istituzioni

Reggio Emilia: approvato odg sul referendum dell’8–9 giugno

Il docu­men­to appro­va­to impe­gna il Sin­da­co e la giun­ta a favo­ri­re la par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca di tut­ta la cit­ta­di­nan­za e a garan­ti­re la mas­si­ma dif­fu­sio­ne del­le infor­ma­zio­ni rela­ti­ve alla data del voto, alle moda­li­tà di voto e al con­te­nu­to dei que­si­ti refe­ren­da­ri attra­ver­so i cana­li istituzionali.

Sul Salva Milano, alla fine, avevamo ragione noi

Pre­ten­dia­mo che Mila­no diven­ti vera­men­te soste­ni­bi­le come le capi­ta­li euro­pee che han­no fat­to un cam­bio di pas­so nel­la gestio­ne del­la cit­tà, inve­sten­do in mobi­li­tà dol­ce, rige­ne­ran­do inte­ri quar­tie­ri, aumen­tan­do le super­fi­ci a ver­de e le zone pedo­na­li rispet­to alla quo­ta di nuo­vo edificato.

Ex discarica di Borgo Montello a Latina: le domande da porsi

Che fine ha fat­to la testi­mo­nian­za di Car­mi­ne Schia­vo­ne in meri­to la pre­sen­za di fusti alta­men­te noci­vi nel sito di Bor­go Mon­tel­lo? Quan­do e chi si pren­de­rà l’o­ne­re di boni­fi­ca­re il sito? In che modo la popo­la­zio­ne loca­le rice­ve­rà sacro­san­to risar­ci­men­to per i dan­ni per­ce­pi­ti in ter­mi­ni di salute?

Nelle Marche si è acceso un faro per il diritto all’aborto

Si è acce­so un faro nel­le Mar­che per il dirit­to all’interruzione volon­ta­ria di gra­vi­dan­za. Nien­te che abbia a che vede­re con il mare: il faro è ad Asco­li Pice­no e pun­ta drit­to ver­so l’intera regio­ne, anco­ra al buio per quan­to riguar­da la pos­si­bi­li­tà del­le per­so­ne che inten­do­no inter­rom­pe­re una gra­vi­dan­za di veder­si rico­no­sciu­to que­sto diritto.

Da Angera un messaggio ai governi: meno soldi per le armi

Dal bas­so dob­bia­mo con­vin­ce­re i gover­ni a ripen­sa­re alla pro­pria stra­te­gia. Noi chie­dia­mo che si aumen­ti­no i sol­di per la sani­tà, per l’istruzione, per la ricer­ca, per la cul­tu­ra e per i sala­ri. Non per le armi.”

Se i ver­ti­ci non sono ade­gua­ti, ser­ve che la base glie­lo fac­cia pre­sen­te. È com­pi­to di tut­te e tut­ti noi: con­ti­nuia­mo così.

L'intervento al Consiglio Comunale aperto di Desenzano

La questione del nuovo ospedale di Desenzano è una questione di consumo di suolo

Edi­fi­ca­re un nuo­vo ospe­da­le dove e come pre­ve­de l’attuale ammi­ni­stra­zio­ne regio­na­le signi­fi­ca deva­sta­re la col­li­na del Mon­te Cro­ce, signi­fi­ca costrui­re sopra una fal­da acqui­fe­ra che non potrà esse­re dav­ve­ro pro­tet­ta, signi­fi­ca distrug­ge­re una del­le poche aree di pre­gio rima­ste e sog­get­te a tute­la ambientale.

E allo­ra all’am­mi­ni­stra­zio­ne di Desen­za­no chie­dia­mo se, in nome di meri inte­res­si poli­ti­ci di par­te, sia dav­ve­ro dispo­sta ad asse­con­da­re que­sto progetto.

Marro: carcere, non possiamo continuare a puntare su repressione e violenza

Epi­so­di come quel­lo di oggi con­fer­ma­no ciò che con­ti­nuo a ripe­te­re dal pri­mo gior­no del mio man­da­to: ser­ve lavo­ra­re sul poten­zia­men­to dei ser­vi­zi edu­ca­ti­vi, for­ma­ti­vi e sani­ta­ri, sul­la media­zio­ne cul­tu­ra­le e sul­la for­ma­zio­ne del per­so­na­le peni­ten­zia­rio, sui pro­get­ti di sup­por­to etno­psi­chia­tri­co. Con­ti­nua­re a fare fin­ta che gli stru­men­ti fino ad oggi usa­ti sia­no ade­gua­ti per fare fron­te ai pro­ble­mi del siste­ma car­ce­ra­rio è estre­ma­men­te miope.

Corteo per la Palestina a Udine, un consigliere di FdI chiede l’espulsione di Andrea Di Lenardo

Ieri un Con­si­glie­re comu­na­le di Fra­tel­li d’Italia ha pub­bli­ca­men­te chie­sto al Sin­da­co di Udi­ne di espel­ler­mi dal­la mag­gio­ran­za. Non con­ten­to ha invo­ca­to le mie dimis­sio­ni dal Con­si­glio comu­na­le e nien­te meno che la cen­su­ra nei miei con­fron­ti. Il moti­vo? La mia ade­sio­ne al cor­teo per la Pale­sti­na del 14 otto­bre a Udi­ne, che par­ti­rà alle …

Cor­teo per la Pale­sti­na a Udi­ne, un con­si­glie­re di FdI chie­de l’espulsione di Andrea Di Lenar­do Leg­gi altro »

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a Udi­ne lune­dì 14 otto­bre. Esse­re equi­di­stan­ti o “equi­vi­ci­ni” tra oppres­si e oppres­so­ri, tra colo­ni e colo­niz­za­ti, signi­fi­ca sta­re dal­la par­te di chi è favo­ri­to nei rap­por­ti di for­za. Le isti­tu­zio­ni occidentali …

Udi­ne, 14 otto­bre: in piaz­za per la Pale­sti­na Leg­gi altro »

“Modello Saluzzo”, Giulia Marro, consigliera regionale AVS-Possibile: Non possono essere i lavoratori a pagare un sistema produttivo insostenibile

Pur rico­no­scen­do gli sfor­zi fat­ti e i risul­ta­ti rag­giun­ti negli anni, è impor­tan­te non dimen­ti­ca­re che l’ac­co­glien­za tem­po­ra­nea dei lavo­ra­to­ri sta­gio­na­li in dor­mi­to­ri, pale­stre, con­tai­ner dif­fi­cil­men­te si avvi­ci­na a quan­to que­ste per­so­ne imma­gi­na­no per sé stes­se e il loro futu­ro.  Viag­gia­re ogni anno tra Rosar­no e Saluz­zo, ritro­var­si in situa­zio­ni abi­ta­ti­ve insta­bi­li, dor­mi­re su bran­di­ne o sul posto di lavo­ro, non ave­re uno spa­zio per cuci­na­re, non ave­re occa­sio­ni di socia­li­tà. Que­sto tipo di vita è una scel­ta o l’u­ni­ca opzio­ne? È giu­sto che si lodi il model­lo Saluz­zo e si smet­ta di imma­gi­na­re qual­co­sa di miglio­re? Pos­sia­mo sere­na­men­te accon­ten­tar­ci che a per­de­re sia­no i lavo­ra­to­ri a bene­fi­cio del­le aziende?