#FERTILITYFAIL — Quando la toppa è peggio del buco.

Il ministero della salute proprio non ce la fa ad accantonare il moralismo e pensare a una forma più seria e moderna di educazione sanitaria. Per quanto ci riguarda, dopo discriminazione e razzismo non restano che le dimissioni.

La mini­stra Loren­zin lo ave­va minac­cia­to: oltre alle car­to­li­ne del #fer­ti­li­ty­day c’è di più. E infat­ti ci era­va­mo già sof­fer­ma­ti sul di più (e di peg­gio) rap­pre­sen­ta­to dal pes­si­mo Pia­no Nazio­na­le per la Fer­ti­li­tà, ma la mini­stra con asso­lu­ta deter­mi­na­zio­ne non ha cedu­to di un mil­li­me­tro, e ha rilan­cia­to la sua cam­pa­gna in vista del­la gior­na­ta uffi­cia­le, cioè domani.

Pec­ca­to però che alla marea di cri­ti­che pio­vu­te sul­la pri­ma onda­ta di car­to­li­ne anni ’50 sul­la con­di­zio­ne del­la don­na, la mini­stra abbia rispo­sto con una serie di car­to­li­ne anni ’50 sugli sti­li di vita del­le ita­lia­ne e degli ita­lia­ni.

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Con la soli­ta gran­de affe­zio­ne per le imma­gi­ni in stock, la cam­pa­gna si spo­sta da orga­smi, cles­si­dre e buc­ce di bana­na per vira­re su pub­bli­ci­tà da stu­dio den­ti­sti­co di pro­vin­cia e foto da cam­pa­gne proi­bi­zio­ni­sti­che del seco­lo scor­so.

I buo­ni sono gio­va­ni bian­chi wasp, con i den­ti sma­glian­ti e vesti­ti sti­ra­ti, i cat­ti­vi gio­vi­na­stri mul­ti­raz­zia­li che fuma­no, bevo­no, si dro­ga­no e pro­ba­bil­men­te bestem­mia­no, ascol­ta­no hea­vy metal e sono comunisti.

Insom­ma, il mini­ste­ro del­la salu­te pro­prio non ce la fa ad accan­to­na­re il mora­li­smo e pen­sa­re a una for­ma più seria e moder­na di edu­ca­zio­ne sanitaria.

Sia­mo qua­si restii a cri­ti­ca­re oltre la mini­stra Loren­zin, ma anche un po’ curio­si: di fron­te a que­sta secon­da cam­pa­gna fal­li­men­ta­re, si fer­me­rà o ne tire­rà fuo­ri una ter­za anco­ra peggiore?

In real­tà pre­fe­ria­mo non sco­prir­lo: dopo discri­mi­na­zio­ne e raz­zi­smo non resta­no che le dimis­sio­ni.

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