Quando un uomo con la ruspa incontra un uomo con i dati

Il dato che fa tanto ridere Salvini e soci sarebbe quello secondo il quale gli immigrati contribuirebbero al PIL italiano in proporzione maggiore rispetto alla loro presenza in Italia. E, guardate un po', è davvero così!

Ieri sera, duran­te il pro­gram­ma tele­vi­si­vo Virus, su Rai 2, i dati ripor­ta­ti da Giu­sep­pe Civa­ti riguar­do l’ac­co­glien­za han­no susci­ta­to, da una par­te, l’i­la­ri­tà e il cat­ti­vi­smo di Mat­teo Sal­vi­ni (e segua­ci) e, dal­l’al­tra par­te, l’in­ca­pa­ci­tà dei gior­na­li­sti pre­sen­ti di “accer­ta­re” la bon­tà dei dati.

Il dato che fa tan­to ride­re sareb­be quel­lo secon­do il qua­le gli immi­gra­ti con­tri­bui­reb­be­ro al PIL ita­lia­no in pro­por­zio­ne mag­gio­re rispet­to alla loro pre­sen­za in Ita­lia. E, guar­da­te un po’, è dav­ve­ro così!

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Le ragio­ni sono intui­ti­ve: i migran­ti sono media­men­te più gio­va­ni degli ita­lia­ni e mol­ti si tro­va­no in età lavo­ra­ti­va. Una con­di­zio­ne che com­por­ta, inol­tre, mino­ri spe­se in ter­mi­ni di wel­fa­re.

A con­fer­mar­lo ci sono diver­se fonti.

Secon­do il dos­sier Cari­tas-Migran­tes (2014), i 4,9 milio­ni di stra­nie­ri pre­sen­ti in Ita­lia — pari all’8,1% del­la popo­la­zio­ne — con­tri­bui­sco­no per l’8,8% al PIL ita­lia­no. 8,1% con­tro 8,8%.

Secon­do il Rap­por­to annua­le sul­l’e­co­no­mia del­l’im­mi­gra­zio­ne pre­sen­ta­to dal­la Fon­da­zio­ne Leo­ne Mores­sa (2015), i 5 milio­ni di stra­nie­ri pre­sen­ti in Ita­lia (8,2%) con­tri­bui­sco­no per l’8,6% al PIL ita­lia­no. 8,2% con­tro 8,6%.

Una rie­la­bo­ra­zio­ne del­la Fon­da­zio­ne Leo­ne Mores­sa, fat­ta su dati del Mini­ste­ro del­le Finan­ze e del­l’I­STAT e con­te­nu­ta nel Rap­por­to sull’accoglienza di migran­ti e rifu­gia­ti in Ita­lia, a cura del Mini­ste­ro del­l’In­ter­no, sin­te­tiz­za così:

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Il sal­do tra entra­te e usci­te rela­ti­ve agli stra­nie­ri è, per le cas­se del­lo Sta­to, in atti­vo di cir­ca 4 miliar­di di euro. Curio­so che 4 miliar­di fos­se­ro, secon­do Sal­vi­ni ieri sera, il costo del­l’im­mi­gra­zio­ne per l’I­ta­lia, e che lui, con quei sol­di, ci avreb­be «can­cel­la­to metà leg­ge Fornero».

E le pen­sio­ni? Non quel­le dei migran­ti, ma quel­le degli ita­lia­ni, si inten­de. Quel­le degli ita­lia­ni sono finan­zia­te, stan­do sem­pre alla Fon­da­zio­ne Leo­ne Mores­sa, da 10,3 miliar­di di euro ver­sa­ti ogni anno dagli stra­nie­ri, che van­no a copri­re 620.000 pen­sio­ni (poco meno del 4% del­le pensioni).

Le ruspe avan­za­no ine­so­ra­bi­li. Poi arri­va­no i dati, e le ruspe ci coz­za­no con­tro. E Sal­vi­ni si zittisce.

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