Beatrice Brignone e Giuseppe Civati candidati al Senato in Emilia-Romagna

AGI0397 3 POL 0 R01 / == Ele­zio­ni: il ritor­no di Civa­ti, mas­sa cri­ti­ca con­tro destra = (AGI) — Roma, 19 ago. -

A cin­que anni di distan­za, Pip­po Civa­ti tor­na in cam­po can­di­dan­do­si nel­le liste del­l’Al­lean­za Ver­di e Sini­stra assie­me a Bea­tri­ce Bri­gno­ne, segre­ta­ria di Pos­si­bi­le, par­ti­to fon­da­to dal­l’ex dem. Una scel­ta matu­ra­ta in fret­ta, cau­sa l’im­prov­vi­sa cadu­ta del gover­no Dra­ghi e lo scar­so tem­po a dispo­si­zio­ne per rac­co­glie­re le fir­me e pre­sen­ta­re il pro­prio simbolo.

“Abbia­mo avvia­to una inter­lo­cu­zio­ne, attra­ver­so Bea­tri­ce Bri­gno­ne, con l’a­rea di cen­tro­si­ni­stra e abbia­mo tro­va­to in Sini­stra Ita­lia­na e in Euro­pa Ver­de lo spa­zio più con­ge­nia­le per noi”, spie­ga Civa­ti inter­pel­la­to dal­l’A­GI.  “Abbia­mo già avu­to a che fare con loro, in pas­sa­to non sono man­ca­ti i pro­ble­mi, ma ci sono mol­ti temi ad acco­mu­nar­ci”, aggiun­ge Civa­ti che, negli anni di assen­za dal Par­la­men­to ha aper­to una casa edi­tri­ce, la People.

“Per me la coa­li­zio­ne dove­va esse­re la più ampia pos­si­bi­le”, aggiun­ge il fon­da­to­re di Pos­si­bi­le, “per­ché, pur essen­do con­vin­ta­men­te con­tro il Rosa­tel­lum, è con quel­la leg­ge che si vota e quel­la leg­ge pre­ve­de le coa­li­zio­ni. Altri­men­ti si per­do­no seg­gi che fini­sco­no per esse­re rega­la­ti a que­gli altri”.

Gli altri sono i par­ti­ti di destra, da lega a Fra­tel­li d’I­ta­lia: “Van­no avan­ti come mat­ti”, osser­va con mal­ce­la­ta pre­oc­cu­pa­zio­ne Civa­ti: “Quel­lo che cer­chia­mo di fare, quin­di, è una allean­za elet­to­ra­le in gra­do di fare mas­sa critica”.

Poi, dopo il voto, si cer­che­rà il modo miglio­re di sta­re in cam­po, a par­ti­re dal­le idee: “Noi sia­mo d’ac­cor­do con le nostre idee che non sono poi così lon­ta­ne da quel­le degli altri”, di Sini­stra Ita­lia­na ed Euro­pa Ver­de. Quel­lo su cui Civa­ti non è d’ac­cor­do, al pun­to da respin­ger­lo come approc­cio alla poli­ti­ca, “è que­sta cor­sa al col­le­gio sicu­ro. Per noi l’im­por­tan­te e’ esser­ci, por­ta­re la nostra esperienza.

Io e Bri­gno­ne ci can­di­dia­mo in Emi­lia Roma­gna, al Sena­to. Non sap­pia­mo se pas­se­re­mo, se ne pas­se­rà solo uno o nes­su­no. Lei è una inse­gnan­te, io un edi­to­re. Se va male, pazien­za. Non lo fac­cia­mo per il posto. Poli­ti­ca­men­te l’E­mi­lia Roma­gna è un ter­ri­to­rio bel­lis­si­mo e a me la poli­ti­ca pia­ce far­la così”. (AGI) Mol 191534 AGO 22

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