“Un raggiro, in apparenza legale, mostra la fragilità e l’inconsistenza delle norme a tutela dei risparmiatori nel nostro Paese. Il…
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“Un raggiro, in apparenza legale, mostra la fragilità e l’inconsistenza delle norme a tutela dei risparmiatori nel nostro Paese. Il…
Il Parlamento deve cominciare a discutere la proposta di legge per istituire una commissione di inchiesta sul sistema bancario già questa settimana, altrimenti ci ritroveremo a contare di nuovo i giorni senza vedere all’orizzonte alcun risultato, come successo con la precedente promessa di Renzi, mentre la fragilità del nostro sistema di credito mette a rischio la stabilità economica di tutto il Paese.
Ormai più di un anno fa l’ex premier Renzi, dal palco della Leopolda, aveva promesso una commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche. Una delle tante promesse disattese che ora però il nuovo Governo non può continuare a ignorare. Di fronte alla manovra più imponente degli ultimi decenni da parte dello Stato per salvare un istituto di credito in crisi è necessario che il parlamento vigili su tutti i passaggi.
Malgrado la trasparenza che il Governo esibisce solo a parole e solo quando fa comodo per fini elettorali, un’inchiesta giornalistica, partita in concomitanza con un’inchiesta parlamentare, ci ha svelato che su titoli e derivati emessi dal Ministero dell’Economia non c’è alcun accesso libero e non si possono consultare i contratti malgrado sulla questione non ci sia alcuna necessità di segreto o obbligo di riservatezza.
Approvata all’unanimità la mozione di iniziativa popolare promossa da Possibile che impegna il comune di Arezzo a costituirsi parte civile contro i dirigenti responsabili del fallimento di Banca Etruria.
“Il Governo ha accolto finalmente un nostro ordine del giorno al decreto banche che riguarda in maniera specifica la tutela…
Pubblichiamo la dichiarazione di voto dell’On. Andrea Maestri durante la discussione finale sul Decreto Legge Banche. Segnaliamo inoltre che è stato approvato dal Governo un ordine del giorno presentato dalla componente AL-Possibile con cui si impegna a reintrodurre l’obbligo degli scenari probabilistici nei prospetti informativi somministrati dalle banche ai risparmiatori, perché questi ultimi siano consapevoli dei rischi dell’investimento. Andrea Maestri: “Vigileremo perché diventi ‘norma cogente’”.
Scritto per rimediare al disastro delle obbligazioni secondarie rifilate a investitori ignari, il decreto banche approdato in aula per la conversione in realtà contiene le ennesime misure a favore degli interessi delle banche.
Attraverso l’introduzione del ”pegno non possessorio” il governo mostra per l’ennesima volta le relazioni particolari che intrattiene con il sistema bancario, a discapito di lavoratori e imprese.
Dal suo arrivo in Consob nel 2011, il neo-Presidente Vegas ha cominciato a conquistarsi consensi fingendosi smemorato ed omettendo di vigilare (come invece dovrebbe fare l’Authority) sulla presenza degli scenari di probabilità nelle schede-prodotto dei prodotti illiquidi, comprese le obbligazioni subordinate di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara.
Prima che il Governo vada avanti sulla strada della confusione, sui sembra urgente informare la Commissione Europea che in Italia si profila il cattivo recepimento di una direttiva
Lunedì Possibile aveva denunciato la porcheria della nuova norma che sancisce con un automatismo sfratto, esproprio e vendita di una casa da parte della banca in caso il contraente di un mutuo salti sette rate, senza passare dal giudice. Lo abbiamo denunciato, e ci siamo presi gli insulti dei renziani. Ieri sera, la notizia – vedremo come – della marcia indietro del Governo.
Il problema principale del decreto legislativo in discussione alla Commissione finanza sulla vicenda dei mutui è che viola palesemente un principio cardine dell’ordinamento giuridico del nostro Paese: quello per cui il creditore non può prendersi direttamente la proprietà dei beni del debitore. Inoltre viola il diritto di difesa e mette a serio rischio quello di proprietà, ponendosi in contrasto con la Costituzione.
Il Presidente del Consiglio è riuscito a mettere in ridicolo il Governo e in difficoltà il Paese in un colpo solo. Ora andrà dalla Merkel e millanterà qualche grandioso accordo, che la Germania non ci ha mai concesso, non fosse altro perché continua invece a considerarci un concorrente, che ha interesse piuttosto a contenere.
Nonostante le promesse, vaghe e confuse in verità, del Governo, non c’è ancora alcuna chiarezza su come si possa riparare…
In questi giorni, ancora una volta, si parla delle punizioni di un’Europa cattiva e ingiusta nei confronti del nostro…
Domani il Governo decreterà d’urgenza per la trasformazione delle banche di credito popolare e cooperativo in Società per Azioni. Questo…