“Pioggia di fondi alle università?” No. Solo l’ennesima presa in giro.

Quando in Italia leggi di “una pioggia di fondi per le Università”, come alcune testate hanno titolato, puoi solo pensare: “Ecco l’ennesima bugia, detta per mascherare una nuova riforma che toglie ulteriori fondi alla ricerca”. Purtroppo, in Italia, va sempre così.

Quan­do in Ita­lia leg­gi di “una piog­gia di fon­di per le Uni­ver­si­tà”, come alcu­ne testa­te han­no tito­la­to, puoi solo pen­sa­re: “Ecco l’ennesima bugia, det­ta per masche­ra­re una nuo­va rifor­ma che toglie ulte­rio­ri fon­di alla ricer­ca”. Pur­trop­po, in Ita­lia, va sem­pre così.

Il DDL 1240 non risol­ve nes­su­no dei pro­ble­mi strut­tu­ra­li dell’accademia e del­la ricer­ca. Si voglio­no aumen­ta­re le figu­re pro­fes­sio­na­li pre­ca­rie, costret­te ad un per­cor­so ad osta­co­li spes­so pri­vo di tute­le, per un perio­do che può arri­va­re fino a 18 anni e che ren­de anco­ra più dif­fi­ci­le la vita e la car­rie­ra di chi pro­va con tut­te le for­ze a (re)stare in accademia.

Il milio­ne di euro per l’Università Poli­tec­ni­ca del­le Mar­che annun­cia­to dal­la mini­stra Ber­ni­ni, che arri­ve­rà gra­zie al Fon­do Ita­lia­no per la Scien­za, non miglio­re­rà real­men­te la situa­zio­ne. Non sarà infat­ti un ban­do per pro­get­ti vin­co­la­ti e solo per alcu­ni set­to­ri a ripa­ra­re alle pes­si­me con­di­zio­ni in cui ver­sa­no le uni­ver­si­tà. Sen­za con­si­de­ra­re il fat­to che pro­get­ti di ricer­ca in alcu­ni cam­pi devo­no poter­si pro­trar­re nel tem­po con una rea­le piog­gia di fon­di a lun­go ter­mi­ne, non ogget­to di nego­zia­zio­ne o di oppor­tu­ni­tà politiche.
Tut­to que­sto, men­tre Acqua­ro­li auto­riz­za i cor­si di medi­ci­na del­la Link Cam­pus Uni­ver­si­ty, uni­ver­si­tà pri­va­ta tele­ma­ti­ca, con i rin­gra­zia­men­ti del depu­ta­to del­la Lega ed ex vice-pre­si­den­te del­la Regio­ne Carloni.

È ver­go­gno­so l’atteggiamento del­la mini­stra Ber­ni­ni che dichia­ra che “non c’è futu­ro se non c’è ricer­ca” men­tre, da mesi, pro­pi­na bugie per nascon­de­re la leg­ge ver­go­gno­sa che sta pre­pa­ran­do, ad ini­zia­re dai tagli al Fon­do di Finan­zia­men­to Ordi­na­rio, nega­ti per mesi e poi infi­la­ti all’ultimo nel­la leg­ge di bilan­cio. Lo è altret­tan­to la scel­ta del­la giun­ta regio­na­le che vede in un rega­lo ai pri­va­ti e in una ret­ta da 20 mila euro l’anno la solu­zio­ne per far rima­ne­re ə stu­den­tə di medi­ci­na e odon­to­ia­tria nel­la Regione.

Voglia­mo un’università pub­bli­ca, inclu­si­va, acces­si­bi­le, che sia il trai­no del­lo svi­lup­po cul­tu­ra­le, socia­le ed eco­no­mi­co del pae­se e che sap­pia attrar­re idee e per­so­ne. Un’università che garan­ti­sca al suo per­so­na­le una vita digni­to­sa e di poter fare pro­get­ti a lun­go ter­mi­ne sen­za la pau­ra di dover resta­re disoc­cu­pa­tə da un anno all’altro.

Ali­ce Cavalieri
Anna Rita Altamura
Luca Volpini

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Una visio­ne a cui ci oppo­nia­mo con tut­ta la nostra for­za, men­tre lot­tia­mo per una cit­tà ospi­ta­le, inclu­si­va, che pen­si alla qua­li­tà del­la vita, l’ambiente e l’erogazione di ser­vi­zi essen­zia­li e non alla spe­cu­la­zio­ne immo­bi­lia­re e al pro­fit­to a tut­ti i costi.”

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