Migranti, Civati-Maestri: Sussidiario razzista esempio di diseducazione

“Un atto di esem­pla­re dise­du­ca­zio­ne che lascia alli­bi­ti. Il sus­si­dia­rio ‘Diven­ta pro­ta­go­ni­sta’ defi­ni­sce clan­de­sti­ni i pro­fu­ghi seguen­do una bar­ba­rie lin­gui­sti­ca e for­nen­do un cat­ti­vo ser­vi­zio. Per que­sto le Isti­tu­zio­ni non pos­so­no resta­re iner­ti”. Lo dichia­ra­no il depu­ta­to e segre­ta­rio di Pos­si­bi­le, Pip­po Civa­ti, e il depu­ta­to del­lo stes­so par­ti­to, Andrea Maestri.

“Ci accin­gia­mo — aggiun­go­no — a depo­si­ta­re un’in­ter­ro­ga­zio­ne par­la­men­ta­re al Mini­stro del­l’I­stru­zio­ne per cono­sce­re qua­li ini­zia­ti­ve inten­da intra­pren­de­re il Gover­no per impe­di­re che testi di simi­le con­te­nu­to arri­vi­no nel­le scuo­le. Si trat­ta di libri zep­pi di infor­ma­zio­ni sba­glia­te, infon­da­te, con peri­co­lo­si ste­reo­ti­pi con­tro i cit­ta­di­ni di ori­gi­ne stra­nie­ra. E sor­pren­de che abbia­no acces­so nel­la scuo­la pri­ma­ria, dove i bam­bi­ni devo­no poter esse­re for­ma­ti in base ai prin­ci­pi costi­tu­zio­na­li e quin­di al prin­ci­pio di egua­glian­za di tut­te le per­so­ne e di non discriminazione”.

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Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

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500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Nature Restoration Law: stavolta ha vinto la Terra!

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Firenze, una cosa è certa: non si è trattato di un errore umano

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