I segretari comunali e provinciali garanzia di buon andamento e legalità

Il ruo­lo del segre­ta­rio comu­na­le e pro­vin­cia­le, pre­sen­te sin dall’unità d’Italia, è sem­pre sta­to con­si­de­ra­to fon­da­men­ta­le. Le fun­zio­ni attri­bui­te sono mol­to rile­van­ti, essen­zial­men­te ricon­du­ci­bi­li alla assi­sten­za giu­ri­di­co-ammi­ni­stra­ti­va nei con­fron­ti degli orga­ni dell’ente, alla vigi­lan­za e al con­trollo cir­ca la con­for­mi­tà dell’azione ammi­ni­stra­ti­va alle leg­gi, allo sta­tu­to e ai rego­la­men­ti. Anche la legi­sla­zio­ne degli ulti­mi anni ha affi­da­to ai segre­ta­ri impor­tan­ti fun­zio­ni, sia in ordi­ne ai con­trol­li inter­ni – cer­ta­men­te di par­ti­co­la­re rilie­vo dopo la eli­mi­na­zio­ne di quel­li ester­ni, alme­no sugli atti – con la leg­ge n. 174 del 2012, sia per quan­to con­cer­ne l’anticorruzione, con la leg­ge n. 190 del 2012 (Seve­ri­no).

Quest’ultima fun­zio­ne assu­me oggi, come evi­den­te, par­ti­co­la­re rilie­vo, pro­prio a livel­lo loca­le essen­do­si veri­fi­ca­ti nume­ro­si epi­so­di di cor­ru­zio­ne. In que­sto sen­so la ela­bo­ra­zio­ne da par­te del segre­ta­rio del pia­no trien­na­le anti­cor­ru­zio­ne risul­ta cer­ta­men­te mol­to importante.

Non a caso anche Can­to­ne, poi dive­nu­to Pre­si­den­te dell’Anticorruzione, ha sot­to­li­nea­to, sin dal­la appro­va­zio­ne del­la leg­ge n. 190, la neces­si­tà di raf­for­za­re la figu­ra del segre­ta­rio anche in rela­zio­ne alla sua nomi­na e alla sua dura­ta in carica.

Infat­ti, oggi, ai sen­si dell’articolo 99 del tuel, la nomi­na è del sin­da­co al cui man­da­to si lega anche la dura­ta in cari­ca (sal­vo che decor­si cen­to­ven­ti gior­ni dall’insediamento il segre­ta­rio si inten­de con­fer­ma­to). Que­sto – nono­stan­te la pro­ve­nien­za comun­que da un albo pro­fes­sio­na­le, garan­zia di com­pe­ten­za – può inde­bo­li­re il ruo­lo e per­tan­to sareb­be sicu­ra­men­te un aspet­to da riformare.

In ogni caso, a fron­te di tut­to que­sto, e in con­tra­sto con le rile­va­te neces­si­tà di mag­gio­ri con­trol­li e mag­gio­re tra­spa­ren­za, seguen­do un orien­ta­men­to con­te­nu­to già in alcu­ni inter­ven­ti nor­ma­ti­vi sul­la PA vol­to a valo­riz­za­re la fidu­cia­ri età a dan­no del­la pro­fes­sio­na­li­tà, la “rifor­ma Madia” ha pre­vi­sto la abo­li­zio­ne del­la figu­ra.

A fron­te di que­sto sono sta­te espres­se in sede poli­ti­ca, pub­bli­ca, scien­ti­fi­ca, for­ti cri­ti­che e anche un note­vo­le stu­po­re, sem­bran­do la stra­da intra­pre­sa pri­va di qua­lun­que giu­sti­fi­ca­zio­ne. Vi è sta­ta una mobi­li­ta­zio­ne dei segre­ta­ri e del­le asso­cia­zio­ni rap­pre­sen­ta­ti­ve di que­sti, che è risul­ta­ta a tut­ti non come una mera dife­sa di cate­go­ria, ma come dife­sa dell’efficienza e del buon anda­men­to del­la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne e del­la lega­li­tà.

Nien­te è fino ad ora ser­vi­to a fer­ma­re la volon­tà sop­pres­si­va che il Gover­no ha osti­na­ta­men­te – e incom­pren­si­bil­men­te – mani­fe­sta­to sin dall’inizio.

Per quan­to ci riguar­da abbia­mo cer­ca­to sin dall’inizio di man­te­ne­re aper­ti tut­ti i cana­li di inter­lo­cu­zio­ne per evi­ta­re la sop­pres­sio­ne, cer­can­do anzi una oppor­tu­na valo­riz­za­zio­ne del­la figura.

C’è quin­di da par­te nostra il mas­si­mo appog­gio ai segre­ta­ri, che rite­nia­mo esse­re un appog­gio al buon fun­zio­na­men­to del­le ammi­ni­stra­zio­ni e alla affer­ma­zio­ne del­la lega­li­tà, pun­ti sui qua­li costan­te è sta­to e con­ti­nua ad esse­re il nostro impe­gno politico.

Ora anche attra­ver­so POSSIBILE che fa di que­sto uno dei suoi pun­ti fon­dan­ti, come risul­ta dal Pat­to repub­bli­ca­no.

L’impegno si è con­cre­tiz­za­to anche attra­ver­so emen­da­men­ti – pre­sen­ta­ti a nostra fir­ma di Pip­po Civa­ti e Luca Pasto­ri­no, anche con il con­tri­bu­to di alcu­ni segre­ta­ri e asso­cia­zio­ni (a par­ti­re da quel­la dei segre­ta­ri comu­na­li Vighen­zi) – vol­ti anzi­tut­to a eli­mi­na­re la sop­pres­sio­ne del­la figu­ra e comun­que a man­te­ner­la nell’ambito del­la diri­gen­za sta­ta­le, a con­fer­ma­re e valo­riz­za­re le fun­zio­ni attua­li e ad inter­ve­ni­re sul­la dura­ta, sen­za più legar­la (alme­no in modo così diret­to) a quel­la degli orga­ni elettivi.

Gli esi­ti, per il momen­to, sono sot­to gli occhi di tut­ti: vi è sta­ta la soli­ta incom­pren­si­bi­le chiu­su­ra. Ma natu­ral­men­te fin­ché la leg­ge non sarà appro­va­ta ogni ten­ta­ti­vo di modi­fi­ca e di recu­pe­ro del cor­ret­to ruo­lo per i segre­ta­ri comu­na­li e pro­vin­cia­li ci vedrà atti­vi e impe­gna­ti.

Giu­sep­pe Civa­ti, deputato

Luca Pasto­ri­no, deputato

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Il quarto Congresso di Possibile, dedicato a Marco Tiberi

Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.