“Lo Ius soli, vero e non le versioni annacquate circolate in passato, resta un punto fondamentale per garantire un diritto basilare a centinaia di migliaia di persone. Non è un capriccio, né un atto di buonismo: si tratta di un gesto di buonsenso, che avrebbe l’effetto di favorire l’integrazione”. Lo dichiara Andrea Maestri, esponente di Possibile.
“Le parole del sindaco di Firenze Nardella — aggiunge Maestri — lasciano, è il caso di dirlo, senza parole. A suo giudizio non è il momento di discutere dello Ius soli, perché è meglio parlare di ‘proposte concrete’. Si desume che per lui i ragazzi senza cittadinanza non sono un ‘problema concreto’. Questa è la stessa argomentazione usata da Alfano nella scorsa legislatura per affossare la riforma dello Ius soli: per Possibile era un testo ‘timido’ ma rappresentava quantomeno un passo in avanti. Se questa è la linea del Pd in materia di diritti, bisogna prenderne atto: hanno raccolto l’eredità alfaniana. Ma noi continueremo a fare di tutto perché finalmente sia compiuto questo doveroso passo di civiltà per il diritto di cittadinanza dei nuovi italiani”.