È anche più facile votare, quando le proposte sono chiare

In vista del ballottaggio sarebbe una buona prassi indicare già da ora la squadra di governo che gli aspiranti sindaci intendono mettere in campo per realizzare i programmi elettorali. Perché non mettersi già da ora alla prova con una indicazione che potrebbe per davvero farci capire quali saranno le sorti della città?

Come è ormai chia­ro sul pia­no nazio­na­le, anche a Cro­to­ne Pos­si­bi­le non pren­de posi­zio­ne nel bal­lot­tag­gio del 19 Giu­gno, chie­den­do come sem­pre di eser­ci­ta­re un dirit­to con­qui­sta­to, ma sen­za dare indi­ca­zio­ni, fer­mo restan­do che i nostri elet­to­ri non vote­ran­no can­di­da­ti del­le destre.

Nono­stan­te que­sta sof­fer­ta deci­sio­ne poco ci con­for­ta il qua­dro che va deli­nean­do­si in que­sti gior­ni. Appa­re infat­ti chia­ro che i can­di­da­ti, al momen­to, anco­ra fati­ca­no ad entra­re nell’abito del sin­da­co di Cro­to­ne, pre­fe­ren­do rega­la­re sor­ri­si e pro­mes­se ai cit­ta­di­ni come se il voto fos­se anco­ra lon­ta­no. Que­sto ele­men­to pone un pri­mo que­si­to: è pos­si­bi­le affron­ta­re il secon­do tur­no tra gaze­bi, tavo­li­ni ed altre strut­tu­re fit­ti­zie, al solo sco­po di nascon­de­re le osti­li­tà che il vive­re a Cro­to­ne com­por­ta? I con­ti­nui atti di aggres­sio­ne a beni pub­bli­ci e pri­va­ti, ad affet­ti per­so­na­li ed alla memo­ria civi­ca sono esem­pi di un tes­su­to valo­ria­le con­su­ma­to e scon­for­ta­to. Eppu­re assi­stia­mo a solu­zio­ni sen­za ana­li­si. È un po’ come offri­re tap­pe­ti solo per nascon­de­re la pol­ve­re.

Il 19 Giu­gno si avvi­ci­na ed il pri­mo tur­no ha dato modo a tut­te le for­ze in cam­po di mostra­re i musco­li. Le soli­te tat­ti­che “rastrel­la­vo­ti” han­no por­ta­to risul­ta­ti più o meno pre­ve­di­bi­li, ed anche il voto libe­ro, nono­stan­te non goda di buo­na salu­te, lascia sem­pre il segno e si dimo­stra for­tu­na­ta­men­te duro a mori­re. Ora però la gio­stra si è fer­ma­ta e la Cit­tà aspet­ta segna­li con­cre­ti.

Sareb­be infat­ti una buo­na pras­si indi­ca­re già da ora la squa­dra di gover­no che gli aspi­ran­ti sin­da­ci inten­do­no met­te­re in cam­po per rea­liz­za­re i pro­gram­mi elet­to­ra­li. Gli ele­men­ti ci sono tut­ti: i clan poli­ti­ci ormai han­no il loro peso spe­ci­fi­co, la cit­ta­di­nan­za ha espres­so in ogni modo biso­gni ed aspi­ra­zio­ni, le prio­ri­tà non man­ca­no. Cosa impe­di­sce quin­di ai can­di­da­ti di pre­sen­ta­re già da ora le don­ne e gli uomi­ni che li aiu­te­ran­no a ren­de­re car­ne un ver­bo che per mesi e mesi han­no pre­di­ca­to? Per­ché non met­ter­si già da ora alla pro­va con una indi­ca­zio­ne che potreb­be per dav­ve­ro far­ci capi­re qua­li saran­no le sor­ti del­la città?

Tra­la­scia­mo per ora impe­gni corag­gio­si che per­met­te­reb­be­ro vera­men­te ai cit­ta­di­ni di sce­glie­re il pro­prio model­lo di cit­tà, come ad esem­pio pro­nun­ciar­si se i migran­ti devo­no rima­ne­re una emer­gen­za da sfrut­ta­re per impren­di­to­ri o diven­ta­re una nuo­va for­ma di cit­ta­di­nan­za, da far gesti­re a chi lo fa da sem­pre. Oppu­re se l’ambiente è uno stru­men­to per inve­sti­men­ti ed arric­chi­men­ti o qual­co­sa da difen­de­re. O, anco­ra se i dirit­ti civi­li pos­sa­no final­men­te arri­va­re a Cro­to­ne sen­za che ci giria­mo dall’altra par­te per non offen­de­re l’ipocrisia altrui. Da par­te nostra sareb­be già suf­fi­cien­te, come già det­to, capi­re su qua­li gam­be cam­mi­ne­ran­no idee che ormai cono­scia­mo a memo­ria. Per­ché saran­no que­sti sog­get­ti, che deci­de­ran­no di met­ter­ci la fac­cia, gli stru­men­ti attra­ver­so cui si darà vita alla nuo­va Cro­to­ne, rivo­lu­zio­na­ta o pros­si­ma che sia.

Sareb­be uti­le a tut­ti, a Cro­to­ne come in tut­te le Cit­tà chia­ma­te al bal­lot­tag­gio il 19 Giu­gno, arri­va­re al voto del secon­do tur­no con le car­te sco­per­te, met­ten­do da par­te bluff e rilan­ci rischio­si per tut­ti.

Davi­de Dionesalvi

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