Il tergicristallo del taxi

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1493030476382{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Né di destra, né di sini­stra. Come un ter­gi­cri­stal­lo, insom­ma, che da una posi­zio­ne al di sopra del­le par­ti ondeg­gia da sini­stra a destra. Era già suc­ces­so con i migran­ti, è suc­ces­so con il fine vita, è suc­ces­so anco­ra con i migran­ti. E la costan­te è sem­pre una: come il ter­gi­cri­stal­lo si fer­ma sem­pre a destra, allo stes­so modo le posi­zio­ni dei Cin­que stel­le si fer­ma­no sem­pre a destra.

Nell’affrontare le migra­zio­ni, Ales­san­dro Di Bat­ti­sta si è rita­glia­to da tem­po l’immagine del coo­pe­ran­te «alla ricer­ca di spre­mu­te di uma­ni­tà» (Ales­san­dro Di Bat­ti­sta, A testa in su, Riz­zo­li, 2016) che tem­po fa alla Came­ra denun­cia­va: «la tra­ge­dia del­la trat­ta di que­sti nuo­vi schia­vi non si fer­ma né con la repres­sio­ne (nes­su­na repres­sio­ne ha mai bloc­ca­to un feno­me­no) né con le poli­ti­che di acco­glien­za mio­pi pro­mes­se da chi, come il Mini­stro Kyen­ge, ren­de faci­le quel che faci­le non è. Ini­zi a non invi­ta­re o strin­ge­re le mani a quei diri­gen­ti afri­ca­ni che si arric­chi­sco­no con le pre­ben­de del­le trans­na­zio­na­li, che si arric­chi­sco­no con il com­mer­cio del col­tan, che vivo­no di dia­man­ti, per sem­pre. Ini­zi dan­do que­sti segnali».

Lui­gi Di Maio, affian­ca­to in que­ste ore da Bep­pe Gril­lo, si sta rita­glian­do inve­ce l’immagine dell’uomo del­la sicu­rez­za, che asso­cia alla sicu­rez­za la gestio­ne dei flus­si migra­to­ri, per­fet­ta­men­te in linea col pen­sie­ro dei gover­ni Ber­lu­sco­ni (e Maro­ni) e con la rifor­ma Min­ni­ti (e Orlan­do). Dopo la pes­si­ma figu­ra rime­dia­ta defi­nen­do “taxi” le ONG che sal­va­no i migran­ti in mare — come se i migran­ti fos­se­ro in viag­gio di pia­ce­re, e come se nel caso in cui per­des­se­ro una cor­sa potes­se­ro aspet­ta­re la suc­ces­si­va, sul fon­do del mare -, rilan­cia, con un post inti­to­la­to “L’ignoranza di Savia­no”, col­pe­vo­le di esser­si indi­gna­to per il ver­go­gno­so para­go­ne, e lo fa con un tono seris­si­mo, dato che stia­mo par­lan­do di «un pro­ble­ma serio che costa miglia­ia di vite uma­ne ogni anno. Ci sono alcu­ni dati che non pos­so­no esse­re igno­ra­ti se voglia­mo par­la­re con cogni­zio­ne di cau­sa del­la que­stio­ne».

E vedia­mo­li, que­sti dati che non pos­so­no esse­re ignorati. 

«Defi­ni­re taxi le imbar­ca­zio­ni del­le ONG non è un mio copy­right. Pri­ma di me, e a ragio­ne, lo ha det­to l’a­gen­zia del­l’UE Fron­tex nel suo rap­por­to “Risk ana­ly­sis 2017″. Savia­no que­sto lo igno­ra e par­la a van­ve­ra», dice Di Maio. 

Ebbe­ne, nel rap­por­to “Risk ana­ly­sis 2017” non figu­ra pro­prio da nes­su­na par­te la paro­la “taxi”. Fron­tex, che svol­ge il com­pi­to di con­trol­la­re i con­fi­ni ester­ni dell’UE, da mesi avan­za for­ti cri­ti­che sul ruo­lo del­le ONG nel Medi­ter­ra­neo, ma sen­za defi­nir­le “taxi”. Il report di Fron­tex sostie­ne, tra le altre cose, che i net­work cri­mi­na­li che si col­lo­ca­no die­tro alla tra­ver­sa­ta del Medi­ter­ra­neo con­ti­nua­no a fare affa­ri «gesten­do un’ampia doman­da» di ser­vi­zi. I “con­trab­ban­die­ri” che han­no sede in Libia si rifan­no in par­ti­co­la­re alle con­ven­zio­ni inter­na­zio­na­li sul soc­cor­so in mare, «tra­sfor­man­do­le in un van­tag­gio tat­ti­co». «In que­sto con­te­sto, si è veri­fi­ca­to che sia la sor­ve­glian­za del­le fron­tie­re che le mis­sio­ni Search and Rescue (SAR), pros­si­me o all’interno del­le acque ter­ri­to­ria­li del­la Libia, abbia­no avu­to con­se­guen­ze non inten­zio­na­li». «Ven­go­no orga­niz­za­te tra­ver­sa­te peri­co­lo­se su imbar­ca­zio­ni non adat­te e sovrac­ca­ri­che con lo sco­po prin­ci­pa­le di esse­re inter­cet­ta­te da imbar­ca­zio­ni di EUNAVFOR Med/Frontex e del­le ONG». Ecco per­ché, «appa­ren­te­men­te, tut­te le par­ti (tut­te! n.d.a.) coin­vol­te nel­le ope­ra­zio­ni SAR nel Medi­ter­ra­neo cen­tra­le aiu­ta­no in manie­ra non inten­zio­na­le i cri­mi­na­li a rag­giun­ge­re i pro­pri obiet­ti­vi al mini­mo costo».

