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Lavoro: di misure tampone muore un’economia

Dal­la decon­tri­bu­zio­ne si pas­sa ai bonus occu­pa­zio­na­li. La logi­ca sot­te­sa è però sem­pre quel­la: un bonus che incen­ti­va prov­vi­so­ria­men­te l’assunzione dei gio­va­ni sen­za una vera pro­spet­ti­va di lun­go perio­do. Una misu­ra “tam­po­ne”.

Bonus ai maggiorenni: Possibile contro le discriminazioni

Il caso era esplo­so sin da subi­to: il fami­ge­ra­to bonus da 500 euro per i neo­mag­gio­ren­ni con­fi­gu­ra­va una vera e pro­pria “discri­mi­na­zio­ne di Sta­to”, essen­do desti­na­to sola­men­te alle ragaz­ze e ai ragaz­zi aven­ti cit­ta­di­nan­za ita­lia­na o di Pae­si mem­bri del­l’U­nio­ne Euro­pea, e non a colo­ro che, pur viven­do nel nostro Pae­se, non han­no anco­ra la cittadinanza.

Bonus 80 euro, l’inganno e l’involuzione

«La rivo­lu­zio­ne è appe­na ini­zia­ta, gli 80 euro e l’I­rap sono l’an­ti­pa­sto […] ser­ve man­te­ne­re cre­di­bi­li­tà sui mer­ca­ti. Sarà pos­si­bi­le se resta alta l’at­ten­zio­ne su tut­te le rifor­me. Se ci riu­scia­mo, allo­ra pre­sto potre­mo allar­ga­re il taglio del­le tas­se agli inca­pien­ti, alle par­ti­ta Iva e ai pen­sio­na­ti», Mat­teo Ren­zi, 20 Apri­le 2014 (Ansa.it). La domanda …

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