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L’Articolo 41 al tempo del coronavirus

ARTICOLO 41  L’i­ni­zia­ti­va eco­no­mi­ca pri­va­ta è libe­ra. Non può svol­ger­si in con­tra­sto con l’u­ti­li­tà socia­le o in modo da reca­re dan­no alla sicu­rez­za, alla liber­tà, alla digni­tà uma­na. La leg­ge deter­mi­na i pro­gram­mi e i con­trol­li oppor­tu­ni per­ché l’at­ti­vi­tà eco­no­mi­ca pub­bli­ca e pri­va­ta pos­sa esse­re indi­riz­za­ta e coor­di­na­ta a fini socia­li   C’è qual­co­sa che all’Italia …

L’Articolo 41 al tem­po del coro­na­vi­rus Leg­gi altro »

Le stupidaggini di Berlusconi sui lavoratori stranieri

Affer­ma­re che gli stra­nie­ri loro mal­gra­do irre­go­la­ri che vivo­no e lavo­ra­no oggi nel nostro pae­se «per man­gia­re devo­no delin­que­re» è una macro­sco­pi­ca fal­si­tà, per­ché le badan­ti che accu­di­sco­no i nostri anzia­ni o i lavo­ra­to­ri agri­co­li stra­nie­ri (sfrut­ta­ti da capo­ra­li ita­lia­nis­si­mi) non sono affat­to criminali

Con passione, cordialmente: perché non possiamo continuare a penalizzare i professionisti della cultura

Ma dav­ve­ro per pub­bli­ciz­za­re un’i­ni­zia­ti­va bel­la e impor­tan­te come quel­la che il FAI orga­niz­za da decen­ni è neces­sa­rio abbas­sar­si a crea­re con­trap­po­si­zio­ni inu­ti­li e dan­no­se, anzi, inu­ti­li in quan­to dan­no­se? Ma dav­ve­ro è neces­sa­rio met­te­re l’uno con­tro l’altro i volon­ta­ri e i pro­fes­sio­ni­sti dei beni cul­tu­ra­li, a disca­pi­to del ruo­lo di entram­bi (ma ovvia­men­te soprat­tut­to di quel­lo dei lavo­ra­to­ri, che han­no, in que­sto caso, di più da perdere)?