Cancellazione Tasi. Ed è subito festa

La tassazione in Italia continua così a gravare su Impresa e Lavoro e il nodo dell’equità dell’imposizione fiscale resta irrisolto.

«Gio­ve­dì (oggi, ndr), 16 milio­ni di ita­lia­ni non paghe­ran­no la Tasi sul­la pri­ma casa». Così esor­di­sce la Enews, invia­ta erga omnes per raf­for­za­re la comu­ni­ca­zio­ne pre-bal­lot­tag­gio. Un modo per ricor­da­re all’e­let­to­re disat­ten­to che — sen­za il gover­no — avreb­be pas­sa­to la gior­na­ta a male­di­re il siste­ma impo­si­ti­vo e le sue rego­le. Rego­le ingiu­ste, si direb­be, ad un pri­mo sguar­do mol­to superficiale.

La can­cel­la­zio­ne del­la Tasi (sul­la car­ta) ha riguar­da­to 19,6 milio­ni di con­tri­buen­ti, una pla­tea da tene­re ben in con­si­de­ra­zio­ne dal pun­to di vista mera­men­te elet­to­ra­li­sti­co. Il get­ti­to di 4.6 miliar­di era uno dei fon­da­men­ti del­la fisca­li­tà degli enti loca­li, che da un anno han­no nuo­va­men­te mar­gi­ni ridot­ti di mano­vra: l’au­to­no­mia tri­bu­ta­ria è sta­ta così pre­giu­di­ca­ta. Si potreb­be par­la­re di una repre­sen­ta­tion without taxa­tion: se la rap­pre­sen­tan­za loca­le non inci­de più sul livel­lo impo­si­ti­vo, l’e­let­to­ra­to ha un ele­men­to signi­fi­ca­ti­vo in meno ai fini del­l’e­spres­sio­ne del voto.

La tas­sa­zio­ne in Ita­lia con­ti­nua così a gra­va­re su Impre­sa e Lavo­ro – con for­me distor­si­ve, di pale­se ingiu­sti­zia socia­le – men­tre il pre­lie­vo sul Patri­mo­nio segue cri­te­ri di esen­zio­ne for­te­men­te influen­za­ti da un dog­ma: l’intoccabilità del­la cosid­det­ta Pri­ma Casa. Non si discu­te cer­to del dirit­to a risie­de­re nel­la pro­pria dimo­ra, né del pos­ses­so di beni immo­bi­li desti­na­ti a sod­di­sfa­re il pro­prio biso­gno pri­ma­rio del­l’a­bi­ta­re. Ma la sot­ti­le linea del­l’e­qui­tà non può pas­sa­re per lo sgra­vio tout court del­l’a­bi­ta­zio­ne di resi­den­za: deve inve­ce esse­re orien­ta­ta al valo­re estrin­se­co del­l’im­mo­bi­le e alla sal­va­guar­dia di chi si col­lo­ca nel­la gra­dua­to­ria più bas­sa sia del valo­re del patri­mo­nio, sia del­la retri­bu­zio­ne. Anche l’im­po­sta sugli immo­bi­li può esse­re ispi­ra­ta al cri­te­rio del­la pro­gres­si­vi­tà fisca­le: la vec­chia IMU lo era, gra­zie al com­bi­na­to dispo­sto di ali­quo­te e detra­zio­ni (che esen­ta­va dal paga­men­to buo­na par­te dei pro­prie­ta­ri di immo­bi­li adi­bi­ti a pri­ma casa).

La seguen­te tabel­la è dedot­ta dal­la tavo­la E3 del­l’Inda­gi­ne sui bilan­ci del­le Fami­glie (Ban­ca d’I­ta­lia, 2014). Le fami­glie ita­lia­ne sono divi­se per quin­ti di red­di­to: il 20% ha red­di­to fino a 6500, un altro 20% ha red­di­to fra 6500 e 92000, un altro 20% anco­ra ha red­di­to fra 92mila e 183mila cir­ca, e via discorrendo.

Fami­glie sud­di­vi­se per quin­ti di reddito Nes­sun immobile Abi­ta­zio­ne di residenza Inci­den­za del­la can­cel­la­zio­ne Tasi
1° quin­to fino a 6500 euro 98,1 1,2 0,2
2° quin­to Da 6500 euro a 92000 43 50,7 10,1
3° quin­to Da 92000 euro a 183500 2 94,3 18,9
4° quin­to Da 183500 a 313466 0,2 97,3 19,5
5° quin­to Oltre 313466 0,5 98,1 19,6
68,3

Il 68,3% del­le fami­glie ita­lia­ne pos­sie­de un’a­bi­ta­zio­ne adi­bi­ta a resi­den­za ed è sta­to quin­di inte­res­sa­to dal­la can­cel­la­zio­ne del­la Tasi. Di que­sto, ben il 57,9% ha un red­di­to supe­rio­re a 92mila euro: 8,5 fami­glie su 10 di quel­le che han­no bene­fi­cia­to del taglio di tas­se sul patri­mo­nio, sono fami­glie con un red­di­to alto (se si con­si­de­ras­se una fami­glia con due per­cet­to­ri di red­di­to, si trat­te­reb­be di una retri­bu­zio­ne men­si­le di cir­ca 3500 euro ciascuno).

In “Distri­bu­zio­ne del­la pro­prie­tà e del patri­mo­nio immo­bi­lia­re e flus­si dei red­di­ti del­le loca­zio­ni”, ana­li­si del­l’A­gen­zia del­le Entra­te, par­te del­lo stu­dio su Gli Immo­bi­li in Ita­lia (2015), si evi­den­zia una cor­re­la­zio­ne posi­ti­va fra red­di­to pre­va­len­te e pro­prie­tà: il valo­re immo­bi­lia­re è più alto fra i per­cet­to­ri di red­di­ti alti.

Clas­si di red­di­to complessivo No. Con­tri­buen­ti Valo­re Impo­ni­bi­le (IMU) Valo­re di mer­ca­to medio
fino a 10000 6507441 77405 163497
Da 10000 a 26000 11679582 83199 176893
Da 26000 a 55000 5866192 117201 245577
Da 55000 a 75000 654074 179033 372697
Oltre 75000 713957 254087 532325

Il valo­re del­la pro­prie­tà immo­bi­lia­re per la clas­se di red­di­to ‘oltre 75000 euro’ è pari a tre vol­te quel­lo del­la clas­se di red­di­to più bas­sa. Ecco quin­di evi­den­te la dop­pia distor­sio­ne: la can­cel­la­zio­ne del­la Tasi non si river­be­ra solo a livel­lo del red­di­to fami­lia­re, ma si inse­ri­sce anche lun­go l’as­se del valo­re del­la pro­prie­tà immo­bi­lia­re. Occor­re­rà tene­re pre­sen­te que­ste distri­bu­zio­ni quan­do si riter­rà oppor­tu­no ripor­ta­re alla luce l’im­po­sta sugli immo­bi­li. E sarà pro­prio il caso di par­la­re di nuo­vo di pro­gres­si­vi­tà del­l’im­po­si­zio­ne fisca­le sul patri­mo­nio, di revi­sio­ne del cata­sto e degli impo­ni­bi­li, avvi­ci­nan­do­li ai valo­ri di mercato.

Di tut­to que­sto non si par­la. Si fa subi­to festa, ma il nodo dell’equità dell’imposizione fisca­le resta irri­sol­to.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Il quarto Congresso di Possibile, dedicato a Marco Tiberi

Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.