Agrigento. Due diversi punti di vista.

Agri­gen­to. Cor­so di for­ma­zio­ne poli­ti­ca orga­niz­za­to dal­l’as­so­cia­zio­ne Demos e dal PD. Tema: “ Dall’ anti­po­li­ti­ca alla buo­na poli­ti­ca. L’ Ita­lia oltre la cri­si”. Alle 17 va in sce­na il con­fron­to tra Civa­ti e Ste­fa­no Fas­si­na, vice mini­stro dell’ Eco­no­mia nel gover­no Let­ta. Due modi diver­si di inten­de­re il PD e di con­se­guen­za due modi di inten­de­re e leg­ge­re le lar­ghe inte­se. Fas­si­na salu­ta entu­sia­sta que­ste “nuo­ve” lar­ghe inte­se e par­la di un cen­tro-destra nuo­vo e “atten­to final­men­te a tut­ti gli ita­lia­ni e non solo ad una per­so­na”. Civa­ti è dif­fi­den­te, lon­ta­nis­si­mo dal­l’en­tu­sia­smo e si augu­ra viva­men­te una bre­ve dura­ta per que­sto Gover­nis­si­mo. Non par­la di cen­tro-destra ma di rin­no­va­men­to del cen­tro-sini­stra. “Que­sto è un Gover­no che deve fare poche cose e ragio­na­re su pun­ti pre­fis­sa­ti. Asso­lu­ta­men­te prio­ri­ta­ria la modi­fi­ca del­la leg­ge elet­to­ra­le”. Un gran­de par­ti­to è anche que­sto e al Con­gres­so, con una scel­ta demo­cra­ti­ca del­la Base, l’I­ta­lia cono­sce­rà la linea pre­va­len­te tra gli elet­to­ri democratici.

http://www.youtube.com/watch?v=8H2PyCICte8&feature=youtu.be

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Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

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Nature Restoration Law: stavolta ha vinto la Terra!

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