A Genova abbiamo vinto!
Lavoro, partecipazione, diritti, futuro: un’idea di città per le persone che la vivono e non per gli interessi di chi la governa, che non potrebbe essere più distante da quella della destra uscente.
Lavoro, partecipazione, diritti, futuro: un’idea di città per le persone che la vivono e non per gli interessi di chi la governa, che non potrebbe essere più distante da quella della destra uscente.
L’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia a Reggio Emilia è un attacco cinico e propagandistico, che tenta di trasformare un gesto di sensibilizzazione e cultura in un caso politico. Ma il vero scandalo non è un evento che parla di come sostenere bambini e bambine trans – il vero scandalo è chi vorrebbe mettere a tacere queste voci.
La Consigliera comunale Alessia Facchin, insieme a tutti i membri della lista Borghi per la Fortezza ha presentato una mozione in Consiglio Comunale che chiede la chiusura immediata del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Gradisca d’Isonzo e l’abolizione di tutti i CPR presenti sul territorio nazionale.
La detenzione amministrativa non è una soluzione – dichiara Alessia Facchin, che ha presentato la mozione – è un sistema fallimentare che produce esclusione, violenza e degrado.
Il documento approvato impegna il Sindaco e la giunta a favorire la partecipazione democratica di tutta la cittadinanza e a garantire la massima diffusione delle informazioni relative alla data del voto, alle modalità di voto e al contenuto dei quesiti referendari attraverso i canali istituzionali.
Pretendiamo che Milano diventi veramente sostenibile come le capitali europee che hanno fatto un cambio di passo nella gestione della città, investendo in mobilità dolce, rigenerando interi quartieri, aumentando le superfici a verde e le zone pedonali rispetto alla quota di nuovo edificato.
Che fine ha fatto la testimonianza di Carmine Schiavone in merito la presenza di fusti altamente nocivi nel sito di Borgo Montello? Quando e chi si prenderà l’onere di bonificare il sito? In che modo la popolazione locale riceverà sacrosanto risarcimento per i danni percepiti in termini di salute?
Si è acceso un faro nelle Marche per il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. Niente che abbia a che vedere con il mare: il faro è ad Ascoli Piceno e punta dritto verso l’intera regione, ancora al buio per quanto riguarda la possibilità delle persone che intendono interrompere una gravidanza di vedersi riconosciuto questo diritto.
Dal basso dobbiamo convincere i governi a ripensare alla propria strategia. Noi chiediamo che si aumentino i soldi per la sanità, per l’istruzione, per la ricerca, per la cultura e per i salari. Non per le armi.”
Se i vertici non sono adeguati, serve che la base glielo faccia presente. È compito di tutte e tutti noi: continuiamo così.
Edificare un nuovo ospedale dove e come prevede l’attuale amministrazione regionale significa devastare la collina del Monte Croce, significa costruire sopra una falda acquifera che non potrà essere davvero protetta, significa distruggere una delle poche aree di pregio rimaste e soggette a tutela ambientale.
E allora all’amministrazione di Desenzano chiediamo se, in nome di meri interessi politici di parte, sia davvero disposta ad assecondare questo progetto.