«Savia­no igno­ra anche che sem­pre Fron­tex ha affer­ma­to, dati alla mano, che “pro­prio il sovraf­fol­la­men­to sui bar­co­ni sta pro­vo­can­do più deces­si” e che “i traf­fi­can­ti, aspet­tan­do­si di tro­va­re navi che sal­vi­no i migran­ti più vici­ne, for­ni­sco­no poca acqua e scar­sis­si­mo cibo e car­bu­ran­te”. Quin­di le ONG, che Savia­no difen­de sen­za sape­re nep­pu­re di cosa par­la, stan­no cau­san­do più con­fu­sio­ne e più mor­ti in mare», pro­se­gue Di Maio.

Ci tro­via­mo di fron­te a una tesi — soste­ne­re che le ONG stia­no cau­san­do «più con­fu­sio­ne e più mor­ti in mare» — che non tro­va alcun riscon­tro. Per quan­to riguar­da la “con­fu­sio­ne”, fac­cia­mo rispon­de­re diret­ta­men­te l’Ammi­ra­glio di Divi­sio­ne Enri­co Cre­den­di­no, Coman­dan­te del­la mis­sio­ne EUNAVFOR MED – Ope­ra­zio­ne SOPHIA, audi­to alla Came­ra il 6 apri­le scor­so: «cer­ta­men­te dal giu­gno del­l’an­no scor­so c’è un nume­ro mag­gio­re di ONG che lavo­ra­no in area e che è sem­pre più atti­vo, non han­no mai intral­cia­to diret­ta­men­te la mia ope­ra­zio­ne e anzi noi dob­bia­mo lavo­ra­re tut­ti insie­me, coor­di­nar­ci in mare, per­ché poi in mare la situa­zio­ne è mol­to com­ples­sa». A Cre­den­di­no si aggiun­ge il gene­ra­le di divi­sio­ne Ste­fa­no Scre­pan­ti, Capo del III Repar­to Ope­ra­zio­ni del Coman­do gene­ra­le del­la Guar­dia di finan­za, sen­ti­to dal­la Com­mis­sio­ne Dife­sa del Sena­to, il qua­le ha dichia­ra­to che «l’e­ven­tua­le inter­me­dia­zio­ne di un’or­ga­niz­za­zio­ne non gover­na­ti­va non costi­tui­sce, allo sta­to dei fat­ti, fat­to­re di com­pli­ca­zio­ne» dell’attività di «iden­ti­fi­ca­zio­ne dei traf­fi­can­ti di esse­ri umani».

Sul fat­to che stia­no cau­san­do più mor­ti in mare, si trat­ta di una con­nes­sio­ne tut­ta da accer­ta­re. Ric­car­do Gat­ti, diret­to­re del­le ope­ra­zio­ni di bor­do di Proac­ti­va, sostie­ne che tra le cau­se vi sia anche la aumen­ta­ta atten­zio­ne: «sono aumen­ta­ti gli occhi. Pri­ma dell’entrata in azio­ne del­le ONG non pote­va­mo sape­re con cer­tez­za quan­ti mor­ti c’erano: da quan­do ope­ria­mo, tra Guar­dia Costie­ra e ONG sia­mo inve­ce riu­sci­ti a inter­cet­ta­re tut­ti i tar­get che han­no invia­to richie­ste di soc­cor­so, il che ovvia­men­te non esclu­de morti».

Non si ver­go­gna alme­no un po’ l’onorevole Di Maio nell’accusare le ONG di fare da “taxi” per i migran­ti e allo stes­so tem­po dare loro la col­pa del­le mor­ti in mare? Stia­mo par­lan­do di per­so­ne in fuga e di per­so­ne in fuga che muo­io­no in mare: non sareb­be meglio uti­liz­za­re paro­le più cau­te e meno stronze?

Per con­clu­de­re, riman­go­no alcu­ni pun­ti sui qua­li non si può soprassedere.

