Rita Castellani

Rita Castellani insegna economia all’Università di Perugia, ma le esperienze a cui tiene di più sono quelle fatte in Europa, collaborando alla definizione di progetti a cui partecipavano Università e istituti di ricerca dei diversi paesi europei. Di formazione keynesiana, non ha mai abiurato, ma ritiene che in economia, come in tutte le scienze del resto, non ci siano dogmi e che i modelli valgano in proporzione alla loro capacità di spiegare la realtà.

Bad bank e dintorni: “la prova muscolare”

Il Pre­si­den­te del Con­si­glio è riu­sci­to a met­te­re in ridi­co­lo il Gover­no e in dif­fi­col­tà il Pae­se in un col­po solo. Ora andrà dal­la Mer­kel e mil­lan­te­rà qual­che gran­dio­so accor­do, che la Ger­ma­nia non ci ha mai con­ces­so, non fos­se altro per­ché con­ti­nua inve­ce a con­si­de­rar­ci un con­cor­ren­te, che ha inte­res­se piut­to­sto a contenere.

Salva banche: le bugie e quello che si può fare

Nono­stan­te le pro­mes­se, vaghe e con­fu­se in veri­tà, del Gover­no, non c’è anco­ra alcu­na chia­rez­za su come si pos­sa ripa­ra­re all’enorme dan­no pro­cu­ra­to a miglia­ia di per­so­ne dal dis­se­sto di Ban­ca Etru­ria e Ban­ca Mar­che e, in misu­ra mino­re, del­le Cas­se di Rispar­mio di Fer­ra­ra e Chie­ti. Ci sono alcu­ni pun­ti fer­mi, però. La disciplina …

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L’Europa, l’austerità. E Romano Prodi

Dal­le con­sue­te colon­ne del New York Times, nel gior­no in cui si inse­dia il nuo­vo gover­no gre­co, Krug­man ci con­si­glia di tene­re d’occhio i flus­si, e non gli stock. Nono­stan­te i boa­ti che ven­go­no dal­la Ger­ma­nia, il sal­do di bilan­cio del­la Gre­cia van­ta un 4,5% di sur­plus pri­ma­rio in ter­mi­ni di PIL dal 2013. Dato …

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L’Europa sulla soglia

La met­to­no così. Se Syri­za vin­ces­se le ele­zio­ni in Gre­cia ‚met­te­reb­be a repen­ta­glio la tenu­ta del­l’eu­ro. Non è dun­que nel­l’in­te­res­se dei pae­si “vir­tuo­si”  (tra i qua­li, d’em­blée, entre­reb­be anche l’I­ta­lia) che Syri­za vin­ca in Gre­cia.  In real­tà, pre­mes­sa l’in­ten­zio­ne di resta­re nel­l’eu­ro, dal­le par­ti di Syri­za si oppo­ne alle auste­ri­tà euro­pee un ragio­na­men­to mol­to semplice: …

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Che fine faranno le banche popolari e cooperative?

Doma­ni il Gover­no decre­te­rà d’ur­gen­za per la tra­sfor­ma­zio­ne del­le ban­che di cre­di­to popo­la­re e coo­pe­ra­ti­vo in Socie­tà per Azio­ni. Que­sto ripor­ta la stam­pa, men­tre l’A­gen­da di Governo.it ci dà con­to del­le con­fe­ren­ze stam­pa del Pre­si­den­te del Con­si­glio, del­le ospi­ta­te tele­vi­si­ve del pre­si­den­te del Con­si­glio, dei viag­gi (pub­bli­ci) del Pre­si­den­te del Con­si­glio… ma dei tito­li dei …

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Possiamo? No, dobbiamo.

Scor­ren­do i gior­na­li nostra­ni in un gior­no di festa, appren­do che gli inve­sti­to­ri avreb­be­ro pau­ra del­la Gre­cia e per que­sto scap­pa­no dal­le Bor­se euro­pee. Dismet­to­no tan­to rapi­da­men­te e tal­men­te tan­ti tito­li in euro, che il cam­bio dollaro/euro scen­de visi­bil­men­te di gior­no in gior­no. Allo­ra, una pri­ma doman­da sor­ge spon­ta­nea: come mai non si ripe­te lo …

Pos­sia­mo? No, dob­bia­mo. Leg­gi altro »

Costruiamo un nuovo welfare a partire dal reddito minimo garantito

È vera­men­te sor­pren­den­te che, in que­sti di tem­pi di cla­mo­ro­se rifor­me annun­cia­te, non si sen­ta affat­to par­la­re del­la neces­si­tà di una rifor­ma gene­ra­le del wel­fa­re; ovve­ro del set­to­re del­la spe­sa pub­bli­ca che, oltre ad esse­re fon­da­men­ta­le per la qua­li­tà socia­le del­la vita del­le cit­ta­di­ne e dei cit­ta­di­ni di que­sto pae­se, costi­tui­sce il neces­sa­rio con­trap­pun­to per …

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Il decreto (S)blocca Italia (che non c’è)

E già, il decre­to non c’è; ma arri­ve­rà, pri­ma o poi. E stu­pi­sce che ci sia anco­ra chi si mera­vi­glia di que­sta appros­si­ma­zio­ne nel­le moda­li­tà di deci­sio­ne del Con­si­glio dei Mini­stri. Non si è for­se capi­to che que­sto modo di get­ta­re il sas­so nel­lo sta­gno per vede­re le onde che fa, pri­ma di met­te­re definitivamente …

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Welfare: da sistema familistico ad universale

Il siste­ma di wel­fa­re in Ita­lia è in gene­re “fami­li­sti­co”, nel sen­so che il suo obiet­ti­vo fina­le è la fami­glia, che si assu­me for­ni­sca gra­tui­ta­men­te ser­vi­zi ai suoi mem­bri non diret­ta­men­te toc­ca­ti dall’intervento pub­bli­co. Da tem­po sono sta­ti evi­den­zia­ti gli effet­ti nega­ti­vi di que­sta impo­sta­zio­ne, in par­ti­co­la­re sul­le oppor­tu­ni­tà di acces­so al mer­ca­to del lavoro …

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