Alternanza Scuola- Lavoro: last minute con Comunione e liberazione

Nel mese di giugno, Loretta Bravi, assessore della Regione Marche con deleghe a lavoro, istruzione e formazione professionale, ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici delle scuole superiori con la quale caldeggiava la partecipazione degli studenti delle classi quarte al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nel mese di giu­gno, Loret­ta Bra­vi, asses­so­re del­la Regio­ne Mar­che con dele­ghe a lavo­ro, istru­zio­ne e for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le, ha invia­to una let­te­ra ai diri­gen­ti sco­la­sti­ci del­le scuo­le supe­rio­ri con la qua­le cal­deg­gia­va la par­te­ci­pa­zio­ne degli stu­den­ti del­le clas­si quar­te al Mee­ting di Comu­nio­ne e Libe­ra­zio­ne a Rimi­ni come “vali­do momen­to di orien­ta­men­to extra­sco­la­sti­co, rico­no­sciu­to anche ai fini del­l’al­ter­nan­za scuo­la-lavo­ro. Riten­go – scri­ve­va Bra­vi – che un’e­spe­rien­za di que­sto tipo rap­pre­sen­ti l’op­por­tu­ni­tà di incon­tra­re gli ska­te­hol­ders nazio­na­li e inter­na­zio­na­li e di con­fron­tar­si con argo­men­ti cen­tra­li nel per­cor­so di cre­sci­ta dei ragazzi”.

La Regio­ne Mar­che, infat­ti, ha deli­be­ra­to di pren­de­re par­te alla mani­fe­sta­zio­ne in ogget­to con uno stand di 40 metri qua­dra­ti alle­sti­to dal 21 al 25 ago­sto, con un inve­sti­men­to eco­no­mi­co di oltre 95000 euro sul­la par­te­ci­pa­zio­ne degli/delle stu­den­ti del­la Regio­ne, 50 al gior­no dal­le varie pro­vin­ce, secon­do l’auspicio dell’assessore.

Ci sono però alcu­ne que­stio­ni che ci lascia­no per­ples­si, a comin­cia­re dal­le tem­pi­sti­che: ci sarà sta­to, da par­te dei diri­gen­ti che han­no ade­ri­to all’invito data­to 15 giu­gno, il tem­po neces­sa­rio per il dove­ro­so pas­sag­gio in col­le­gio docen­ti per otte­ner­ne la deli­be­ra e ade­ri­re entro il 27 giugno?

Ricor­dia­mo che, come riba­di­to nel­la cir­co­la­re mini­ste­ria­le di chia­ri­men­ti del 2017, l’Alternanza Scuo­la- Lavo­ro (ASL) è una “meto­do­lo­gia didat­ti­ca”, che impli­ca una co- pro­get­ta­zio­ne che coin­vol­ga tut­ti gli atto­ri in cam­po: il Con­si­glio di Clas­se, i tutor inter­ni ed ester­ni, gli/le stu­den­ti, il Col­le­gio dei Docen­ti e il Con­si­glio di Isti­tu­to. Il Diri­gen­te pro­muo­ve i con­tat­ti con ter­ri­to­rio e sta­ke­hol­ders e si accor­da, ma vi sono dei para­me­tri che ne con­trol­la­no la qualità.

Noi di Pos­si­bi­le abbia­mo sem­pre mes­so in luce tut­ti i limi­ti e le fra­gi­li­tà del­la L. 107 sul­la par­te che riguar­da l’ASL (con par­ti­co­la­re riguar­do al sen­so dell’esperienza che deve resta­re for­ma­ti­va e sco­la­sti­ca e non lavo­ra­ti­va), ma con­tem­po­ra­nea­men­te ne abbia­mo denun­cia­to i nume­ro­si abu­si che un testo di leg­ge per nul­la cala­to nel­la real­tà sco­la­sti­ca e ter­ri­to­ria­le favo­ri­sce, tan­to che lo stes­so Miur si è sen­ti­to in dove­re di invia­re la cir­co­la­re di chia­ri­men­ti ad oltre un anno di appli­ca­zio­ne del­la legge.

Nel caso spe­ci­fi­co, sono avve­nu­ti tut­ti i pas­sag­gi che pre­lu­do­no la pro­get­ta­zio­ne? Gli stu­den­ti sono sta­ti coinvolti?

Vista da fuo­ri, la par­te­ci­pa­zio­ne al Mee­ting di Comu­nio­ne e Libe­ra­zio­ne, non pare un’esperienza coe­ren­te né con il Pia­no Trien­na­le dell’Offerta For­ma­ti­va (PTOF) né con il pro­fi­lo edu­ca­ti­vo pro­fes­sio­na­le del per­cor­so per­so­na­liz­za­to del­lo stu­den­te, con­di­zio­ni impre­scin­di­bi­li per avvia­re un per­cor­so di ASL. 

Ci chie­dia­mo: c’è sta­to il tem­po per defi­ni­re con la strut­tu­ra ospi­tan­te qua­li man­sio­ni dovran­no assol­ve­re gli studenti? 

Sem­pre nel­la cir­co­la­re mini­ste­ria­le leg­gia­mo infat­ti che … gli allie­vi che fre­quen­ta­no per­cor­si di alter­nan­za scuo­la lavo­ro ‘man­ten­go­no lo sta­tus di stu­den­ti’ e che ‘non devo­no sosti­tui­re posi­zio­ni pro­fes­sio­na­li’”; pos­sia­mo esse­re ras­si­cu­ra­ti da asses­so­re e diri­gen­ti sul fat­to che gli stu­den­ti sta­zio­ne­ran­no allo stand del­le Mar­che assi­sti­ti da un/una docen­te e non cor­re­ran­no il rischio di esse­re adi­bi­ti a non meglio pre­ci­sa­te man­sio­ni lavo­ra­ti­ve di ciel­li­ni che evi­den­te­men­te scarseggiano?

Ma soprat­tut­to: potrà mai la par­te­ci­pa­zio­ne ad una ini­zia­ti­va di Comu­nio­ne e Libe­ra­zio­ne- che per sua stes­sa defi­ni­zio­ne è una pro­po­sta di carat­te­re con­fes­sio­na­le da sem­pre poli­ti­ca­men­te schie­ra­ta- garan­ti­re le carat­te­ri­sti­che di lai­ci­tà e plu­ra­li­smo che la Costi­tu­zio­ne asse­gna alla scuo­la pub­bli­ca?

Le man­sio­ni, la co-pro­get­ta­zio­ne con la strut­tu­ra, il coin­vol­gi­men­to e la con­di­vi­sio­ne del pro­get­to con gli/le stu­den­ti richie­do­no discus­sio­ni e scam­bi di pro­po­ste, con i tem­pi dila­ta­ti di qual­sia­si pro­ces­so formativo.

In tut­ta fran­chez­za, que­sta ci sem­bra una pro­po­sta “last minu­te” e uni­la­te­ra­le, che del per­cor­so for­ma­ti­vo dei ragaz­zi e del­le ragaz­ze, del­le loro aspet­ta­ti­ve e di fina­li­tà con­di­vi­se non tie­ne affat­to conto.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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