“Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia e a quanti in questi anni sono stati insieme a Pina Grassi nel suo percorso coraggioso e tenace di lotta contro la mafia. La sua, insieme a quella del marito Libero Grassi, è stata una delle figure più alte dell’antimafia e il patrimonio di valori che ha custodito e difeso tenacemente ha permesso a moltissimi giovani di ribellarsi e avvicinarsi alla legalità negli anni più bui della Sicilia e del Paese. Il suo esempio camminerà su altre gambe e servirà ancora per quanti si impegnano ogni giorno per costruire un’alternativa libera dai compromessi e dai ricatti mafiosi”: così in una nota i parlamentari di Possibile Pippo Civati, Beatrice Brignone, Andrea Maestri e Luca Pastorino.

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Qualche giorno fa a Foggia la mafia ha sparato al presunto boss Roberto Sinesi e a suo nipote di quattro anni che stava seduto sulle sue ginocchia nell’auto che è stata presa di mira dai colpi di arma da fuoco.

Sul rifiuto di Nino Di Matteo alla proposta avanzata dal CSM di essere trasferito alla Procura Nazionale Antimafia per garantire…

Continuiamo a chiedere (e continueremo a farlo) una maggiore cura per i testimoni di giustizia e tutte quelle persone che, mettendo a repentaglio la propria sicurezza e quella della propria famiglia, denunciano il malaffare e rendono questo Paese un posto migliore
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La goccia che ha fatto traboccare il vaso riguarda la decisione del viceministro Bubbico di revocare, senza alcuna motivazione, la scorta al testimone di giustizia Ignazio Cutrò, minacciato dalla mafia agrigentina per le sue denunce sul pizzo.

Ognuno nella sua città può, con poco, organizzare “un’assemblea condominiale della curiosità” per ricominciare a porre le domande giuste, oltre che incaponirsi nella convinzione delle nostre risposte. Una sala, un microfono e delle persone intorno a un tavolo a discuterne sono un’arma molto più potente di quel che si creda
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Siamo vicini a Paolo, grati del suo instancabile lavoro, e continuiamo a essere dalla parte di tutti i giornalisti che scrivono di mafia facendo i nomi e i cognomi, prendendosi la responsabilità di squarciare il velo di omertà e di sottomissione che ancora purtroppo continua a soffocare intere zone del nostro Paese.
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