Civati: Dall’Emilia-Romagna modello per centrosinistra, serve lista civica nazionale

“Quel che sta acca­den­do in Emi­lia-Roma­gna è diven­ta­to inte­res­san­te per tut­to il Pae­se anche per ragio­ni meno evi­den­ti del­la neces­si­tà di fer­ma­re l’a­van­za­ta di Sal­vi­ni. Ovvia­men­te è pre­sto per dire come fini­rà, ma l’ap­prez­za­men­to che i son­dag­gi attri­bui­sco­no alla lista civi­ca che sup­por­ta la coa­li­zio­ne indi­ca for­se una solu­zio­ne agli anno­si pro­ble­mi del cen­tro­si­ni­stra. In que­sti gior­ni ho infat­ti let­to del­l’apprez­za­bi­le inten­zio­ne di Zin­ga­ret­ti di cam­bia­re il Pd, apren­do alle for­ze civi­che e anche alle sar­di­ne”. Lo affer­ma Giu­sep­pe Civa­ti alla vigi­lia del­l’ap­pun­ta­men­to elet­to­ra­le che vener­dì 17 lo vedrà a Bolo­gna, a soste­gno di Ila­ria Bonac­cor­si, can­di­da­ta di Pos­si­bi­le nel­la lista Bonac­ci­ni Presidente

“Ma, rea­li­sti­ca­men­te — pro­se­gue Civa­ti -, potrà un movi­men­to flui­do come quel­lo del­le sar­di­ne con­flui­re in un par­ti­to? Il loro suc­ces­so non è inve­ce, for­se, dovu­to pro­prio alla loro auto­no­mia dai sog­get­ti esi­sten­ti, la stes­sa auto­no­mia che in que­sti ulti­mi due anni ha carat­te­riz­za­to anche le piaz­ze di Gre­ta, quel­le fem­mi­ni­ste, quel­le dei dirit­ti, le mani­fe­sta­zio­ni dei riders? Ecco, allo­ra cre­do che, men­tre il Pd meri­to­ria­men­te riflet­te sul suo per­cor­so, ser­va anche l’a­iu­to di tut­ti per ini­zia­re a costrui­re una gran­de lista civi­ca nazio­na­le, che sia attrat­ti­va e acco­glien­te per tut­te quel­le real­tà che nasco­no dal­l’i­ni­zia­ti­va spon­ta­nea dei cit­ta­di­ni, che han­no cer­ta­men­te una con­no­ta­zio­ne poli­ti­ca, ma non han­no e non sem­bra­no voler­ne ave­re una par­ti­ti­ca. Come appun­to sta capi­tan­do, spe­ria­mo con suc­ces­so, in Emi­lia-Roma­gna, e come avvie­ne in ogni com­pe­ti­zio­ne loca­le e ammi­ni­stra­ti­va in cui la destra esce scon­fit­ta. For­se è il momen­to di fer­mar­si a riflet­te­re su que­sto sche­ma e di pro­va­re ad appli­car­lo su sca­la nazionale”.

“In Emi­lia-Roma­gna — con­clu­de Civa­ti venen­do all’ap­pun­ta­men­to del 26 gen­na­io con le urne — vota­re Bonac­ci­ni non è voto uti­le, è voto neces­sa­rio. Fer­ma­re qui e ora la destra estre­ma è fon­da­men­ta­le. E altret­tan­to fon­da­men­ta­le sarà poter fare lo stes­so quan­do ver­rà il momen­to del­le ele­zio­ni poli­ti­che. Cosa che al momen­to non sem­bra par­ti­co­lar­men­te a por­ta­ta di mano: meglio ini­zia­re a pre­pa­rar­si, quin­di, e que­sta può esse­re la soluzione”.

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La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

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“La repres­sio­ne è l’u­ni­co vero cre­do di que­sto gover­no, come dimo­stra­no la vicen­da del DDL Sicu­rez­za, gli ina­spri­men­ti del­le pene per chi pro­te­sta, la gestio­ne musco­la­re del­le piaz­ze, quel­lo che avvie­ne all’in­ter­no del­le carceri.
Una visio­ne a cui ci oppo­nia­mo con tut­ta la nostra for­za, men­tre lot­tia­mo per una cit­tà ospi­ta­le, inclu­si­va, che pen­si alla qua­li­tà del­la vita, l’ambiente e l’erogazione di ser­vi­zi essen­zia­li e non alla spe­cu­la­zio­ne immo­bi­lia­re e al pro­fit­to a tut­ti i costi.”

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