Al Camp di Salerno per una politica economica nel segno dell’uguaglianza

Ci proporremo di tracciare l’identikit di una politica sana, una politica in grado di aggredire le sacche di inefficenza della macchina pubblica e di liberare le potenzialità inespresse del Paese, senza perdere di vista i più deboli, i precari in senso lato, ma soprattutto coloro i quali non hanno tutele perché non sono ancora stati chiamati a scegliere.

Al Poli­ti­Camp di Saler­no, il 16 e 17 Set­tem­bre, par­le­re­mo di eco­no­mia, e lo fare­mo trat­tan­do i gran­di temi stra­te­gi­ci per il nostro Pae­se: la dise­gua­glian­za, la demo­gra­fia, l’innovazione, gli inve­sti­men­ti, l’Europa. Ana­liz­ze­re­mo le cau­se degli insuc­ces­si degli ulti­mi anni, carat­te­riz­za­ti da un mas­sic­cio ricor­so a misu­re pro­ci­cli­che che han­no pro­dot­to poco o nul­la sul pia­no del­la cre­sci­ta, ma che han­no aggra­va­to il già pesan­te far­del­lo del debi­to pub­bli­co. Par­le­re­mo di come sono sta­te intro­dot­te nuo­ve distor­sio­ni al prin­ci­pio del­la pro­gres­si­vi­tà fisca­le, e di come que­sto pos­sa esse­re rista­bi­li­to attra­ver­so misu­re del tut­to con­ven­zio­na­li. Guar­de­re­mo alle cau­se pro­fon­de del­la dise­gua­glian­za, intrec­cian­do­le con il nostro anda­men­to demo­gra­fi­co. Esa­mi­ne­re­mo il ruo­lo dell’Italia nell’Eurozona, par­lan­do dell’effetto del­le misu­re di allen­ta­men­to mone­ta­rio sui con­ti pub­bli­ci, non­ché del­le pro­spet­ti­ve per i pros­si­mi mesi.

Ci pro­por­re­mo di trac­cia­re l’identikit di una poli­ti­ca sana, una poli­ti­ca in gra­do di aggre­di­re le sac­che di inef­fi­cen­za del­la mac­chi­na pub­bli­ca e di libe­ra­re le poten­zia­li­tà ine­spres­se del Pae­se, sen­za per­de­re di vista i più debo­li, i pre­ca­ri in sen­so lato, ma soprat­tut­to colo­ro i qua­li non han­no tute­le per­ché non sono anco­ra sta­ti chia­ma­ti a sce­glie­re. Il nostro meto­do sarà basa­to sul­la respon­sa­bi­li­tà, che signi­fi­ca con­tem­pe­ra­re le neces­si­tà del momen­to con lo sguar­do ai nostri nodi irri­sol­ti. A pre­scin­de­re dall’ambito di appli­ca­zio­ne, dovre­mo con­vin­cer­ci che pro­ble­mi anno­si richie­do­no solu­zio­ni com­ples­se, e che que­ste dispie­ghe­ran­no i pro­pri effet­ti solo nell’arco di alcu­ni anni. D’altro can­to, sap­pia­mo bene che que­sto non rap­pre­sen­ta un buon moti­vo per con­ti­nua­re a rin­via­re scel­te cru­cia­li per il futu­ro del Pae­se. Se è ormai chia­ro che un nuo­vo pat­to repub­bli­ca­no è neces­sa­rio, dovreb­be esse­re altret­tan­to chia­ro che que­sto non potrà che pro­fi­lar­si come pat­to inter­ge­ne­ra­zio­na­le.

Ci vedia­mo a Salerno!

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