schengen

Schengen, l’euro, le persone

L’altra not­te sono mor­ti anco­ra deci­ne di bam­bi­ni in quel trat­to di mare che fa da con­fi­ne all’Europa. All’Europa, oddio, nel brac­cio d’acqua che divi­de la Gre­cia dal­la Tur­chia, visto che qui ormai ognu­no pen­sa solo per sé. Tra gli stes­si flut­ti, appe­na qual­che mese fa, anne­gò il pic­co­lo Aylan Kur­di, e le imma­gi­ni del suo cor­pi­ci­no qua­si addor­men­ta­to sul­la spiag­gia sem­bra­va­no aver sve­glia­to le coscien­ze dell’Unione. Sem­bra­va­no, appunto.

La luna, il dito e la libertà di circolazione in Europa

Dopo l’atten­ta­to sul tre­no ad alta velo­ci­tà Amste­r­­dam-Pari­­gi del­la scor­sa set­ti­ma­na, in mol­ti met­to­no sot­to accu­sa, anco­ra una vol­ta, l’Unio­ne euro­pea per l’inefficacia del­le sue poli­ti­che pre­ven­ti­ve e repres­si­ve nei con­fron­ti del ter­ro­ri­smo inter­na­zio­na­le. Nel frat­tem­po, l’esercito di quel­li che chie­do­no una riva­lu­ta­zio­ne del­la liber­tà di cir­co­la­zio­ne all’in­ter­no del­lo spa­zio Schen­gen ingros­sa le sue fila …

La luna, il dito e la liber­tà di cir­co­la­zio­ne in Euro­pa Leg­gi altro »