Dalla parte di Nuzzi e Fittipaldi, dalla parte della laicità

Oggi che si avvicina la sentenza e che per Nuzzi si chiede la condanna, noi siamo ancora qui, al suo fianco, per denunciare la violazione dei diritti, per difendere la libertà di espressione e di stampa, per fare il nostro lavoro di deputati della Repubblica.

Quan­do i due gior­na­li­sti Emi­lia­no Fit­ti­pal­di e Gian­lui­gi Nuz­zi sono sta­ti incri­mi­na­ti dal­la giu­sti­zia vati­ca­na (con la “g” minu­sco­la) per ave­re fat­to il loro lavo­ro, disve­lan­do affa­ri­smo, pri­vi­le­gi e con­ni­ven­ze all’om­bra del cupo­lo­ne, Pos­si­bi­le c’e­ra. E ospi­ta­va Emi­lia­no e Gian­lui­gi nel­la sala stam­pa del­la Came­ra dei Depu­ta­ti per par­la­re del­le loro pre­zio­se inchie­ste e di come le liber­tà fon­da­men­ta­li garan­ti­te a tut­ti dal­la Costi­tu­zio­ne ita­lia­na per loro, cit­ta­di­ni ita­lia­ni pro­ces­sa­ti den­tro le mura leo­ni­ne, fos­se­ro sospe­se, nel­la qua­si indif­fe­ren­za di tut­ti. Quan­do i due gior­na­li­sti com­par­ve­ro all’ul­ti­ma udien­za del Tri­bu­na­le Vati­ca­no, fuo­ri c’e­ra­no alcu­ni gior­na­li­sti soli­da­li e mili­tan­ti e 3 depu­ta­ti (su 630), noi di Pos­si­bi­le. E abbia­mo accom­pa­gna­to la dife­sa dei gior­na­li­sti con con­cre­te pro­po­ste par­la­men­ta­ri nel segno del­la lai­ci­tà (tra le altre, la desti­na­zio­ne dell’8 per mil­le inop­ta­to a misu­re di con­tra­sto del­la pover­tà e la denun­cia del­la sana­to­ria nasco­sta nel­la con­ven­zio­ne fisca­le Stato/Santa Sede). Oggi che si avvi­ci­na la sen­ten­za e che per Nuz­zi si chie­de la con­dan­na, noi sia­mo anco­ra qui, al suo fian­co, per denun­cia­re la vio­la­zio­ne dei dirit­ti, per difen­de­re la liber­tà di espres­sio­ne e di stam­pa, per fare il nostro lavo­ro di depu­ta­ti del­la Repub­bli­ca. Altri arri­va­no solo ades­so: meglio tar­di che mai, si direb­be, ma il corag­gio e la coe­ren­za, come il buon­gior­no, si vedo­no dal mattino.

Giu­sep­pe Civa­ti e Andrea Mae­stri (Pos­si­bi­le)

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