grillo

Matteo come Hillary, e il finale è già scritto

Ieri Bep­pe Gril­lo, pre­ve­di­bil­men­te e pur con qual­che distin­guo, ha riven­di­ca­to di esse­re in sostan­za il Donald Trump ita­lia­no, il che fa di Mat­teo Ren­zi la nostra Hil­la­ry Clin­ton: è una veri­tà di per sé stes­sa evi­den­te, come direb­be Tho­mas Jefferson.

La libertà e la coscienza. Quelle degli elettori

Nono­stan­te ci si appre­sti a vota­re una leg­ge sicu­ra­men­te non all’avanguardia, dopo la «liber­tà di coscien­za» con­ces­sa da Ren­zi ai par­la­men­ta­ri del Par­ti­to Demo­cra­ti­co, oggi arri­va la «liber­tà di coscien­za» con­ces­sa da Gril­lo ai par­la­men­ta­ri del Movi­men­to 5 Stel­le, in occa­sio­ne del­le pros­si­me vota­zio­ni, alla Came­ra e al Sena­to, del dise­gno di leg­ge Cirinnà.

Una nuova maggioranza per il diritto all’informazione

Cer­to, se il rap­por­to con Gril­lo fos­se tra­dot­to in musi­ca assi­ste­rem­mo al revi­val del­la jam ses­sion di un grup­po hard rock degli anni set­tan­ta. Alti e bas­si di intrec­cia­no sen­za solu­zio­ne di con­ti­nui­tà: musi­ca tota­le, avreb­be det­to sor­ri­den­do il com­pian­to Gior­gio Gasli­ni. Ecco, il caso del­le ulti­me ore va visto così: una misce­la di stop …

Una nuo­va mag­gio­ran­za per il dirit­to all’informazione Leg­gi altro »