Emanuele Busconi

E se fosse Draghi (e gli altri) ad ascoltare “i giovani”?

Se fos­se­ro le nuo­ve gene­ra­zio­ni a chie­de­re una vera pre­sa di coscien­za — non “un piz­zi­co di inco­scien­za” — rispet­to a tut­te le lot­te e le bat­ta­glie che i gio­va­ni che por­ta­no avan­ti da anni?
Se, ad esem­pio, chi è al gover­no pren­des­se sul serio le richie­ste di giu­sti­zia cli­ma­ti­ca, giu­sti­zia socia­le e dirit­ti di cui le nuo­ve gene­ra­zio­ni si fan­no por­ta­tri­ci da anni? 
In fon­do, le richie­ste sono sem­pre le stes­se pro­prio per­ché, gover­no dopo gover­no, nes­su­no se n’è mai occu­pa­to davvero.

World car free day: al centro dei trasporti devono esserci le persone

Il 22 set­tem­bre si cele­bra il World car free day, la gior­na­ta mon­dia­le sen­za auto. Si trat­ta di una cam­pa­gna che toc­ca diver­se cit­tà del mon­do, con l’obiettivo di sen­si­bi­liz­za­re la cit­ta­di­nan­za alla limi­ta­zio­ne dell’uso dell’automobile, in vir­tù di una rior­ga­niz­za­zio­ne degli spo­sta­men­ti più sostenibile.

Clean Air Dialogue o greenwashing?

Con­fi­dia­mo nel­la volon­tà del­le isti­tu­zio­ni di impe­gnar­si a fon­do ver­so solu­zio­ni con­cre­te al pro­ble­ma e non di par­te­ci­pa­re ad even­ti simi­li col solo fine di ripu­li­re la pro­pria imma­gi­ne attra­ver­so un gree­n­wa­shing tan­to effi­ca­ce in cam­pa­gna elet­to­ra­le quan­to inu­ti­le ai cit­ta­di­ni e alla qua­li­tà dell’ambiente in cui viviamo.

Uniti sì, ma non servi

Non ci vuo­le un indo­vi­no per pre­ve­de­re che se il par­ti­to nasce­rà velo­ce­men­te, come auspi­ca­no alcu­ni illu­stri espo­nen­ti, e quin­di con la stes­sa fret­ta con cui è nata la lista, andre­mo a sbat­te­re pro­ba­bil­men­te anco­ra più forte.