Contributi tematici, per il 21 novembre e oltre

Il per­cor­so di Pos­si­bi­le non comin­cia ora: sono tan­ti gli argo­men­ti che insie­me abbia­mo già affron­ta­to e tan­te le cam­pa­gne che con­ti­nue­re­mo a promuovere.

Su diver­si temi abbia­mo rice­vu­to, nel­le ulti­me ore, con­tri­bu­ti pro­ve­nien­ti sia dal Comi­ta­to scien­ti­fi­co di Pos­si­bi­le che dai Comi­ta­ti territoriali.

Met­tia­mo que­sti docu­men­ti a dispo­si­zio­ne di tut­ti i comi­ta­ti, in vista del dibat­ti­to con­gres­sua­le.

In par­ti­co­la­re, il Comi­ta­to scien­ti­fi­co si riser­va di effet­tua­re una valu­ta­zio­ne dei con­tri­bu­ti stes­si, allo sco­po di indi­vi­dua­re e quin­di far assu­me­re agli Sta­ti Gene­ra­li di Pos­si­bi­le riu­ni­ti il 21 novem­bre quel­li rite­nu­ti coe­ren­ti con l’impostazione del Pat­to Repub­bli­ca­no e dei prin­ci­pi sta­tu­ta­ri.

Dal comi­ta­to scien­ti­fi­co: Per una leg­ge di Possibilità

Dal comi­ta­to scien­ti­fi­co, a cura di Mari­na Ter­ra­gni: Que­stio­ne maschi­le: per una leg­ge di riequilibrio

Dal comi­ta­to scien­ti­fi­co, a cura di Ste­fa­no Cato­ne: Guer­ra e fame

Dal comi­ta­to scien­ti­fi­co, a cura di Toma­so Mon­ta­na­ri: La cul­tu­ra salva

Dal comi­ta­to scien­ti­fi­co, a cura di Andrea Per­ti­ci: Per la Costi­tu­zio­ne di tutti

Dal comi­ta­to scien­ti­fi­co, a cura di Andrea Per­ti­ci: Demo­cra­zia e par­te­ci­pa­zio­ne politica

Dal comi­ta­to scien­ti­fi­co, a cura di Anna­li­sa Cor­ra­do: Per la con­ver­sio­ne eco­lo­gi­ca dell’economia

Dal comi­ta­to scien­ti­fi­co, a cura di Giu­sep­pe Alle­gri: Per un Wel­fa­re uni­ver­sa­le e per una Car­ta che tute­li impie­ghi, atti­vi­tà e lavoratrici/lavoratori indi­pen­den­ti e autonomi

Dal comi­ta­to “Mar­ghe­ri­ta Hack” di Como e a cura di Pao­lo Sini­ga­glia, Anna­li­sa Cor­ra­do e Gian­lu­ca Rug­gie­ri: Con­tri­bu­to sul­l’am­bien­te Possibile

Dal comi­ta­to Dirit­to Pos­si­bi­le “Har­vey Milk”: LGBT — Una que­stio­ne di sti­le e di diritto

Dai comi­ta­ti Dirit­to Pos­si­bi­le “Har­vey Milk” e “Ken Saro Wiwa”: I dirit­ti dei migranti

Dal comi­ta­to “René Magrit­te” di Bru­xel­les: Deli­be­ra tema­ti­ca sul­la poli­ti­ca este­ra; Deli­be­ra tema­ti­ca sul com­mer­cio internazionale

Dai comi­ta­ti Bru­xel­les Pos­si­bi­le “René Magrit­te” e Como Pos­si­bi­le “Mar­ghe­ri­ta Hack”, a cura di Alber­to Lam­pa­so­na, Gil­ber­to Pelo­si, Cri­sti­na Scar­fia, Fran­ce­sco Sca­ti­gna e Pao­lo Sini­ga­glia: Sul­l’U­nio­ne Euro­pea e il posi­zio­na­men­to di Possibile

Dai comi­ta­ti “Mar­ghe­ri­ta Hack” di Como e “Syl­via Pan­khur­st” di Lon­dra, a cura di Pao­lo Sini­ga­glia, Jes­si­ca Naz­za­ri, Fran­ce­sca Ali­ce Gui­da­li: Con­tri­bu­to sul futu­ro Pos­si­bi­le: Uni­ver­si­tà, ricer­ca, cul­tu­ra, inno­va­zio­ne e rivo­lu­zio­ne digitale

