Con 370 voti favorevoli e 28 contrari la Camera dei Deputati ha approvato il nostro emendamento in tema di rimpatrio dei minori stranieri non accompagnati. Introdotti criteri per il Tribunale per i Minorenni che potrà disporre il rimpatrio solo se il ricongiungimento coi familiari corrisponde al superiore interesse del minore, previa audizione del minore stesso e del tutore e tenuto conto delle indagini familiari e della relazione dei servizi sociali. Emendamento suggerito da ASGI (associazione studi giuridici sull’immigrazione), che sottolinea l’importanza di non lasciare un margine di discrezionalità troppo ampio al Tribunale. Dunque, maggiore protezione e più garanzie per il minore di cui si intenda disporre il rimpatrio. Finalmente abbiamo potuto incidere concretamente su una legge e su una materia a noi cara, i diritti dei bambini.

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Incredibile a dirsi, è il 2015. Il dato si desume da una tabella pubblicata da ISTAT, che mette in evidenza diverse cose per chi vuole analizzare con serietà la questione.

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Poniamo che questo papà e questa bambina vogliano venire in Italia. Lo devono fare con mezzi di fortuna, affidandosi a criminali, sottoponendosi a ricatti inaccettabili, pagando cifre esorbitanti, evitando polizie che possono anche essere poco corrette e leali (quando non letteralmente violente), affrontando mare e muri, pernottando all’aperto e spostandosi di notte, nell’ombra. Lo devono fare subendo violenze fisiche e psicologiche quotidiane e rischiando quotidianamente la morte. Lo devono fare vedendo morire i propri compagni di viaggio al loro fianco, col costante timore di essere i prossimi.

Edizione speciale della newsletter di Nessun Paese è un’isola. Inauguriamo l’anno nuovo con un viaggio breve ma intenso nell’accoglienza che funziona, a diretto contatto con operatori e ospiti.

Un giorno è favorevole all’abolizione del reato di immigrazione clandestina, il giorno dopo lo vuole mantenere. Poi cambia ancora idee. E sulle espulsioni avanza una proposta completamente slegata dalla realtà.

i deputati di Possibile hanno scritto al Prefetto di Ferrara per comunicare la disponibilità ad accogliere una madre col suo bambino tra i richiedenti asilo respinti a Gorino.

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