guardia costiera

Come carcere il mare, come carceriere lo Stato

Sono tra­scor­se altre 24 ore, da quan­do abbia­mo denun­cia­to pub­bli­ca­men­te l’i­po­tiz­za­bi­li­tà del rea­to di seque­stro di per­so­na sul caso del trat­te­ni­men­to ille­ga­le di 177 per­so­ne – tra cui bam­bi­ni, richie­den­ti asi­lo e vit­ti­me di tor­tu­re, che neces­si­ta­no di imme­dia­ti inter­ven­ti di acco­glien­za, soste­gno e cura — sul­la nave del­la Guar­dia costie­ra ita­lia­na Diciot­ti e auspicato …

Come car­ce­re il mare, come car­ce­rie­re lo Sta­to Leg­gi altro »

Nave Diciotti: quando il sequestro di persona avviene per mano dello Stato

Da gior­ni (non da poche ore) 177 per­so­ne, tut­ti poten­zia­li richie­den­ti asi­lo, tra i qua­li anche sog­get­ti vul­ne­ra­bi­li, che han­no subi­to trau­mi, che sono sta­ti tor­tu­ra­ti, vio­len­ta­ti, mal­trat­ta­ti nel loro per­cor­so migra­to­rio, per­so­ne amma­la­te o feri­te e biso­gno­se di cure, sono bloc­ca­te, pri­va­te del­la liber­tà di loco­mo­zio­ne, all’interno di una nave del­la Guar­dia Costie­ra italiana.