Dal comi­ta­to “Mar­ghe­ri­ta Hack” di Como: Con­tri­bu­to sul­l’or­ga­niz­za­zio­ne Possibile

Dai comi­ta­ti “Mar­ghe­ri­ta Hack” di Como e “Ele­na Cor­na­ro” di Pado­va, a cura di Pao­lo Sini­ga­glia e Fosca Ben­ne: Discus­sio­ne sul­la scien­za e posi­zio­ne di Possibile 

Dal comi­ta­to Dirit­to Pos­si­bi­le “Har­vey Milk” e a cura di Bea­tri­ce Bri­gno­ne, Ema­nue­le Cur­rò, Valen­ti­na V. Tafu­ni, David Toz­zo, Maria Ven­dit­ti, Sonia Veres: Disa­bi­li­tà, dirit­ti e vita indipendente

Dal comi­ta­to Sta­mi­ra Rivie­ra del Cone­ro: Ripren­dia­mo­ci lo sport

Dal comi­ta­to “Vero­net­ta” di Vero­na: Impre­sa Possibile

Dai comi­ta­ti Gali­leo, Gia­co­mo Uli­vi, Cam­bia­Men­ti e Cen­to pas­si di Par­ma: La cul­tu­ra è il moto­re del­la politica 

Dal comi­ta­to “Ita­ca” di Rie­ti: Per la digni­tà del lavoro

Dal comi­ta­to “Enri­co Ber­lin­guer” di Poli­co­ro: Appel­lo per una mora­to­ria sul­le ricer­che e le estra­zio­ni petro­li­fe­re nel mare nostrum

Dal comi­ta­to “Alex Lan­ger” di Vare­se: Per una mobi­li­tà inter­na­zio­na­le possibile

Dal comi­ta­to “La loco­mo­ti­va” di Cata­nia: La nuo­va fron­tie­ra pro­gres­si­sta; Il nuo­vo lati­fon­di­smo dei capi­ta­li; Liber­tà di man­da­to e disci­pli­na di par­ti­to ai tem­pi del­la meta­mor­fo­si par­ti­ti­ca.

Dal comi­ta­to “Col­let­ti­vo fem­mi­ni­sta Livia Bian­chi” e con­di­vi­so dal Comi­ta­to “Har­vey Milk”: Sex work e diritti

Dal comi­ta­to “14 luglio” di Bolo­gna: La bef­fa del­la Cit­tà Metropolitana

Dal comi­ta­to “Bel­la ciao” di Reg­gio Emi­lia: Ener­gia e ambiente

Dal comi­ta­to “Via­reg­gio Pos­si­bi­le” di Via­reg­gio: La sani­tà Pos­si­bi­le gra­tui­tà, uni­ver­sa­li­tà ed eccel­len­za del­la cura

Nel caso per­ve­nis­se­ro ulte­rio­ri docu­men­ti, aggior­ne­re­mo que­sto post.

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Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Caro Marco, ci vorrebbe un colpo da maestro

Caro Mar­co, ci vor­reb­be un col­po da mae­stro, alla Tibe­ri, l’abbiamo sem­pre chia­ma­to così: un’i­dea per scri­ve­re una sto­ria com­ple­ta­men­te diver­sa. Per­ché, Mar­co, non amavi

Nature Restoration Law: stavolta ha vinto la Terra!

È un momen­to sto­ri­co: oggi l’Europa ren­de leg­ge il ripri­sti­no del­la natu­ra, e defi­ni­sce la dire­zio­ne che il nostro con­ti­nen­te segui­rà per ridar­le spa­zio. La que­stio­ne non è edo­ni­sti­ca, e nem­me­no intel­let­tua­le: si trat­ta di per­met­te­re che gli eco­si­ste­mi, come i fiu­mi o le zone umi­de, ter­re col­ti­va­te e fore­ste, tor­ni­no gra­dual­men­te in una con­di­zio­ne di equi­li­brio per con­ti­nua­re a tra­sfor­ma­re la mate­ria, per ren­de­re, cioè, la bio­sfe­ra vivi­bi­le anche per noi.