
“Se confermate le circostanze riportate dalla stampa, si tratterebbe di un caso in cui il ministro dell’Interno viola il sacro diritto del mare e il diritto internazionale umanitario. E ci potrebbero essere conseguenze penali. Si va infatti dal mancato rispetto del principio di non refoulement della Convenzione di Ginevra all’obbligo di indicare il porto sicuro più vicino della Convenzione di Amburgo”. Lo dichiarano Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, e Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile, parlando del caso della Mare Jonio.
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