Giornata Mondiale dell’Ambiente: il tempo dell’azione è ora

“Ripristinare gli ecosistemi degradati”, questo il tema scelto per la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021 indetta dall’Organizzazione della Nazioni Unite.

“Ripri­sti­na­re gli eco­si­ste­mi degra­da­ti”, que­sto il tema scel­to per la Gior­na­ta Mon­dia­le dell’Ambiente 2021 indet­ta dall’Organizzazione del­la Nazio­ni Unite.

Una gior­na­ta, quel­la di oggi, che guar­da al doma­ni e al futu­ro, al pros­si­mo decen­nio indi­ca­to come tem­po pro­pi­zio per “fare pace con la Natu­ra” e per con­cen­tra­re sfor­zi e inter­ven­ti per pre­ve­ni­re, fer­ma­re e inver­ti­re il degra­do degli ambien­ti natu­ra­li. Uno sfor­zo mon­dia­le che si muo­ve su due cana­li. Da un lato, il ripri­sti­no e il recu­pe­ro degli ambien­ti natu­ra­li degra­da­ti, con un inve­sti­men­to a favo­re del­la Natu­ra e del­la Bio­di­ver­si­tà. Dall’altro, il cam­bio dei mec­ca­ni­smi eco­no­mi­ci e del­le scel­te stra­te­gi­che per inver­ti­re l’eccessivo con­su­mo e la con­se­guen­te distru­zio­ne degli ambien­ti natu­ra­li avve­nu­to nel cor­so degli ulti­mi trent’anni. Stia­mo distrug­gen­do a rit­mi ver­ti­gi­no­si ambien­ti natu­ra­li che ci per­met­to­no e ci offro­no nume­ro­si ser­vi­zi eco­si­ste­mi­ci, a e non stia­mo lascian­do alla Natu­ra il tem­po di rige­ne­rar­si in manie­ra natu­ra­le. E no, non è un gio­co di paro­le. I nostri rit­mi di vita sem­pre più fre­ne­ti­ci non sono quel­li più dol­ci e tran­quil­li pro­pri degli eco­si­ste­mi natu­ra­li. Così i rit­mi di pesca o il con­su­mo di suo­lo o le defo­re­sta­zio­ni stan­no can­cel­lan­do nume­ro­se spe­cie di ani­ma­li a rit­mi inso­ste­ni­bi­li. Que­sti dan­ni, som­ma­ti alle con­se­guen­ze nega­ti­ve deri­van­ti dai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci, stan­no acce­le­ran­do la per­di­ta di bio­di­ver­si­tà e cau­se­ran­no nuo­ve e sem­pre mag­gio­ri migra­zio­ni nei pros­si­mi anni. Il rap­por­to di con­nes­sio­ne tra gli esse­ri uma­ni e gli ambien­ti in cui essi nasco­no, cre­sco­no e vivo­no va visto con occhi nuo­vi e con uno sguar­do pro­iet­ta­to al futu­ro. In eco­lo­gia, sal­va­guar­da­re l’ambiente natu­ra­le, pro­teg­ger­lo, con­ser­var­lo e poten­ziar­lo sono i pas­si fon­da­men­ta­li per con­ser­va­re tut­te le spe­cie che per vive­re han­no neces­sa­ria­men­te biso­gno del­lo stes­so Habi­tat. Quan­do com­pren­de­re­mo che tra le spe­cie ci sia­mo anche noi for­se avre­mo fat­to uno dei pri­mi pas­si fon­da­men­ta­li per assi­cu­rar­ci un futu­ro ami­co. Già oggi, ma anche nel pros­si­mo decen­nio, dovre­mo agi­re a favo­re del­la Natu­ra: pian­ta­re nuo­ve pian­te, pren­der­si cura dei nostri boschi, poten­zia­re gli stru­men­ti di pro­te­zio­ne del­la bio­di­ver­si­tà nel siste­ma dei Par­chi, poten­zia­re la Rete Natu­ra 2000, poten­zia­re la Rete Eco­lo­gi­ca ita­lia­na ed Euro­pea, inter­ve­ni­re costruen­do ope­re infra­strut­tu­ra­li solo se neces­sa­rie (e soprat­tut­to costruen­do­le bene), ridur­re dra­sti­ca­men­te e azze­ra­re le emis­sio­ni di gas cli­mal­te­ran­ti, inve­sti­re nell’educazione ambien­ta­le a livel­lo sco­la­sti­co. Que­sti dovreb­be­ro esse­re i gran­di capi­to­li su cui agi­re per rag­giun­ge­re una Tran­si­zio­ne Eco­lo­gi­ca Soste­ni­bi­le e seria. Fa spe­cie che nes­su­na di que­ste azio­ni tro­vi spa­zio e ade­gua­te risor­se del PNRR del Gover­no. Anzi, come abbia­mo più vol­te riba­di­to, il PRRR va in dire­zio­ne oppo­sta. E fa sor­ri­de­re quin­di appren­de­re che il mini­stro del­la Tran­si­zio­ne Eco­lo­gi­ca Inso­ste­ni­bi­le Cin­go­la­ni abbia­mo acce­so l’orologio per il cli­ma ita­lia­no sul­la fac­cia­ta del Mini­ste­ro: un display che segne­rà il tem­po che ci divi­de dal con­te­ni­men­to dell’aumento del­la tem­pe­ra­tu­ra media glo­ba­le entro gli 1,5 gra­di.   Più con­cre­ta­men­te, que­sto oro­lo­gio segna­le­rà il tem­po dell’assoluta inef­fi­ca­cia del­le scel­te che il nostro Gover­no ha fat­to e farà.  

