Perché il rispetto degli animali sia un tema qualificante della prossima legislatura

Il rispetto degli animali non è una questione che riguarda solo chi ha una spiccata sensibilità nei loro confronti, ma è sintomo di una società matura, civile e più giusta

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nei miei 29 mesi da par­la­men­ta­re un gran nume­ro di atti e di ore di lavo­ro sono sta­ti dedi­ca­ti a rap­pre­sen­ta­re all’interno del­le Isti­tu­zio­ni l’impegno che per tan­ti anni ho dedi­ca­to nel volon­ta­ria­to in cani­li e asso­cia­zio­ni ani­ma­li­ste.

Il rispet­to degli ani­ma­li non è una que­stio­ne che riguar­da solo chi ha una spic­ca­ta sen­si­bi­li­tà nei loro con­fron­ti, ma è sin­to­mo di una socie­tà matu­ra, civi­le e più giu­sta e ha impli­ca­zio­ni socia­li, eco­no­mi­che, poli­ti­che, cul­tu­ra­li, mora­li che riguar­da­no tut­ti e che affe­ri­sco­no a temi mol­to più ampi come sicu­rez­za, lavo­ro, immi­gra­zio­ne, spe­sa pub­bli­ca, scuo­la, lega­li­tà, salute…

In que­sti mesi ho lavo­ra­to con le prin­ci­pa­li asso­cia­zio­ni ani­ma­li­ste con le qua­li mi sono con­fron­ta­ta per arri­va­re alla pre­sen­ta­zio­ne alla Came­ra dei Depu­ta­ti del Mani­fe­sto del Benes­se­re Ani­ma­le e insie­me abbia­mo man­te­nu­to un tavo­lo di con­fron­to costan­te per giun­ge­re alla pro­po­sta pro­gram­ma­ti­ca che è con­flui­ta nel Mani­fe­sto di Pos­si­bi­le.

Qual­che set­ti­ma­na fa il Pre­si­den­te del­la Lav Gian­lu­ca Feli­cet­ti ha scrit­to al Pre­si­den­te Gras­so e ai Segre­ta­ri dei tre par­ti­ti che par­te­ci­pa­no a Libe­ri E Ugua­li, pro­po­nen­do loro di sot­to­scri­ve­re cin­que pun­ti pro­gram­ma­ti­ci a tute­la degli ani­ma­li per i pros­si­mi cin­que anni di legislatura.

Pos­si­bi­le con il suo Segre­ta­rio ha rispo­sto posi­ti­va­men­te e per­so­nal­men­te mi impe­gno a por­tar­li avan­ti con con­vin­zio­ne e deter­mi­na­zio­ne. Vor­rei quin­di rivol­ge­re un appel­lo al Pre­si­den­te Gras­so e alle altre for­ze che insie­me a noi stan­no lavo­ran­do alla costru­zio­ne di que­sta nuo­va pro­po­sta poli­ti­ca, affin­ché la que­stio­ne dei dirit­ti degli ani­ma­li diven­ti un pun­to qua­li­fi­can­te del pro­gram­ma che pre­sen­te­re­mo agli italiani.

Gli impe­gni pro­po­sti dal­la LAV potreb­be­ro esse­re una buo­na base di par­ten­za per un con­fron­to, in quan­to toc­ca­no la mag­gior par­te degli aspet­ti che neces­si­ta­no di inter­ven­ti nor­ma­ti­vi, come:

  • il rico­no­sci­men­to degli ani­ma­li come esse­ri sen­zien­ti e non più come “beni mobili”;
  • la lot­ta al ran­da­gi­smo e mag­gio­ri detra­zio­ni e age­vo­la­zio­ni per le spe­se rela­ti­ve agli ani­ma­li fami­lia­ri;
  • la tute­la degli ani­ma­li sel­va­ti­ci;
  • la libe­ra­zio­ne dal­la cat­ti­vi­tà;
  • la lot­ta alla cru­del­tà ani­ma­le e la pro­mo­zio­ne di una cul­tu­ra mag­gior­men­te rispet­to­sa del rap­por­to con gli ani­ma­li fin dal­la scuola

Si trat­ta di una base di discus­sio­ne seria, non mas­si­ma­li­sta e non ideo­lo­gi­ca, ma mol­to con­cre­ta e, soprat­tut­to, con­di­vi­sa da lar­ga par­te del­la popo­la­zio­ne che su que­sto tema è, come spes­so acca­de, mol­to più matu­ra del­la clas­se poli­ti­ca che dovreb­be rap­pre­sen­tar­la all’interno del­le istituzioni.

Cre­do for­te­men­te che una for­za di sini­stra, per defi­ni­zio­ne dal­la par­te dei più debo­li, non pos­sa esi­mer­si dall’esprimere paro­le chia­re e impe­gni con­cre­ti per fare signi­fi­ca­ti­vi pas­si avan­ti in tema di rispet­to ani­ma­le, nel rispet­to dell’art. 13 del Trat­ta­to Euro­peo che impe­gna gli Sta­ti a rico­no­sce­re gli ani­ma­li come esse­re sen­zien­ti e supe­ran­do pro­gres­si­va­men­te l’arcaico con­cet­to di un rap­por­to tut­to uti­li­ta­ri­sti­co e uni­la­te­ra­le pro­prio del pro­prie­ta­rio nei con­fron­ti di un bene mobi­le. L’impegno in que­sto sen­so da par­te mia e di Pos­si­bi­le con­ti­nua e auspi­co che pos­sa diven­ta­re impe­gno qua­li­fi­can­te del lavo­ro che Libe­ri E Ugua­li pre­sen­te­rà al Pae­se.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Il quarto Congresso di Possibile, dedicato a Marco Tiberi

Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.