Libia, Civati-Maestri: Intervista Haftar svela ambiguità di Minniti

“Le rea­zio­ni stiz­zi­te del mini­stro del­l’In­ter­no Min­ni­ti alle nostre inter­ro­ga­zio­ni ave­va­no fat­to intra­ve­de­re un suo ecces­si­vo ner­vo­si­smo in meri­to ai rap­por­ti tra l’I­ta­lia e le mili­zie libi­che che bloc­ca­no i migran­ti. Oggi il gene­ra­le Haf­tar, nel­l’in­ter­vi­sta al ‘Cor­rie­re del­la Sera’, par­la di un gover­no ita­lia­no che paga que­ste mili­zie e che sareb­be addi­rit­tu­ra ricat­ta­to. Una sot­to­mis­sio­ne su tut­ta la linea, altro che suc­ces­so sul­le poli­ti­che migra­to­rie del mini­stro più ama­to dal­le destre”. Lo dichia­ra­no il depu­ta­to e segre­ta­rio di Pos­si­bi­le, Pip­po Civa­ti, e il par­la­men­ta­re del­lo stes­so par­ti­to, Andrea Maestri.

“Appe­na qual­che gior­no fa — aggiun­go­no i due espo­nen­ti di Pos­si­bi­le — Min­ni­ti è appar­so sprez­zan­te nei nostri con­fron­ti, rispon­den­do al que­stion time alla Came­ra. Ma di fron­te alle gra­vis­si­me paro­le del gene­ra­le Haf­tar non può basta­re una dife­sa d’uf­fi­cio, in cui il gover­no si è spe­cia­liz­za­to. Anche per­ché get­ta­no un’om­bra inquie­tan­te: Min­ni­ti avreb­be men­ti­to in diret­ta tv, rispon­den­do in Aula. Una respon­sa­bi­li­tà non di poco conto”.

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500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

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Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

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