co­le sen­za mor­ti­fi­ca­re geni­to­ri spes­so esau­sti e sen­za alcun appi­glio? La rispo­sta oggi è NO. Attra­ver­so il que­stio­na­rio onli­ne, vi pro­po­nia­mo di con­di­vi­de­re la vostra espe­rien­za per­so­na­le per aiu­tar­ci ad arric­chi­re la rifles­sio­ne sul tema e trar­re spun­to per costrui­re insie­me le solu­zio­ni possibili. 
Per Fra­tel­li d’I­ta­lia è giu­sto chie­de­re le dimis­sio­ni di una con­si­glie­ra per aver fat­to pre­ci­sa­men­te quel che è il suo com­pi­to: soste­ne­re, difen­de­re e dif­fon­de­re le pro­prie idee, anche quan­do minoritarie. 
In Pie­mon­te, la real­tà supe­ra la fic­tion. Sia­mo addi­rit­tu­ra oltre que­sta famo­sa sce­na di Bojack Hor­se­man. L’as­ses­so­re Mar­ro­ne, dopo la boc­cia­tu­ra del­la “stan­za del­l’a­scol­to” volu­ta e finan­zia­ta dal­la Regio­ne all’o­spe­da­le San­t’An­na di Tori­no, ha riu­ni­to set­te uomi­ni per discu­te­re di come aggi­ra­re la sen­ten­za del Tar Pie­mon­te, in segui­to alla qua­le la Regio­ne ha dovu­to riti­ra­re la con­ven­zio­ne con l’as­so­cia­zio­ne “pro-vita” in capo al progetto. 
Tra i pri­mi atti dell’Amministrazione De Toni — ha dichia­ra­to l’Assessora Arian­na Fac­chi­ni – c’è sta­ta l’adesione alla RE.A.DY, la Rete del­le Regio­ni e degli Enti Loca­li impe­gna­ti con­tro l’omolesbobitransfobia. La rete ci con­sen­te di con­fron­tar­ci con altri ter­ri­to­ri ita­lia­ni sul­le buo­ne pra­ti­che adot­ta­te a livel­lo nazio­na­le, tra cui spic­ca­no i CAD. 
All’o­biet­ti­vo 4 del nuo­vo Pia­no Stra­te­gi­co Nazio­na­le Aree Inter­ne 2021–2027 capeg­gia la dici­tu­ra: “accom­pa­gna­men­to in un per­cor­so di spo­po­la­men­to irre­ver­si­bi­le”. È così che il gover­no Melo­ni par­la di 13 milio­ni di per­so­ne, 4000 comu­ni, col­lo­ca­ti lun­go tut­ta la Peni­so­la, per un tota­le cir­ca del 60% del ter­ri­to­rio nazio­na­le. Paro­le irri­ce­vi­bi­li, che dimo­stra­no quan­to poco si com­pren­da l’importanza che pos­so­no ave­re le aree inter­ne, e il ter­ri­to­rio mon­ta­no in par­ti­co­la­re, per il con­tra­sto all’emergenza cli­ma­ti­ca e per il cro­gio­lo di espe­rien­ze, spe­ri­men­ta­zio­ni e dia­lo­go che contengono. 
Que­sta mat­ti­na abbia­mo pre­sen­ta­to al Garan­te del­la Pri­va­cy un recla­mo e una segna­la­zio­ne riguar­dan­ti la sicu­rez­za dell’uso dei dati degli uten­ti da par­te di X, il social net­work pos­se­du­to da Elon Musk. 
Ieri sono arri­va­te due bel­le noti­zie dal­le ele­zio­ni comu­na­li: Pie­ro Bitet­ti e Pao­la Colom­bo, can­di­da­ti soste­nu­ti da Pos­si­bi­le, han­no vin­to i bal­lot­tag­gi a Taran­to e Cer­nu­sco sul Naviglio!