Roma e Cagliari: il giorno più brutto per l’accoglienza nel nostro Paese
Sgombrato il Baobab a Roma. Segregati due bambini in una scuola di Cagliari. Oggi è il giorno più brutto per l’accoglienza nel nostro Paese.
Sgombrato il Baobab a Roma. Segregati due bambini in una scuola di Cagliari. Oggi è il giorno più brutto per l’accoglienza nel nostro Paese.
Continua la campagna di mobilitazione a sostegno di Fabrizio Pellegrini, perché il diritto alla cura e alla cannabis terapeutica possa essere esercitato da tutti.
Questa riforma non contiene “piccoli miglioramenti e piccoli difetti” “che si bilanciano” e che semplicemente “andranno gestiti”, come scrive Barca, ma prosegue nel lento scivolamento verso la limitazione degli spazi decisionali e democratici dei cittadini, e per questo serve schierarsi e bocciarla.
Anche questo weekend, moduli alla mano, raccoglieremo le firme per la legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione della cannabis promossa dall’associazione Luca Coscioni, dai radicali e da molte associazioni, che dopo llo scorso weekend ha di molto aumentato le già oltre 30mila sottoscrizioni. Ecco dove trovarci questo weekend: San Giovanni in Persiceto (BO) venerdì 30 dalle 20 circolo …
La Camera ha approvato la nostra mozione in cui chiediamo impegni precisi sulla ricostruzione dei tanti comuni colpiti dal sisma del 24 agosto, che siano resi pubblici e accessibili i dati sullo stato delle scuole italiane, che vengano rifinanziate tutte le richieste inevase sulla sicurezza scolastica già dalla prossima Sessione di bilancio e altri impegni puntuali legati alla sicurezza delle scuole.
Il governo riparta dalla proposta Matarrelli per valorizzare davvero il corpo dei Vigili del fuoco, che vede al primo punto l’autorizzazione alla stabilizzazione dei Vigili discontinui.
I professionisti del non prendere posizione ciondolano aspettando di vedere la piega che prenderà il Paese: lucrano sul tempo e sulle energie (degli altri) spacciando l’esitazione per saggezza. Intervengono ampollosi riuscendo a non dire nulla mentre si scrollano la responsabilità di stare in campo.
DEPORTARE TUTTI I MIGRANTI SU UN’ISOLA AFRICANA «Rastrellare e deportare i migranti su un’isola o sulla costa del nord Africa» sarebbe, secondo il primo ministro ungherese Viktor Orban, il «rimedio a tutti i mali». Questo è il clima della campagna elettorale che porterà, il 2 ottobre, i cittadini ungheresi ad esprimersi su un quesito referendario per accettare …
Nessun Paese è un’isola — Deportiamoli tutti su un’isola africana Leggi altro »
E’ inutile ragionare per opposte tifoserie su una questione che può riguardare direttamente o indirettamente milioni di persone. Auspicare che l’iter si fermi in commissione impoverisce prima di tutto il Paese.
L’avevamo intuito subito ma ora è documentato: non si tratta soltanto di “bollette pazze” ma di una gestione sostanzialmente privatistica dell’acqua da parte di una società “in house” che opera come se avesse un appalto remunerato “a piè di lista”, senza responsabilità e rischio d’impresa, accollando ai cittadini-utenti maggiori costi illegittimi e ingiustificati.