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La follia del “reato di povertà” e proposte concrete per combattere fame e disuguaglianze

Tra tut­te le idee genia­li degli ulti­mi gior­ni, l’istituzione del “rea­to di pover­tà” è sicu­ra­men­te l’ultimo emble­ma­ti­co esem­pio del­la tota­le man­can­za di dire­zio­ne poli­ti­ca a cui la Giun­ta comu­na­le sta con­dan­nan­do la cit­tà di Roma. Una deci­sio­ne assur­da, per­ché pover­tà e fame non pos­so­no e non devo­no esse­re con­si­de­ra­ti rea­ti: sono, inve­ce, con­se­guen­ze di un deter­mi­na­to model­lo socio-economico.

Il troppo che avanza

Il siste­ma ali­men­ta­re è uno stru­men­to irri­nun­cia­bi­le per met­te­re in moto il cam­bia­men­to che ci ser­ve per incre­men­ta­re il benes­se­re com­ples­si­vo e rag­giun­ge­re l’uguaglianza tra gli indi­vi­dui. La riu­sci­ta di que­sto pro­get­to cor­ri­spon­de alla som­ma­to­ria dell’impegno di cia­scu­no di noi: sia come con­su­ma­to­re, nel momen­to in cui deci­de cosa e come con­su­ma­re, sia come agen­te di cam­bia­men­to socia­le, all’interno del­la rete che stia­mo costruen­do insieme.

Come un orto può cambiare l’economia (e la vita delle persone)

«Il cam­bia­men­to del­le impe­ran­ti for­me eco­no­mi­che può par­ti­re solo dal­le sin­go­le per­so­ne. Gli orti dan­no un con­tri­bu­to impor­tan­te in que­sto sen­so e ripor­ta­no le per­so­ne a con­tat­to con la natu­ra di cui sen­to­no un gran­de biso­gno». Con que­ste paro­le Espe­ran­za Mar­ti­nez ha illu­stra­to un dirit­to che può sem­bra­re pic­co­lo e inu­ti­le, ma che in realtà …

Come un orto può cam­bia­re l’economia (e la vita del­le per­so­ne) Leg­gi altro »