Poste, Maestri: Governo deve sanare posizione precari

“Sia­mo vici­ni ai lavo­ra­to­ri pre­ca­ri di Poste Ita­lia­ne che han­no mani­fe­sta­to in piaz­za Mon­te­ci­to­rio. Pos­si­bi­le ha già denun­cia­to con due inter­ro­ga­zio­ni la situa­zio­ne di gra­ve pre­ca­rie­tà nel­la qua­le ver­sa­no miglia­ia di lavo­ra­to­ri di Poste Ita­lia­ne, s.p.a. par­te­ci­pa­ta dal Mini­ste­ro dell’economia e del­le finan­ze che, tra­mi­te Cas­sa depo­si­ti e pre­sti­ti, detie­ne il 60% del capi­ta­le socia­le dell’azienda”. Lo dichia­ra il depu­ta­to di Pos­si­bi­le, Andrea Maestri.

“È inac­cet­ta­bi­le — aggiun­ge il par­la­men­ta­re di Pos­si­bi­le — che una socie­tà così sana e quo­ta­ta in Bor­sa con­ti­nui a tam­po­na­re una caren­za di per­so­na­le, diven­ta­ta ormai cro­ni­ca, con il ricor­so spre­giu­di­ca­to ad assun­zio­ni a tem­po deter­mi­na­to, mas­si­mo di 24 mesi, per copri­re sosti­tu­zio­ni, ma per far fron­te anche ai pen­sio­na­men­ti. Al fine di tute­la­re i pro­pri inte­res­si, Poste Ita­lia­ne con­trav­vie­ne all’ar­ti­co­lo 4 ‘Tute­la dei dirit­ti e del­la digni­tà dei lavo­ra­to­ri’ del suo ‘Codi­ce Eti­co’, ma soprat­tut­to cal­pe­sta ogni obbli­go eti­co e com­por­ta­men­ta­le nei con­fron­ti del­la legi­sla­zio­ne ita­lia­na e del­la Costi­tu­zio­ne dovu­ti alla par­te­ci­pa­zio­ne del­lo Sta­to che, pro­prio gra­zie all’o­pe­ra­zio­ne di alie­na­zio­ne del 2014, ha per­mes­so all’a­zien­da di otte­ne­re gli attua­li risul­ta­ti finanziari”.

“Il gover­no — con­clu­de Mae­stri — non se ne può lava­re le mani: ha il dove­re di inter­ve­ni­re per sana­re una situa­zio­ne che riguar­da miglia­ia di lavo­ra­to­ri, soprat­tut­to gio­va­ni, sui qua­li da sem­pre sban­die­ra inter­ven­ti a favore”.

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