“Le parole di Tajani” — continua Druetti — sono appunto inopportune. Perché l’iniziativa della Global Sumud Flotilla andrebbe semplicemente sostenuta dal nostro governo. Perché i quattro obiettivi della spedizione (lo stop all’assedio, lo stop alla fame usata come arma, lo stop alla disumanizzazione della popolazione palestinese, lo stop al genocidio) non dovrebbero nemmeno essere oggetto di dibattito, ma la posizione minima di umanità da cui partire per trovare una soluzione politica e diplomatica.
“Di fronte a quanto succede ogni giorno a Gaza — conclude Druetti — alle decine di morti ogni giorno, alla carestia imposta da uno Stato contro cui continuiamo a vendere armi e a offrire supporto internazionale, l’invito alla moderazione di Tajani a Ben Gvir (che aveva minacciato di trattare gli attivisti alla stregua di terroristi una volta arrivati sulle coste di Gaza) è semplicemente ridicolo. Continuiamo a sostenere, in ogni modo, la Global Sumud Flotilla. Quando arriverà a destinazione, saremo tutte e tutti chiamati a mobilitarci, con i nostri corpi e con la pressione istituzionale.”