Se non volete i bufalari, non votateli

Oggi dicia­mo addio al 2016, e con lui vor­rem­mo anche salu­ta­re il dibat­ti­to poli­ti­co che lo ha carat­te­riz­za­to, e che potrem­mo rias­su­me­re in due paro­le: spec­chio rifles­so.

Il cele­bre mot­teg­gio tipi­ca­men­te infan­ti­le è dav­ve­ro il più indi­ca­to a descri­ve­re il quo­ti­dia­no bot­ta e rispo­sta tra i due prin­ci­pa­li par­ti­ti in cam­po, PD e M5S.

Pren­dia­mo ad esem­pio la cam­pa­gna che ha segna­to que­sto 2016, quel­la per il refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le.

Si trat­ta­va di discu­te­re di una revi­sio­ne del­la Costi­tu­zio­ne, si pote­va allar­ga­re la discus­sio­ne al meto­do con cui que­sta revi­sio­ne era sta­ta por­ta­ta avan­ti. Gra­zie alla bril­lan­te intui­zio­ne dell’ex pre­si­den­te Ren­zi, era diven­ta­to fair game anche il discu­te­re del suo ope­ra­to e di quel­lo del suo governo.

Ma è que­sto il gene­re di con­te­nu­ti che ave­te visto domi­na­re home­pa­ge, pri­me pagi­ne, dibat­ti­ti e appro­fon­di­men­ti in ogni bloc­co del palin­se­sto tele­vi­si­vo? No.

Il par­ti­to di gover­no ha discus­so di mala­ti di can­cro e dia­be­te, di tre­ni che sareb­be­ro arri­va­ti in ora­rio, di bol­let­te che si sareb­be­ro abbas­sa­te, del pani­co dei mer­ca­ti che una vit­to­ria del no avreb­be susci­ta­to, con il crol­lo del­le bor­se, l’arrivo di un gover­no tec­ni­co impo­sto dall’Europa, la fine di ogni cosa buo­na e solo pistac­chi chiu­si.

Il prin­ci­pa­le par­ti­to di oppo­si­zio­ne ha par­la­to di peri­co­lo demo­cra­ti­co, di deri­va auto­ri­ta­ria, di oscu­ri grup­pi sovra­na­zio­na­li che ordi­va­no le tra­me di un nuo­vo ordi­ne mon­dia­le e che in caso di vit­to­ria del sì avreb­be impo­sto il suo inver­no nuclea­re alla nostra democrazia.

Entram­bi lo han­no urla­to sul­la stam­pa (loro) ami­ca e in tv (qual­cu­no più di qual­cun altro), lo han­no scrit­to tut­to in maiu­sco­lo sul­le più impro­ba­bi­li pagi­ne face­book (da homer simp­son alla luce del signo­re), sui peg­gio­ri siti di fake­news da clic­k­bait, dan­do­si reci­pro­ca­men­te dei fasci­sti, dei popu­li­sti, degli auto­ri­ta­ri, dei pal­li­sti, dei fake, dei troll, dei bufa­la­ri, dei cor­rot­ti, degli ipocriti.

Rispon­den­do­si “e voi allo­ra?
Spec­chio rifles­so, appun­to.

Se ne ave­te pie­ne le tasche, come me, di que­sto pes­si­mo B‑Movie alla Alien VS Pre­da­tor, di que­sto Fake VS Bufa­le, vi augu­ro e ci augu­ro un 2017 in cui sapre­mo cam­bia­re sto­ria, o per lo meno cam­bia­re canale.

La vera urgen­za demo­cra­ti­ca e repub­bli­ca­na non è difen­der­ci da gei­pi­mor­gan, non è l’invasione dell’orda fascio­po­pu­li­sta: è vota­re chi fa pro­po­ste, non solo pro­pa­gan­da. Chi cer­ca di spie­ga­re le cose, soprat­tut­to quan­do non va di moda. Chi vi dà brut­te noti­zie, non solo le pro­prie inven­zio­ni. Ogni pro­mes­sa è sem­pre una bugia, dice­va qual­cu­no, se non è spie­ga­ta, soste­nu­ta da nume­ri e da cal­co­li, rap­pre­sen­ta­ta in tut­ti i suoi det­ta­gli, capa­ce di tene­re con­to del­le con­se­guen­ze, con­di­vi­so con ampi set­to­ri del­la popolazione.

Chi allo spec­chio rifles­so, pre­fe­ri­sce la rifles­sio­ne.

Buon 2017.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Da Angera un messaggio ai governi: meno soldi per le armi

Dal bas­so dob­bia­mo con­vin­ce­re i gover­ni a ripen­sa­re alla pro­pria stra­te­gia. Noi chie­dia­mo che si aumen­ti­no i sol­di per la sani­tà, per l’istruzione, per la ricer­ca, per la cul­tu­ra e per i sala­ri. Non per le armi.”

Se i ver­ti­ci non sono ade­gua­ti, ser­ve che la base glie­lo fac­cia pre­sen­te. È com­pi­to di tut­te e tut­ti noi: con­ti­nuia­mo così.

L'intervento al Consiglio Comunale aperto di Desenzano

La questione del nuovo ospedale di Desenzano è una questione di consumo di suolo

Edi­fi­ca­re un nuo­vo ospe­da­le dove e come pre­ve­de l’attuale ammi­ni­stra­zio­ne regio­na­le signi­fi­ca deva­sta­re la col­li­na del Mon­te Cro­ce, signi­fi­ca costrui­re sopra una fal­da acqui­fe­ra che non potrà esse­re dav­ve­ro pro­tet­ta, signi­fi­ca distrug­ge­re una del­le poche aree di pre­gio rima­ste e sog­get­te a tute­la ambientale.

E allo­ra all’am­mi­ni­stra­zio­ne di Desen­za­no chie­dia­mo se, in nome di meri inte­res­si poli­ti­ci di par­te, sia dav­ve­ro dispo­sta ad asse­con­da­re que­sto progetto.

Se Trasnova è il mittente delle lettere di licenziamento a Pomigliano, il mandante è Stellantis

Se Tra­sno­va è il mit­ten­te del­le let­te­re di licen­zia­men­to alle lavo­ra­tri­ci e ai lavo­ra­to­ri di Pomi­glia­no D’Ar­co, il man­dan­te è Stel­lan­tis con le scel­te e le poli­ti­che attua­te negli ulti­mi anni. Anche per­ché non c’è scu­sa (che sia la neces­sa­ria tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca o il calo del­le ven­di­te) che ten­ga di fron­te a deci­ne di miliar­di di uti­li dal­la fon­da­zio­ne di Stel­lan­tis, di cui alme­no tre per il grup­po Exor, cioè la fami­glia Elkann-Agnelli.