Mobilitiamoci contro la secessione dei ricchi

Ieri, 7 luglio, ci siamo ritrovati a Roma con più di cento tra partiti e associazioni provenienti da tutta Italia per offrire il nostro contributo e la nostra disponibilità alla battaglia contro l’autonomia differenziata. A chiamarci a raccolta, l’iniziativa del Comitato nazionale di sostegno alla Legge di Iniziativa Popolare “Per la Scuola della Costituzione”. 

Il 7 luglio ci sia­mo ritro­va­ti a Roma con più di cen­to tra par­ti­ti e asso­cia­zio­ni pro­ve­nien­ti da tut­ta Ita­lia per offri­re il nostro con­tri­bu­to e la nostra dispo­ni­bi­li­tà alla bat­ta­glia con­tro l’autonomia dif­fe­ren­zia­ta. A chia­mar­ci a rac­col­ta, l’iniziativa del Comi­ta­to nazio­na­le di soste­gno alla Leg­ge di Ini­zia­ti­va Popo­la­re “Per la Scuo­la del­la Costi­tu­zio­ne”. 

L’incontro, mol­to par­te­ci­pa­to e intro­dot­to da una serie di inter­ven­ti di asso­lu­to spes­so­re su tema­ti­che gene­ra­li e poi – nel­lo spe­ci­fi­co – su sani­tà, scuo­la e urba­ni­sti­ca, ha mes­so in evi­den­za la vera e pro­pria emer­gen­za costi­tui­ta dal ten­ta­ti­vo di rea­liz­za­re l’autonomia dif­fe­ren­zia­ta. 

In par­ti­co­la­re, è emer­sa una note­vo­le uni­tà di inten­ti nel voler­ci oppor­re a que­sta idea di auto­no­mia regio­na­le nel­la sua tota­li­tà, oltre che, in par­ti­co­la­re, sul­la mate­ria spe­ci­fi­ca dell’Istruzione. 

Da par­te di tut­te le com­po­nen­ti è emer­sa for­te la con­sa­pe­vo­lez­za del fat­to che la scuo­la non può con­fi­gu­rar­si come un “ser­vi­zio” alla per­so­na o ogget­to di “con­cor­ren­za”, cosa che la ren­de­reb­be ogget­to di mer­ca­to e quin­di al ser­vi­zio di “clien­ti”; essa è inve­ce un orga­no costi­tu­zio­na­le, come la defi­ni­va Cala­man­drei, poi­ché è uno degli stru­men­ti attra­ver­so cui si rea­liz­za­no i dirit­ti socia­li pre­vi­sti dal­la nostra Car­ta, pri­mo fra tut­ti quel­lo dell’uguaglianza.

È pro­prio per­ché l’autonomia regio­na­le va a lede­re il prin­ci­pio di ugua­glian­za (ma anche quel­lo di soli­da­rie­tà) che l’assemblea ha con­cor­da­to sul fat­to che essa vada riget­ta­ta in toto, per tut­te le 23 mate­rie che le regio­ni chie­do­no di avo­ca­re a sé. 

Abbia­mo quin­di offer­to la nostra pie­na col­la­bo­ra­zio­ne al comi­ta­to orga­niz­za­to­re e a tut­ti i pre­sen­ti per la for­ma­zio­ne di comi­ta­ti di sco­po ter­ri­to­ria­li, che si ado­pe­re­ran­no per infor­ma­re il più pos­si­bi­le la cit­ta­di­nan­za a pro­po­si­to di que­sto tema che il gover­no sta affron­tan­do in sor­di­na, qua­si in segre­to, venen­do meno (ma lo appren­de­re­mo con cer­tez­za tra poche ore, dopo il ver­ti­ce di gover­no di oggi pome­rig­gio) alla paro­la data ai Sin­da­ca­ti, di sot­trar­re dal “pac­chet­to auto­no­mia dif­fe­ren­zia­ta” il tema dell’Istruzione.

Sia­mo pron­ti a met­ter­ci al lavo­ro dun­que, nono­stan­te la lun­ga esta­te cal­da, con que­ste moda­li­tà, appro­va­te in Assemblea:

  1. For­ma­re comi­ta­ti di sco­po ter­ri­to­ria­li ampi, che com­pren­da­no sin­go­li, asso­cia­zio­ni e par­ti­ti diver­si, met­ten­do­si subi­to in con­tat­to con il Comi­ta­to nazio­na­le di soste­gno alla Leg­ge di Ini­zia­ti­va Popo­la­re “Per la Scuo­la del­la Costi­tu­zio­ne”. 
  2. Orga­niz­za­re il più pos­si­bi­le ini­zia­ti­ve pub­bli­che per sen­si­bi­liz­za­re la cit­ta­di­nan­za e pre­pa­ra­re così una gran­de mani­fe­sta­zio­ne nazio­na­le a Roma, con­vo­ca­ta pos­si­bil­men­te da tut­ti i Sin­da­ca­ti. 

Inol­tre, come par­ti­to, rite­nia­mo uti­le far sì che i comi­ta­ti di Pos­si­bi­le e quel­li di sco­po si con­fron­ti­no anche con i sin­da­ci e i con­si­gli comu­na­li, affin­ché gli ammi­ni­stra­to­ri loca­li si schie­ri­no con­tro il dise­gno dell’autonomia dif­fe­ren­zia­ta. Per que­sto, sareb­be mol­to impor­tan­te orga­niz­za­re il lavo­ro dei comi­ta­ti di sco­po affin­ché, ter­ri­to­rio per ter­ri­to­rio e in par­ti­co­la­re nel­le regio­ni del Sud che sareb­be­ro par­ti­co­lar­men­te pena­liz­za­te dall’autonomia regio­na­le, si inter­pel­li­no sul tema i par­la­men­ta­ri elet­ti, di modo che si pren­da­no la respon­sa­bi­li­tà di espri­me­re una posi­zio­ne pub­bli­ca a pro­po­si­to di quel­la che, a giu­sta ragio­ne, il prof. Gian­fran­co Vie­sti ha defi­ni­to la “seces­sio­ne dei ricchi”.

Per ulte­rio­ri infor­ma­zio­ni o per met­ter­si a dispo­si­zio­ne, è pos­si­bi­le con­tat­tar­ci scri­ven­do a scuola@possibile.com.

San­dra Penge

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