Edward O. Wil­son nel suo ulti­mo libro ha scrit­to che per sal­va­re la bio­di­ver­si­tà dovrem­mo lasciar­le metà del­la Terra. 

Il nostro pae­se pur­trop­po non sta lavo­ran­do in quel­la dire­zio­ne, ma soprat­tut­to sta pen­san­do che la ridu­zio­ne dei gas cli­mal­te­ran­ti sia stac­ca­ta e non con­nes­sa all’altra gran­de rivo­lu­zio­ne, quel­la di tor­na­re a fare pace con la Natu­ra.   Il mon­do scien­ti­fi­co inter­na­zio­na­le sta soste­nen­do que­sta neces­si­tà d’azione ormai da parec­chio tem­po. Pur­trop­po la poli­ti­ca è anco­ra sor­da rispet­to a que­ste tema­ti­che, e lo dimo­stra­no le cola­te di cemen­to lega­te al PNRR ita­lia­no e le poche risor­se mes­se a dispo­si­zio­ne sot­to il capi­to­lo “natu­ra”.   Scel­te di que­sto tipo sono asso­lu­ta­men­te irra­gio­ne­vo­li. E a pagar­ne le con­se­guen­ze saran­no le gene­ra­zio­ni futu­re, quel­le che ver­ran­no dopo di noi: i nostri figli, i nostri nipo­ti e pro­ni­po­ti.   Dob­bia­mo pren­de­re del­le deci­sio­ni, oggi. Fer­mia­mo­ci un momen­to e imma­gi­nia­mo­ci il momen­to in cui vivia­mo dal­la pro­spet­ti­va dei nostri pro­ni­po­ti. Va capi­to una vol­ta per tut­te che il mon­do è uno, che ogni par­te ha il suo sen­so e che, per assi­cu­rar­ci un futu­ro ami­co, dob­bia­mo pren­de­re del­le deci­sio­ni di buon sen­so oggi e soprat­tut­to la poli­ti­ca deve pren­de­re su di sé la respon­sa­bi­li­tà di far­le scel­te respon­sa­bi­li in que­sto perio­do di “pas­sag­gio”.  

Ritor­na così il mes­sag­gio più pro­fon­do di Ale­xan­der Lan­ger, quan­do alle soglie degli anni 2000 si rivol­ge a San Cri­sto­fo­ro: la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca, di cui si inca­ri­ca San Cri­sto­fo­ro, è un pren­der­si cura del­la Natu­ra e di chi vive in con­nes­sio­ne con lei e quin­di tut­to il gene­re uma­no. La Gran­de Cau­sa è sal­va­re l’umanità, anche e soprat­tut­to da se stes­sa in que­sto pas­sag­gio da una civil­tà del “di più” a una del “può basta­re” o del for­se “è già trop­po”. Biso­gna dun­que risco­pri­re e pra­ti­ca­re dei limi­ti: ral­len­ta­re i rit­mi di cre­sci­ta e sfrut­ta­men­to, abbas­sa­re i tas­si di inqui­na­men­to, di pro­du­zio­ne, di con­su­mo), atte­nua­re la nostra pres­sio­ne sul­la bio­sfe­ra e ogni for­ma di vio­len­za.  

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Regionali Liguria, Conferenza stampa di presentazione lista Alleanza Verdi Sinistra con Orlando, Bonelli, Fratoianni, Druetti

Gio­ve­dì 3 otto­bre alle ore 11.30, a Geno­va nel­la sala del­lo Space4business in via­le Bri­ga­ta Bisa­gno 2/25, con Andrea Orlan­do, can­di­da­to Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria, Ange­lo Bonel­li, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Euro­pa Ver­de; Fran­ce­sca Druet­ti, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le e Nico­la Fra­to­ian­ni segre­ta­rio nazio­na­le di Sini­stra Italiana.