Bambini

La #Quarantenadeipiccoli

Lo han­no nota­to in mol­ti dopo l’ultima con­fe­ren­za stam­pa del Pre­si­den­te del Con­si­glio: bam­bi­ni e bam­bi­ne, ragaz­zi e ragaz­ze, sono scom­par­si dall’orizzonte del Gover­no per mesi. Sem­pre uti­li quan­do si trat­ta di fare un po’ di reto­ri­ca sul “futu­ro del Pae­se”, spa­ri­sco­no quan­do si ren­do­no neces­sa­rie com­ples­si­tà e atten­zio­ne per affron­ta­re la loro situa­zio­ne in modo incisivo.

Mai più bambini in carcere: la nostra proposta di legge

Cicla­men­te e con una pun­tua­li­tà dram­ma­ti­ca, rie­mer­ge la ver­go­gna ita­lia­na dei bam­bi­ni costret­ti a cre­sce­re in car­ce­re con le loro mam­me dete­nu­te. Que­sta vol­ta il faro si è riac­ce­so, pur­trop­po, per una vicen­da acca­du­ta a set­tem­bre 2017 nel peni­ten­zia­rio di Mes­si­na Gaz­zi, dove un bam­bi­no di cir­ca un anno è rima­sto intos­si­ca­to dopo aver inge­ri­to del vele­no per topi nel repar­to fem­mi­ni­le dove vive insie­me alla madre dete­nu­ta nigeriana.

Carceri, Civati-Maestri: Mai più bambini che crescono in cella

“La noti­zia dei 60 bam­bi­ni che cre­sco­no in car­ce­re insie­me alle loro madri non può lasciar­ci indif­fe­ren­te. Il nume­ro può sem­bra­re ridot­to, ma non pos­sia­mo cavar­ce­la con la sta­ti­sti­ca di fron­te a 60 pic­co­li che vedo­no con­di­zio­na­ta in manie­ra così pesan­te e trau­ma­ti­ca la loro infan­zia. Il mini­stro del­la Giu­sti­zia Orlan­do, nel 2015, ave­va promesso …

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Una politica a misura di bambino

Esi­sto­no già pro­get­ti che si muo­vo­no in que­sto sen­so: se ne occu­pa l’Unicef, pri­ma di tut­ti, attra­ver­so la pro­mo­zio­ne del­le “Cit­tà ami­che del­le bam­bi­ne e dei bam­bi­ni”. Il ten­ta­ti­vo è quel­lo, costan­te, di ren­de­re con­cre­ta la Con­ven­zio­ne Onu del 1989 sui dirit­ti dell’infanzia, che rap­pre­sen­ta anco­ra oggi la sfi­da degli Sta­ti e degli enti loca­li a rico­no­sce­re i bam­bi­ni non solo come ogget­to di tute­la e assi­sten­za ma anche come sog­get­to di dirit­to, e quin­di tito­la­re di dirit­ti in pri­ma per­so­na: civi­li, poli­ti­ci, eco­no­mi­ci, socia­li e culturali.