Aeroporto di Peretola: sono davvero tutti uguali?

E’ di ieri la noti­zia che il gover­no ha con­vo­ca­to a Roma gli enti inte­res­sa­ti per discu­te­re del Master­plan del­l’aero­por­to fio­ren­ti­no di Pere­to­la. In sin­te­si, nes­sun pas­so indie­tro sul­lo svi­lup­po del­lo sca­lo e sul­la nuo­va pista, anzi, il pro­ject review va avan­ti, dichia­ra il neo mini­stro del­le Infra­strut­tu­re Toni­nel­li.

Inu­ti­le anche solo rac­con­ta­re la sod­di­sfa­zio­ne del pre­si­den­te di Tosca­na Aero­por­ti Mar­co Car­rai e del sin­da­co di Firen­ze Dario Nar­del­la, che da sem­pre spin­go­no per l’am­plia­men­to del­l’ae­ro­por­to fio­ren­ti­no. In atte­sa del­l’e­si­to del ricor­so al TAR dei set­te comu­ni del­la Pia­na, il nuo­vo gover­no gial­lo-ver­de, attra­ver­so la voce del mini­stro pen­ta­stel­la­to Toni­nel­li, ha tenu­to in pra­ti­ca a riba­di­re che il Master­plan di Tosca­na Aero­por­ti, che pre­ve­de la pista di 2400 metri, non si toc­ca. Nes­sun cen­no, dun­que, ai gua­sti deri­van­ti dal­la pri­va­tiz­za­zio­ne del siste­ma aero­por­tua­le tosca­no, for­te­men­te volu­ta da Ren­zi, dal PD e dal pre­si­den­te del­la regio­ne Tosca­na Enri­co Ros­si, che con l’a­de­sio­ne all’O­pa di Cor­po­ra­cion Ame­ri­ca nel giu­gno 2014 det­te l’av­vio al pro­ces­so. Ma nes­sun cen­no nep­pu­re ai gua­sti ambien­ta­li, al rischio idro­geo­lo­gi­co che, come con­fer­ma­to in più occa­sio­ni da tec­ni­ci, esper­ti e asso­cia­zio­ni ambien­ta­li­ste, la costru­zio­ne e l’e­ser­ci­zio del­le nuo­ve ope­re pro­dur­ran­no sul Par­co agri­co­lo del­la Pia­na e sul­le zone limi­tro­fe. Ma non sono pro­prio le bat­ta­glie ambien­ta­li­ste quel­le su cui i Cin­que Stel­le han­no costrui­to la loro fortuna?

Come sono lon­ta­ni i tem­pi del­lo “#Sfa­sciaI­ta­lia”! Addi­rit­tu­ra il fune­ra­le del Pae­se insce­na­ro­no i Cin­que Stel­le per pro­te­sta­re, giu­sta­men­te, con­tro il decre­to Sbloc­ca Ita­lia, volu­to con for­za, come pri­mo impor­tan­te atto di quel gover­no, da Mat­teo Ren­zi e dal­l’al­lo­ra mini­stro del­le Infra­strut­tu­re Mau­ri­zio Lupi. Allo­ra (ossia poi solo quat­tro anni fa) la deva­sta­zio­ne del­l’am­bien­te pare­va esse­re in cima alle loro pre­oc­cu­pa­zio­ni: “Nono­stan­te la pre­sen­ta­zio­ne del decre­to ombra #Atti­vaI­ta­lia il gover­no è anda­to avan­ti per la sua stra­da: Acqua Pri­va­tiz­za­ta, Tri­vel­la­zio­ni, Fal­se Boni­fi­che, Mala­ge­stio­ne del Ter­ri­to­rio, Fon­ti Fos­si­li, Gran­di Ope­re Inu­ti­li e Azzar­da­te. Il prov­ve­di­men­to ades­so arri­va in Sena­to, il M5S è pron­to a dare bat­ta­glia”, dichia­ra­va­no i Cin­que Stel­le. E pro­prio in quel decre­to si nascon­de­va l’a­val­lo del gover­no di cen­tro­si­ni­stra all’am­plia­men­to del­l’ae­ro­por­to di Firen­ze, pre­ve­den­do la desti­na­zio­ne di 50 milio­ni di euro per la nuo­va pista di Pere­to­la. E anco­ra un anno dopo, in un ver­ti­ce pro­prio su Pere­to­la, pre­sen­te Lui­gi Di Maio: L’ampliamento dell’aeroporto di Firen­ze è un pro­get­to non solo inso­ste­ni­bi­le dal pun­to di vista ambien­ta­le ma con costi in costan­te lie­vi­ta­zio­ne e non meglio spe­ci­fi­ca­ti. Un’operazione sot­to­po­sta attual­men­te alla Valu­ta­zio­ne di impat­to ambien­ta­le e che com­pro­met­te­rà l’ecosistema dell’area.

Ma paio­no già supe­ra­ti anche i tem­pi (un mese fa!) in cui il Movi­men­to Cin­que Stel­le tosca­no pro­du­ce­va un dos­sier sul­la dan­no­si­tà del­le gran­di ope­re nel­l’a­rea fio­ren­ti­na, tra cui appun­to lo svi­lup­po del­lo sca­lo del capo­luo­go tosca­no. Dos­sier che ha susci­ta­to le imme­dia­te pre­oc­cu­pa­zio­ni di Dario Nar­del­la, che lo ha defi­ni­to ‘un atto di guer­ra con­tro Firen­ze’ e di Enri­co Ros­si, che si è affret­ta­to a chie­de­re il rispet­to del ‘prin­ci­pio di con­ti­nui­tà’. Ma su tut­ti rile­va la dichia­ra­zio­ne del segre­ta­rio regio­na­le del­la Lega: “Dopo 40 anni di discus­sio­ne Pere­to­la deve diven­ta­re final­men­te un aero­por­to serio, un busi­ness air­port di livel­lo euro­peo”.

Tan­to per chai­ri­re, se mai ce ne fos­se biso­gno, chi coman­da e per met­te­re il sug­gel­lo al par­ti­to degli affa­ri tosca­no e al suo imman­ca­bi­le tra­sver­sa­li­smo. Insom­ma, non resta che aspet­ta­re l’a­van­za­men­to del pro­ject review e le deci­sio­ni defi­ni­ti­ve che ne deri­ve­ran­no. Cer­to, viste le tan­te affer­ma­zio­ni di que­sti ulti­mi anni, le aspet­ta­ti­ve era­no miglio­ri e per­tan­to al momen­to rima­ne for­te l’im­pres­sio­ne che sia­no dav­ve­ro tut­ti uguali.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Il quarto Congresso di Possibile, dedicato a Marco Tiberi

Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.