Come rile­va­to anche dal Vice Mini­stro degli Este­ri Mario Giro, «chi accu­sa le ONG di esse­re un “pull fac­tor” (fat­to­re di attra­zio­ne), non ha la mini­ma idea dei “push fac­tor” (fat­to­ri di spin­ta) che esi­sto­no in Afri­ca. […] L’unico vero “pull fac­tor” che esi­ste è la pre­sen­za dell’Europa a poche miglia mari­ne dal­le coste afri­ca­ne». Que­sto spie­ghe­reb­be anche le ragio­ni per le qua­li — nono­stan­te l’aumento del­le mor­ti in mare regi­stra­te dal­le sta­ti­sti­che — le per­so­ne con­ti­nui­no ad affron­ta­re viag­gi che sono asso­lu­ta­men­te peri­co­lo­si e mor­ta­li. All’on. Di Maio segna­lia­mo, ad esem­pio, un recen­te rap­por­to del­la Orga­niz­za­zio­ne Inter­na­zio­na­le per le Migra­zio­ni che par­la aper­ta­men­te di un «“mer­ca­to degli schia­vi” che afflig­ge cen­ti­na­ia di gio­va­ni afri­ca­ni che si reca­no in Libia».

Riguar­do ai col­le­ga­men­ti diret­ti tra ONG e traf­fi­can­ti con sede in Libia ci sono due ver­sio­ni. Car­me­lo Zuc­ca­ro, pro­cu­ra­to­re del­la Repub­bli­ca di Cata­nia, affer­ma che esi­sto­no «evi­den­ze che tra alcu­ne Ong e i traf­fi­can­ti di uomi­ni che stan­no in Libia ci sono con­tat­ti diret­ti. Non sap­pia­mo anco­ra se e come uti­liz­za­re pro­ces­sual­men­te que­ste infor­ma­zio­ni ma sia­mo abba­stan­za cer­ti di ciò che dicia­mo; tele­fo­na­te che par­to­no dal­la Libia ver­so alcu­ne Ong, fari che illu­mi­na­no la rot­ta ver­so le navi di que­ste orga­niz­za­zio­ni, navi che all’improvviso stac­ca­no i tra­spon­der sono fat­ti accer­ta­ti». Dall’altra par­te, sem­pre Ste­fa­no Scre­pan­ti del­la Guar­dia di Finan­za, sostie­ne che ad oggi, sul­la base del­le infor­ma­zio­ni in suo pos­ses­so «non sus­si­ste, a livel­lo ope­ra­ti­vo ed inve­sti­ga­ti­vo, alcu­na evi­den­za» di «pre­sun­ti col­le­ga­men­ti diret­ti e indi­ret­ti tra i traf­fi­can­ti di esse­ri uma­ni ed orga­niz­za­zio­ni non gover­na­ti­ve». In que­sto sen­so ci augu­ria­mo che l’indagine cono­sci­ti­va avvia­ta dal­la pro­cu­ra di Cata­nia vada avan­ti, per fare chia­rez­za sul­la pre­sun­ta col­lu­sio­ne tra traf­fi­can­ti libi­ci e alcu­ne ONG, accu­sa­te da più par­ti — più o meno vela­ta­men­te — di par­te­ci­pa­re all’organizzazione del­la tra­ver­sa­ta con fini di lucro.

Per con­clu­de­re, come dicia­mo da tem­po, e in que­sto appel­lo ci rivol­gia­mo anche all’on. Di Maio, gran par­te del­la que­stio­ne potreb­be esse­re risol­ta garan­ten­do cana­li di acces­so lega­li e sicu­ri per i migran­ti, cosa al momen­to non pos­si­bi­le, a cau­sa di una leg­ge che favo­ri­sce l’illegalità (la Bos­si — Fini) e a cau­sa del­l’i­ne­si­sten­za di stru­men­ti per rag­giun­ge­re legal­men­te l’U­nio­ne euro­pea per chie­de­re l’a­si­lo. Se inve­ce di costrui­re muri e bar­rie­re ci ado­pe­ras­si­mo nel costrui­re cana­li di acces­so sicu­ri e lega­li avrem­mo in pri­mo luo­go garan­ti­to l’esercizio di un dirit­to fon­da­men­ta­le qual è il dirit­to di asi­lo e, in secon­do luo­go, avrem­mo disin­ne­sca­to sul nasce­re la rete di traf­fi­can­ti e schia­vi­sti che con­trol­la i migran­ti in Libia.

Ono­re­vo­le Di Maio, si bat­ta con noi per que­ste misu­re, e abban­do­ni toni e meto­di — dall’uso stru­men­ta­le di argo­men­ti appros­si­ma­ti­vi a vere e pro­prie inven­zio­ni — che fan­no cop­pia con le fel­pe di Sal­vi­ni.

Ste­fa­no Catone

Giu­sep­pe Civati

Elly Schlein[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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