Tour Siciliano. Giorno Primo

civati sicilia macchinaCiva­ti con il depo­si­to del­le fir­me neces­sa­rie è ormai can­di­da­to uffi­cial­men­te alla segre­te­ria del PD. La cam­pa­gna con­gres­sua­le entra nel­la sua fase più cal­da. Civa­ti deci­de di comin­cia­re dal­la sfi­da più dura e sti­mo­lan­te: il Mez­zo­gior­no. Comin­cia da quel­la par­te di Ita­lia sle­ga­ta ter­ri­to­rial­men­te, la Sici­lia, iso­la geo­gra­fi­ca­men­te ma par­te inte­gran­te e inso­sti­tui­bi­le del­la nostra iden­ti­tà e del­la nostra sto­ria. Mister­bian­co, Mes­si­na, Tra­pa­ni, Paler­mo que­ste le tap­pe del tour. Arri­va in un momen­to deli­ca­to per il PD sici­lia­no, tra la ten­sio­ne nei rap­por­ti con il Pre­si­den­te Cro­cet­ta e l’in­cre­di­bi­le boom di tes­se­ra­men­ti al PD.

2013-10-18 17.58.4118 otto­bre. Si par­te dal Tea­tro Comu­na­le di Mister­bian­co, in pro­vin­cia di Cata­nia, nel pri­mo pome­rig­gio. Com­pa­gna di viag­gio la refe­ren­te sici­lia­na per Civa­ti Segre­ta­rio, Valen­ti­na Spa­ta. Civa­ti pre­sen­ta la sua idea di Par­ti­to. Un par­ti­to che riaf­fer­ma il pro­ta­go­ni­smo e la sovra­ni­tà degli elet­to­ri, un Par­ti­to che deve rina­sce­re con Sel e diven­ta­re vera “alter­na­ti­va” dopo anni di rinun­ce e di com­pro­mes­si al ribas­so. Lan­cia for­ti cri­ti­che all’at­tua­le grup­po diri­gen­te del Par­ti­to e a que­sto Gover­no del­le lar­ghe inte­se. Un “par­ti­to del­le Pos­si­bi­li­tà” quel­lo che ha in men­te l’o­no­re­vo­le Civa­ti, un Par­ti­to che non aspet­ta il cam­bia­men­to al di fuo­ri ma lo pro­get­ta da den­tro. Il dia­lo­go con i refe­ren­ti loca­li e con gli ammi­ni­stra­to­ri pone subi­to l’ac­cen­to sul pre­oc­cu­pan­te feno­me­no del­le tessere:

questa vol­ta il Con­gres­so lo vin­ce­rà chi non farà pastic­ci, chi non vote­rà per con­ve­nien­za, chi non rovi­ne­rà il con­gres­so a tut­ti quan­ti con pra­ti­che anti­che e da sem­pre sba­glia­te. Se voglia­mo bene al Pd, a Cata­nia come in tut­to il resto del Pae­se, si sap­pia che gli elet­to­ri, cer­te cose, non ce le per­do­na­no più” 

“Ho pre­ga­to i nostri soste­ni­to­ri di non fare così per nes­sun moti­vo al mon­do: piut­to­sto si per­de, ma si rispet­ta­no le regole” 

Paro­le chia­re per denun­cia­re un feno­me­no che potreb­be seria­men­te com­pro­met­te­re l’e­si­to demo­cra­ti­co del Congresso.

civati messinaOre 19.30. E’ la vol­ta di Mes­si­na, Chie­sa di San­ta Maria Ale­man­na. Dibat­ti­to mode­ra­to da Pie­ro David, con­si­glie­re comu­na­le del PD. Pre­sen­te, tra gli altri, Rena­to Acco­rin­ti, sin­da­co di Mes­si­na. “Ve la sie­te volu­ta” ha sot­to­li­nea­to il sin­da­co all’in­ter­no del con­fron­to. Civa­ti annui­sce. La scon­fit­ta dipen­de pro­prio dal PD e da noi che non riu­scia­mo più ad inter­pre­ta­re i nostri elet­to­ri. “Il nostro è un par­ti­to len­to che non rie­sce a coglie­re i cam­bia­men­ti di una socie­tà che muta al rit­mo di web”. “Il PD ha un elet­to­ra­to ma non anco­ra un Par­ti­to” sin­te­tiz­za bene David. La ricet­ta di Civa­ti è chia­ris­si­ma: “Il nostro Par­ti­to deve ave­re una visio­ne d’in­sie­me. Lavo­ro e disu­gua­glian­ze devo­no esse­re temi cen­tra­li del­la nostra politica”.

2013-10-21 01.16.00

Il pri­mo gior­no di que­sto tour sici­lia­no vol­ge al ter­mi­ne. Doma­ni Paler­mo e Trapani.

 

 

 

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