La resa dei conti sulla retribuzione dei parlamentari

copertina2Da quan­do nel 2011 la Com­mis­sio­ne pre­sie­du­ta dal­l’ex pre­si­den­te Istat, Enri­co Gio­van­ni­ni, chiu­se con un nul­la di fat­to la fac­cen­da del livel­la­men­to retri­bu­ti­vo ai livel­li medi euro­pei dei tito­la­ri di cari­che elet­ti­ve, la ridu­zio­ne degli sti­pen­di dei par­la­men­ta­ri è diven­ta­ta per inte­ro argo­men­to del­la reto­ri­ca anti-Casta di Bep­pe Gril­lo e del Movi­men­to 5 Stel­le.

Dinan­zi alla fosca nar­ra­zio­ne di un ceto poli­ti­co sem­pre inces­san­te­men­te inten­to ad usur­pa­re il dena­ro pub­bli­co, la decur­ta­zio­ne del­le inden­ni­tà ope­ra­ta dai 5 Stel­le vie­ne pro­spet­ta­ta come uni­ca auten­ti­ca volon­tà di revi­sio­ne dei trat­ta­men­ti retributivi.

Secon­do l’o­pi­nio­ne gene­ra­le, i par­la­men­ta­ri ita­lia­ni sareb­be­ro i più paga­ti d’Eu­ro­pa. Se da un lato la ridu­zio­ne del­le inden­ni­tà è fat­to di buon sen­so, stan­te la per­du­ran­te cri­si eco­no­mi­co-finan­zia­ria, dal­l’al­tro occor­re abban­do­na­re le abu­sa­te paro­le del Comi­co e indos­sa­re la len­te d’in­gran­di­men­to che sol­tan­to un approc­cio ana­li­ti­co può for­ni­re. Così è nata que­sta ana­li­si, La Resa dei Kon­ti. Emer­sa, in pri­mis, da un’e­si­gen­za di chia­rez­za; e in secon­do luo­go, dal­la volon­tà di con­tri­bui­re a ripor­ta­re que­sto argo­men­to nel­l’a­gen­da poli­ti­ca ita­lia­na.

Leg­gen­do que­sto ebook, sco­pri­re­te mol­te cose. Sco­pri­re­te, ad esem­pio, che i fami­ge­ra­ti ven­ti­mi­la euro di retri­bu­zio­ne di cui si nar­ra, giac­cio­no nel pro­fon­do del mare del­la superficialità.

Sco­pri­re­te che gli sti­pen­di dei par­la­men­ta­ri si potreb­be­ro dimez­za­re subi­to, soprat­tut­to alla luce del com­por­ta­men­to del­la mag­gio­ran­za asso­lu­ta dei par­la­men­ta­ri, che nei fat­ti lo sti­pen­dio se lo dimez­za­no già.

Sco­pri­re­te che i par­la­men­ta­ri del Pd e del M5s (e for­se anche quel­li di Sel) più o meno gua­da­gna­no le stes­se cifre.

Sco­pri­re­te, dai ren­di­con­ti dei par­la­men­ta­ri che più han­no agi­ta­to l’argomento, che fra gril­li­ni orto­dos­si e dis­si­denti — accu­sa­ti di esser­se­ne anda­ti via per i sol­di — non c’è alcu­na dif­fe­ren­za.
Sco­pri­re­te, insom­ma, che il ter­re­no su cui si cam­mi­na è pie­no di luo­ghi comu­ni da dissotterrare.
E da superare.

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