Giuseppe Civati: commozione e speranza per la scarcerazione di Patrick Zaki

Com­mo­zio­ne e spe­ran­za per la scar­ce­ra­zio­ne di Patrick Zaki”: sono le paro­le scel­te da Giu­sep­pe Civa­ti, fon­da­to­re di Pos­si­bi­le e del­la casa edi­tri­ce Peo­ple, dopo la scar­ce­ra­zio­ne del ricer­ca­to­re egi­zia­no dell’Università di Bolo­gna. “Patrick sarà libe­ro, anche se non è sta­to anco­ra assol­to. Ma potrà final­men­te abbrac­cia­re la sua fami­glia, come ci augu­ra­va­mo ormai da qua­si due anni.” 

“L’attenzione — con­ti­nua Civa­ti — non dovrà cala­re nei pros­si­mi mesi. Patrick è anco­ra sot­to pro­ces­so, le accu­se sono anco­ra in pie­di e a tan­te per­so­ne come lui, anche dopo la scar­ce­ra­zio­ne, sono sta­ti vie­ta­ti incon­tri e spostamenti.

Ora — appe­na vor­rà — non gli deve esse­re impe­di­to di tor­na­re a Bolo­gna, come Patrick stes­so ha sem­pre det­to in que­sti mesi di voler fare. Biso­gna chie­de­re alle auto­ri­tà egi­zia­ne che pos­sa tor­na­re alla sua vita e ai suoi stu­di sen­za ulte­rio­ri osta­co­li, e dovran­no esse­re le isti­tu­zio­ni ita­lia­ne a farlo.”

“La gior­na­ta di oggi — con­clu­de Civa­ti — deve segna­re una svol­ta. Trop­po spes­so i dirit­ti uma­ni sono visti dal­la poli­ti­ca come un “di più” per pochi appas­sio­na­ti. Inve­ce no: sono il cuo­re del­la poli­ti­ca, la sua pre­mes­sa. La bat­ta­glia per Patrick Zaki ha un valo­re poli­ti­co enor­me, ed è tem­po che le isti­tu­zio­ni ini­zi­no a fare la pro­pria par­te, facen­do sen­ti­re la pro­pria voce per i pros­si­mi svi­lup­pi del caso di Patrick e per tut­ti quel­li come il suo.”

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