Cessate il fuoco a Gaza: una speranza, finalmente

Ci uniamo alla speranza che questo momento porti sollievo al popolo palestinese. Questo accordo evidenzia ulteriormente la necessità di smantellare il sistema di oppressione e occupazione che Israele impone al popolo palestinese da decenni. Solo con la fine di questo sistema si potrà sperare in una pace giusta.

Un ces­sa­te il fuo­co è sta­to final­men­te rag­giun­to tra Israe­le e Hamas, un pas­so fon­da­men­ta­le tan­to atte­so dal­la popo­la­zio­ne di Gaza, che ha vis­su­to sot­to le bom­be per 15 mesi. 

Ci unia­mo alla spe­ran­za che que­sto momen­to por­ti sol­lie­vo al popo­lo pale­sti­ne­se. In atte­sa dei det­ta­gli dell’accordo, auspi­chia­mo che il ces­sa­te il fuo­co com­por­ti un imme­dia­to riti­ro del­le for­ze israe­lia­ne dal­la Stri­scia di Gaza, per­met­ten­do l’ingresso illi­mi­ta­to di scor­te ali­men­ta­ri e beni di pri­ma neces­si­tà per alle­via­re la sof­fe­ren­za di chi sta suben­do un geno­ci­dio. Un geno­ci­dio siste­ma­ti­ca­men­te por­ta­to avan­ti da Israe­le per oltre un anno.

Que­sto accor­do evi­den­zia ulte­rior­men­te la neces­si­tà di sman­tel­la­re il siste­ma di oppres­sio­ne e occu­pa­zio­ne che Israe­le impo­ne al popo­lo pale­sti­ne­se da decen­ni. Solo con la fine di que­sto siste­ma si potrà spe­ra­re in una pace giu­sta. Qual­sia­si accor­do futu­ro deve rispet­ta­re il dirit­to inter­na­zio­na­le, che costi­tui­sce la base mini­ma per garan­ti­re giu­sti­zia e sicu­rez­za. È essen­zia­le che la comu­ni­tà inter­na­zio­na­le agi­sca con mag­gio­re deter­mi­na­zio­ne di quan­to fat­to fino­ra. Non dovreb­be esse­re neces­sa­rio un accor­do tra chi com­met­te un geno­ci­dio e chi lo subi­sce per inter­rom­per­lo imme­dia­ta­men­te. Non è sta­to fat­to tut­to il pos­si­bi­le per evi­tar­lo, anzi, mol­ti sta­ti euro­pei e gli Sta­ti Uni­ti han­no con­tri­bui­to a ren­der­lo possibile.

Il ces­sa­te il fuo­co non può far­ci dimen­ti­ca­re le ter­ri­bi­li imma­gi­ni giun­te da Gaza e la real­tà di un geno­ci­dio in cor­so. È cru­cia­le fer­ma­re ogni vio­len­za, garan­ti­re l’ac­ces­so com­ple­to e sen­za restri­zio­ni alla stam­pa inter­na­zio­na­le e con­sen­ti­re che la giu­sti­zia fac­cia il suo corso.

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